Catania, Astorina: “Il nostro compito è cedere il club, no a illazioni e inesattezze”

Il liquidatore di Finaria e presidente del Calcio Catania, Gianluca Astorina, ha emesso un comunicato stampa per chiarire alcuni aspetti legati al futuro del club etneo e i rapporti con i potenziali acquirenti, in risposta ad alcune indiscrezioni della stampa locale.

“Il presidente del Calcio Catania e liquidatore di Finaria Gianluca Astorina – si legge nella nota – smentisce categoricamente le affermazioni, destituite di ogni fondamento, contenute nei periodi riportati testualmente: “Aspetto importante: la Rimodulazione, dopo il no della prima proposta, ribadiamo è nata a 4 mani tra i consulenti della Cordata e le esigenze del Catania con Di Natale e Astorina, liquidatore di Finaria, in prima linea. Ad  oggi il silenzio di Finaria da dove nasce? Perché Finaria non accetta dato che la riformulazione è figlia di intese avviate tra le parti, perché?”. 

“Le premesse del testo  – chiarisce il liquidatore – non corrispondono minimamente al vero e gli interrogativi, pertanto, sono privi di senso.
Qualsivoglia “riformulazione” o “rimodulazione” di una manifestazione d’interesse è logicamente frutto dell’autonomia negoziale del proponente e delle valutazioni compiute dallo stesso, sulla scorta delle indicazioni eventualmente ricevute dai propri consulenti.
L’illazione avanzata dal signor Attilio Scuderi è paradossale, confusa, non suffragata da alcun riscontro oggettivo e lesiva della reputazione di tutte le parti in causa. Simili gravi inesattezze possono infatti danneggiare Finaria e Calcio Catania in maniera sostanziale, pertanto sono obbligato a replicare. 

Il fine della liquidazione è quello di vendere, compreso e anzi soprattutto l’asset Calcio Catania. Tale vendita potrà avvenire esclusivamente alle condizioni ed ai patti corretti e di legge. È chiaro, quindi, che il liquidatore di Finaria ha il ruolo di ricevere dapprima le proposte, non certo di formularle, e poi di valutarle.

Appare inoltre quantomeno singolare credere che l’eventuale promittente acquirente abbia bisogno di supporto, per formulare le proprie manifestazioni o proposte: tale stravagante ipotesi getterebbe anche un’ombra di scarsa consistenza sullo stesso promittente acquirente, che merita invece rispetto e considerazione, come già ribadito da Finaria con la risposta ufficiale alla prima proposta ricevuta”.


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