Lopez: “Sogno di salvare il Palermo” E sui tifosi…

Diego Lopez

4 punti in 2 partite contro Napoli e Crotone. Due sfide che hanno fomentato spogliatoio e tifosi e che hanno riaperto la lotta per la salvezza dei rosanero. L’artefice di questi risultati è il nuovo tecnico del Palermo, Diego Lopez, ex attaccante del Cagliari ha ereditato una scomoda panchina che fu già di Corini, Ballardini e De Zerbi in questa stagione. Adesso il compito di fare tre su tre contro l’Atalanta, è anche da questo che passa la salvezza del Palermo, come dice nell’intervista al Giornale di Sicilia: “Nel momento in cui ho deciso di accettare, sapevo di andare incontro ad una situazione complicata. Allo stesso tempo ci credevo di mio. Io sono così, quando mi si presenta una situazione vado solo se ci credo. Poi ho parlato col presidente e lì ho capito che non ero il solo, perché mi ha proposto un contratto di un anno e mezzo parlandomi sempre e solo di questa stagione”.

Ha già sentito le prime pressioni da parte di Zamparini: “È normale che ci siano delle pressioni, ho già vissuto una situazione del genere a Cagliari con Cellino. E mica l’ho avuto solo per due anni, l’ho avuto per dodici anni, considerando quando giocavo. Entrambi vogliono sapere tutto ed è giusto condividere le proprie idee. Alla fine è il presidente e deve sapere tutto”.

I tifosi sembrano ancora un pò depressi, nonostante i risultati ottenuti: “Quando sono arrivato, l’ambiente era un po’ depresso. Dopo la partita di Napoli si è vista una squadra e questo carattere è stato trasmesso alla gente. Peccato che subito dopo ci sia stato l’ultimo giorno di mercato e la gente si sia depressa nuovamente. Sono già stato al “Barbera” da avversario ed era un altro stadio. Non servono però le chiacchiere, la gente la si porta allo stadio con i fatti, dimostrando cosa può fare questa squadra. Abbiamo fatto un ottimo risultato a Napoli e poi abbiamo vinto, migliorandoci, contro il Crotone”.

Una salvezza che sembra miracolosa, ma una squadra ci riuscì in situazioni simili, il Cagliari di Ballardini, del quale anche lui ne faceva parte come giocatore, c’è qualche pilastro come Lopez in questo Palermo? “Più che individuare dei pilastri, io ho individuato la voglia. Ho individuato la voglia di salvarci, la voglia di far bene e tirarci fuori da questa situazione. Questo sin da subito. Ho fatto l’esempio di Gazzi dopo Napoli-Palermo, che è stato presente a dar consigli pur non dovendo giocare. Quando uno non deve giocare, solitamente, rallenta durante la settimana. Con questa squadra invece non è successo e l’ho notato anche con Goldaniga e Gonzalez”.

Il suo sogno: venir portato in trionfo il 28 maggio per una salvezza insperata. “Ovvio che ci penso, ma devo anche essere realista. Ci penso poco, partita dopo partita, perché ora serve solo grande concentrazione. Dobbiamo cercare di fare punti, non possiamo pensare oltre la prossima partita. Ora pensiamo solo all’Atalanta”.

L’intervista completa sul Giornale di Sicilia.


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