Caos Serie B, i club: “Il ripescaggio è un diritto. Figc contraddittoria”

I club non ci stanno. Dopo l’intervento della Lega di B e della Figc (concordi nel definire impraticabile un reintegro e un ritorno a un format a 22), le squadre che hanno fatto ricorso al Collegio di Garanzia del Coni affermano un principio unanime: il ripescaggio è un diritto e va rispettato.

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L’affondo più netto nel corso dell’udienza è quello dell’avvocato Di Cintio, che in rappresentanza della Pro Vercelli risponde seccamente alla Figc: “La regola sul ripescaggio esiste, cara FIGC. Nell’articolo 2 c’è un comma relativo ai comunicati e quindi legittima la scelta e in questo caso il diritto al ripescaggio. É sbagliato dire che non c’è un diritto”.

Dello stesso avviso gli avvocati della Ternana: “Il ripescaggio è un interesse giuridico che hanno tutte le Società che sono in possesso di requisiti che la Federazione fissa con dei criteri auto-vincolanti. Tutte le Società coinvolte si sono impegnate economicamente con produzione di fideiussioni. E poi ci si dice “abbiamo scherzato, non ripeschiamo più”.

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E l’avvocato Cota (in rappresentanza del Novara) rincara la dose: “Vorrei far notare come il comportamento della FIGC abbian ingenerato molto più di un’aspettativa verso un format a 22. Prima difende la scelta di operare i ripescaggi poi successivamente cambia idea e approva il format a 19. E anche la posizione della Lega di B non è univoca: prima approva un possibile format possibile a 20 squadre, poi si esprime per le 19. Siamo in presenza di un palese comportamento contraddittorio”.

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