Catania, pubblicato il bando: ecco base d’asta e il termine per le offerte

FOTO PEPE / PUGLIA

Il Tribunale di Catania ha pubblicato il bando d’asta fallimentare per la cessione del ramo sportiva d’azienda del Calcio Catania (e quindi del titolo sportivo della formazione etnea). Il termine ultimo per presentare le offerte è fissato per l’11 febbraio alle ore 12:00.

La base d’asta è di un milione di euro (€ 1.000.000,00) e le offerte presentate saranno poi acquisite e valutate dai giudici: udienza fissata per le ore 16 dell’11 febbraio (cioè 4 ore dopo la scadenza del termine ultimo per le offerte): in caso di unica offerta valida, l’offerente in questione avrà diritto all’aggiudicazione; in caso di più offerte valide, si potrebbe prospettare lo scenario della “gara” (QUI TUTTI I POSSIBILI SCENARI).

Chi acquisisce il ramo d’azienda è tenuto poi ad accollarsi i c.d. “debiti sportivi” (circa 3 milioni di euro di rapporti pendenti) ma ovviamente dovrà sostenere i costi della stagione in corso e fornire garanzie sulla prosecuzione dell’attività del club. Il bando prevede la messa all’asta del “Ramo aziendale calcistico di pertinenza della società fallita Calcio Catania s.p.a.” composto da: Diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori; Struttura e organizzazione settore giovanile; Immobilizzazioni materiali; Indumenti/Merce store/targhe, coppe e trofei; N. 2 Marchi registrati. Il tutto come meglio individuato e descritto nella “Relazione di stima”.

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6 thoughts on “Catania, pubblicato il bando: ecco base d’asta e il termine per le offerte

  1. Ma non si poteva fare un avviso pubblico così da scegliere “liberamente” la migliore proposta? Quelli che sanno fare le cose fanno così. Quelli bravi però.

  2. Se sino all’11 febbraio il ramo sportivo non può essere aggiudicato, il Catania non può fare mercato se non coi propri mezzi (uguali a zero). Questo, se i curatori cureranno davvero gli interessi dei creditori per come il loro ruolo imporrebbe. Notizia non positiva per il Catania.

  3. Un milione di euro è quanto il Palermo ha dovuto pagare per iscriversi al primo campionato di serie D. Questi invece ci comparno il titolo sportivo per rimanere in serie C. Solite pagliacciate italiane.

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