Caos ad Avellino, Izzo: “Impossibile procedere al passaggio delle quote”

L’Avellino è sempre più nel caos. Mentre sono in corso le verifiche della FIGC sulla società, i soci Luigi Izzo, Sabatino Autorino e Renato De Lucia hanno diramato un comunicato, annunciando l’impossibilità di procedere al passaggio delle quote dopo che (affermano) la richiesta di documentazione fatta a Circelli è caduta nel vuoto. Il comunicato arriva a poche ore dall’appuntamento previsto presso un notaio a Napoli per chiudere il passaggio di quote.

Dopo l’addio di Sidigas e De Cesare, la proprietà del club è passata alla IDC di Nicola Circelli (ora amministratore unico) con Luigi Izzo presidente, ma la situazione economica del club non si è mai stabilizzata. Dopo settimane di botta e risposta, comunicati al vetriolo e le attenzioni della Covisoc sulla IDC, sembrava essere arrivati a un punto di svolta, con Izzo intenzionato a rilevare le quote di Circelli e diventare azionista di maggioranza con il 75%.

Ora invece il nuovo Avellino (ad appena un anno e mezzo dalla sua fondazione) rischia grosso: senza il rispetto dei parametri di liquidità, il club irpino rischia di essere sanzionato con il mancato riconoscimento sul piano sportivo del passaggio di proprietà avvenuto lo scorso dicembre.

IL COMUNICATO

“In seguito alle innumerevoli richieste a mezzo pec e l’infruttuoso incontro del giorno 6.02.20 avuto tra i consulenti, nella giornata di ieri è stata inviata l’ennesima comunicazione a mezzo PEC ove si concedeva una ulteriore proroga, con scadenza alle ore 9.00 di stamani, affinché venissero inviati i documenti amministrativi e contabili, analiticamente elencati, necessari per il trasferimento del pacchetto societario.

Tra l’altro non è stata data nemmeno evidenza, come richiesto anche nell’interesse dei nuovi soci, dei pagamenti riguardanti la rata di acquisto e il debito tributario. Stando così le cose i soci Luigi Izzo, Sabatino Autorino e Renato De Lucia si trovano nell’impossibilità di dare seguito alla sottoscrizione del passaggio delle quote. La condotta assunta dall’amministratore si manifesta contraria alle buone e inderogabili regole imprenditoriali, ragion per cui è stato conferito mandato ai nostri legali per ogni opportuna tutela”.

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