Buffon: “Finale di Champions? Non contro la Juve, vi prego… “

Parla Gigi Buffon. Il portiere del Psg parla del suo presente ma anche del suo rapporto con la Nazionale e con la Juventus, di cui è stato il capitano e con cui si è lasciati con modalità e sentimenti diversi: “Con i bianconeri, nessun rimpianto né delusione, è stato un addio programmato da molto lontano”.

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Il portiere del Psg racconta il suo addio alla Juve: “Il cerchio si è chiuso perfettamente, anzi: Agnelli mi ha anche dato il mi ha dato il permesso di allenarmi tre giorni alla Continassa. Affrontare di nuovo la Juve? Se proprio dovrò, meglio prima della finale perché, dovessi vincerla, non vorrei vedere le lacrime dei miei ex compagni. Al Psg, dopo una settimana hanno capito che non era arrivato uno che stava invecchiando ma che voleva ritagliarsi uno spazio importante”.

Ma sulla Nazionale tira dritto: “A Di Biagio avevo risposto sì per le amichevoli in amicizia. Ma poi su di me sono state dette cose vergognose: che ero un imbucato, un vecchio che si aggrappava alla poltrona. E allora, per orgoglio e dignità, mi sono fatto da parte. A darmi rabbia non erano le cose dette su di me, ma che addetti ai lavori non si rendessero conto che per risollevarsi c’era bisogno del giusto mix tra giovani e giocatori esperti: in Nazionale devono andare i migliori. Una chiamata di Mancini? Mi ha già chiamato: ci sono Donnarumma, Perin, Sirigu, Cragno, Meret… quindi possibilità nulle per rivedermi in azzurro”.

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