GdS - Palermo, così non va. Sale la contestazione ​​

GdS – Palermo, così non va. Sale la contestazione

Una notte da incubo“, scrive Luigi Butera sulle colonne del Giornale di Sicilia. Doveva prendersi il quinto posto il Palermo, alla fine arriva addirittura ottavo. Era l’ipotesi peggiore, quella che nessuno prendeva in considerazione, perché si pensava che il Palermo battesse la Carrarese e in contemporanea arrivassero buone notizie dagli altri campi. Ma è andato tutto all’inverso, come questa stagione sciagurata.

Un’occasione clamorosa gettata al vento dal Palermo che sarebbe potuto arrivare sesto, visto che il Catanzaro non ha vinto a Mantova, e giocare in casa il primo match degli spareggi. I playoff, invece, non inizieranno in casa. Messa cosi ci sarebbe di che sperare, anche perché non si gioca al Barbera che di questi tempi è tutto tranne che uno stadio amico.

Anche ieri sera è andata in scena la contestazione degli ultrà che hanno continuato a prendere di mira Dionisi e l’ad Gardini e inneggiato a Miccoli che si è accomodato in tribuna sperando in una vittoria di una squadra che non ha mai avuto raziocinio. Una squadra che anche stavolta è sembrata sgonfia come un palloncino senza elio.



LEGGI ANCHE

LE PAGELLE IRONICHE DI A&F

3 thoughts on “GdS – Palermo, così non va. Sale la contestazione

  1. In una società che dà responsabilità nel settore di competenza come è il CFG, Gardini non è il vero responsabile in quanto lui si occupa del marketing ed ha la responsabilità dei conti, non ha parola sulle scelte tecniche e se ce la vogliamo dire tutta è stato colui che ha imposto Osti ed ha dato l’avallo al portafoglio di questo per le spese di Gennaio che ci hanno almeno permesso di mantenere la categoria perché l’aria era veramente un’altra. Non voglio essere frainteso, non sono il difensore di Gardini e per me può andare a quel paese anche lui, ma non bisogna fare l’errore di sbagliare bersaglio. La curva ha contestato con fischi, canti e striscioni indicando solo due persone ma non indicando il vero responsabile Chi ha scelto gli allenatori e quei DS che hanno procurato col suo avallo una imbarcata di scarpari, alcuni al tramonto dell’attività agonistica ma costati fior di quattrini, per citarne alcuni Nokolau e Insigne, è stato solo Bigon, se non si manda via lui gli errori in fase organizzativa e tecnica non finiranno, è lui che ha promosso Rinaudo e De Santis per la fase organizzativa e Corini e Dionisi per quella tecnica, è lui che ha ostacolato Osti nel voler sostituire Dionisi oltre che De Santis. E’ sempre Bigon, a detta di alcune testate giornalistiche, che si è presentato in incognito a Palermo insieme a Galassi a monte della partita contro il Frosinone perché è consapevole degli errori fatti e preoccupato per la sua poltrona. Il fatto di essersi presentato in incognito la dice lunga sulla consapevolezza delle sue responsabilità nell’avere depauperato un patrimonio messo a disposizione da Manchester. L’acquisto di Nikolau e alcuni contratti onerosi e di lunga scadenza a giocatori venuti a svernare a Palermo, dicasi il caso Insigne, la dicono lunga sul suo, in alcuni casi, sospettoso operato e sul perché si è presentato ultimamente a Palermo come insalutato ospite. Quindi un avviso alla curva è quello di non sbagliare bersaglio perché oltre Dionisi a seguire se ne deve andare Bigon che è il primo nome da segnalare a Manchester per il repulisti richiesto.

  2. Non ne usciamo caro Falco. Perche6da quello che ci dicono proprio Bigon è il supervisore del City in europa . Come si autoesclude con tra l’altro un ingaggio stratosferico? Anche su Gardini: vero che non compra giocatori, forse, ma è altrettanto vero che i contratti passano da lui per la parte economica. Il triennale a Insigne o a Dionisi passa dal suo ok. Come ne usciamo ?

  3. Dopo tre anni il quadro mi sembra chiaro. L’intero modello City non va, non porta a nulla se non che tranquille salvezze . Che, attenzione, possono bastare . Almeno a me . Basta dirlo in partenza e soprattutto spendere meno in sede di mercato.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *