Cuore e sofferenza, a Udine vittoria e primato in classifica

Palermo a punteggio pieno dopo due giornate. La stagione è solo all’inizio ma i rosanero possono godersi comunque il primato in classifica, seppure in compagnia di altre squadre, grazie al successo per 1-0 ottenuto a Udine in virtù di un gol di Rigoni ispirato da un’invenzione di Vazquez. Prosegue nel migliore dei modi il percorso di crescita della compagine di Iachini che, imponendosi nuovamente al “Friuli” a distanza di quattro mesi, conquista un risultato molto importante soprattutto dal punto vista psicologico. La vittoria conquistata in extremis contro il Genoa ha lasciato una traccia dando dei suggerimenti a Iachini. Il tecnico ha optato per un 3-4-1-2 con Vazquez sulla trequarti a supporto del tandem Quaison-Trajkovski. Tecnica, velocità, mobilità tra le linee: la formula coraggio applicata da Iachini è un mix di questi elementi. Fattori compatibili con le caratteristiche di una squadra come il Palermo che punta sull’imprevedibilità per sorprendere l’avversario di turno. Questa soluzione non include un vero centravanti (il neo-acquisto Gilardino è rimasto in panchina) ma, nello stesso tempo, valorizza l’inserimento dei centrocampisti. Una peculiarità che ancora una volta è stata determinante e che ha premiato i rosanero all’8’ con il gol realizzato di testa da Rigoni al culmine di una pregevole azione personale di Vazquez. La magia del “Mudo” che ha propiziato la rete del numero 27 rosanero (si tratta del suo ventesimo gol in serie A in concomitanza con la sua 200esima presenza nella massima serie) è stata la perla più preziosa della “collana” costruita dagli uomini di Iachini nell’arco dei 90 minuti. L’acuto più alto intonato nell’ambito di una prestazione positiva in cui grinta e solidità hanno prevalso sulla qualità della manovra. Era una partita da battaglia e il Palermo l’ha interpretata nel modo giusto. I padroni di casa, reduci dal prestigioso successo in trasferta contro la Juventus, si sono proiettati in avanti con continuità alla ricerca del pareggio e hanno messo a dura prova la tenuta fisica e psicologica dei rosa. Prova superata a pieni voti perché la squadra non ha mai perso le misure nei momenti di maggiore sofferenza e ha saputo contenere con lucidità l’onda d’urto esercitata dai friulani, particolarmente insidiosi soprattutto nel primo tempo: clamorose le palle-gol fallite da Zapata con una conclusione a porta sguarnita dopo una mischia in area e da Edenilson. Temibili anche le proiezioni di Thereau ma il muro alzato dai rosanero, consolidato dalla prova super di Gonzalez e da alcuni ottimi interventi di Sorrentino, non si è sgretolato. Contro un’Udinese animata dalla voglia di fare bella figura nel giorno del debutto del nuovo stadio solo una squadra operaia avrebbe potuto creare le premesse per una gara di spessore e il Palermo ha fornito, in questo senso, risposte confortanti. Gli uomini di Iachini hanno mostrato grande compattezza e non si sono disuniti quando la compagine di Colantuono ha aumentato la propria pressione. Virtù emersa, in particolare, nel momento in cui gli ospiti sono rimasti in dieci uomini al 27’ del secondo tempo per il “rosso” rimediato da Struna per somma di ammonizioni.


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