Bisceglie – Palermo 2 – 1 LE PAGELLE: Profondo rosa, si salva solo Valente

FOTO PUGLIA / PEPE

Un pianto greco. Solo 18 minuti dignitosi contro un Bisceglie impaurito e vaghi lampi nel finale. Ma ancora una volta zero organizzazione, confusione tattica e incapacità perfino di una pur minima reazione ai gol del Bisceglie. Peggio di così era difficile immaginare. Il Bisceglie vince con due gol in tre azioni di attacco in tutta la gara, il Palermo l’ha riaperta – almeno in teoria – solo nel finale. E Boscaglia con le sue scelte e i cambi a partita in corso non è esente da responsabilità. Un punto in 4 gare, un gol all’attivo e una sensazione imbarazzante di mancanza di carattere fanno presagire tempi cupi.

BISCEGLIE: Russo 6; De Marino 6, Priola 6,5, Vona 6,5;  Giron 6, Maimone 7, Cittadino 6,5, Pelliccia 6; Rocco 6,5 (dal 28′ s.t. Musso s.v.), Vitale 6,5 (al 18′ s.t. Padulano 5,5), Mansour 6,5 (dall’11’ s.t. Sartore 5,5).

PALERMO: Pelagotti s.v., Almici 5,5, Lancini 4,5, Crivello 4,5, Corrado 5 (dal 28′ s.t. Floriano s.v.), Odjer 4,5 (dal 23′ s.t. Broh s.v.), Luperini 5,5, Kanoute 4 (dal 1′ s.t. Santana 4), Rauti 4, Valente 6,5 (dal 31′ s.t. Silipo s.v.), Lucca 4 (dal 1′ s.t. Saraniti 5).

Pelagotti s.v.: Non è nemmeno fortunato perché sui gol non ha colpa, sul secondo sfiora il miracolo ma è beffato dal rimpallo. E non deve fare altro.

Almici 5,5: Approccio prudente alla gara, anche perché conosce ancora poco i meccanismi di squadra. In occasione del secondo gol prova a lasciare in fuorigioco Mansour ma non c’è sincronia con il resto del reparto. Non è particolarmente incisivo in fase di spinta tranne che nel finale di gara: è lui fra i pochi a crederci fino all’ultimo.

Lancini 4,5: Come Pelagotti, deve lavorare poco perché la palla è quasi sempre lontana ma nelle occasioni del gol naufraga insieme ai compagni.

Crivello 4,5: Sul primo gol è la sua respinta corta di testa a propiziare l’azione del gol (che però è imputabile almeno a quattro compagni), anche sul raddoppio del Bisceglie è tutta la squadra che è disposta male. Batte corner e punizioni, anche bene.

Corrado 5: lavora a sinistra nella fascia che rende meglio, in coppia con Valente. Ma non è che la sua prestazione resti negli annali….

(dal 28′ s.t. Floriano) s.v.: Quando entra la partita è praticamente finita. E lui non sarà stato nemmeno tanto contento di averla vista quasi tutta dalla panchina…

Odjer 4,5: Passo indietro notevole rispetto alle prime prestazioni. Fatica in un centrocampo a due perché deve correre tanto e nemmeno è molto aiutato dal movimento dei compagni.

(dal 23′ s.t. Broh) s.v.: Questa mezz’ora scarsa gli può essere utile solo per migliorare la condizione atletica.

Luperini 5,5: Fa fatica anche lui ma dà l’impressione di essere un giocatore con grande prospettiva di miglioramento. Sfiora il gol dell’1 a 0 con un bell’inserimento di testa e poi segna nel finale il primo gol della stagione rosanero con un altro bell’inserimento. Tra le due occasioni da gol però c’è poco altro.

Kanoute 4: Nulla di positivo, nemmeno la condizione fisica. In più avrebbe la palla sul collo destro per sbloccare la gara ma spara alto. Sembra non sapere nemmeno bene quali siano i suoi compiti.

(dal 1′ s.t. Santana) 4: Ammonizione per un fallo duro e inutile, un gol clamorosamente sbagliato di testa a un metro dalla porta vuota. Nemmeno il capitano si salva in una prestazione collettiva scoraggiante.

Rauti 5: Sbaglia un gol a inizio partita da distanza ravvicinata e si sgonfia subito. Il ruolo di trequartista non sembra essergli congeniale.

Valente 6,5: Il migliore dei suoi. Gioca tanti palloni, confezione buoni cross dalla fascia ed è lui a mettere la palla in testa a Santana per il potenziale 2 a 1. Esce a un quarto d’ora dalla fine e a distanza non se ne comprende il motivo.

(dal 31′ s.t. Silipo) s.v.: Subito un’ammonizione meritata, a conferma del nervosismo dilagante.

Lucca 4: Inadeguato ai compiti, nemmeno al meglio della condizione atletica, vaga dentro l’area di rigore alla ricerca di qualcosa che non c’è. Avrebbe bisogno di maturare di più, non di essere mandato in guerra senza armamenti.

(dal 1′ s.t. Saraniti) 5: Si impegna e fa sentire un po’ di peso in attacco. Non gli arriva una palla giocabile.

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