Calma con Corini: non può fare miracoli già a Firenze…

I punti non conteranno, almeno stasera. Nessuno chieda a Corini miracoli diversi da quelli di portare il Palermo al quartultimo posto: fare risultato a Firenze non è fondamentale per intaccare la fiducia (quasi) unanime nei confronti del Genio, anche con una classifica così deficitaria. Troppo poco tempo a disposizione per impostare la squadra secondo i suoi dettami tecnici e per aspettarsi un Palermo rivoluzionato rispetto a quello di De Zerbi.

Fatta questa doverosa premessa, almeno un cambio lo attendiamo tutti: basta col Palermo molle dell’ultimo mese, quello che va in vantaggio e si lascia asfaltare senza reagire. Basta col Palermo dei passaggetti azzardati nella propria metà campo e basta col Palermo che dimentica sistematicamente le marcature. Poi la Fiorentina potrà anche vincere 4-0, perché i valori in campo onestamente non lasciano granché da sperare, ma l’atteggiamento deve cambiare sin da subito.

Per farlo, Corini ha già pronto uno schieramento più guardingo: una sorta di 4-5-1 da sfruttare per le ripartenze con QuaisonAleesami, ma soprattutto capace di garantire densità sulla propria trequarti. Quella che è mancata in troppe occasioni nelle ultime sette partite di campionato e che, se ben fatta, avrebbe potuto evitare una tale striscia di sconfitte consecutive. Una soluzione d’emergenza, senza palleggiatori a centrocampo e senza Diamanti a gestire il gioco. La prossima settimana sarà tutto molto diverso.

Ecco perché, stasera, fare punti è l’ultimo dei problemi. Anche se la classifica ti condanna all’ultimo posto e di punti ne hai solamente sei. Il campionato del Palermo, piaccia o meno, inizia domani: con un handicap di quattordici partite che non può essere colpa di Corini, ma di altri. A Corini, semmai, tocca l’ingrato compito di cancellare oltre due terzi di un girone d’andata fallimentare. Dovesse compiere il primo passo a Firenze sarebbe un miracolo, ma non chiediamogli troppo.


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