Giugliano-Palermo, la famiglia Sestile: “Giocare a Mugnano è un grave danno”

Giugliano – Palermo si giocherà a Mugnano di Napoli e la famiglia Sestile ha voluto esprimere la propria amarezza per l’impossibilità di tornare a giocare allo stadio “De Cristofaro” la sfida con i rosanero.

Intervistato negli studi di Club Napoli (su TeleClubItalia), Luigi Sestile afferma: “La nostra speranza era giocare al De Cristofaro, ospitare il Palermo è un vanto, è la corazzata, la più blasonata del girone. Ahimé non sarà così: sono arrivati molto lunghi con i lavori. Lo diciamo con molto rammarico: abbiamo l’amaro in bocca. Quattro anni fa la famiglia Sestile abbiamo ripreso a fare calcio senza stadio, nomadi. Non è semplice portare avanti un progetto in questo modo. Senza la ‘follia’ di mio fratello Salvatore a Giugliano non si sarebbe mai tornato a fare calcio”.

E Gaetano Sestile aggiunge: “Siamo molto rammaricati come società e anche io personalmente. Giocare col Palermo a Giugliano era anche una promessa fatta a mio padre. Si diceva che c’eravamo quasi, ma la consegna era prevista per metà settembre e ora siamo a dicembre. Ci troviamo a sfidare il Palermo, una grande sfida, un lustro per la città, in un altro stadio: tengo a ringraziare pubblicamente l’amministrazione di Mugnano. I ritardi? Ci sono ancora tante cose da fare, l’amministrazione si è impegnata ma secondo me non è stato fatto tutto il possibile. E perdiamo in termini spettatori: a Mugnano possono entrare 4 mila spettatori, a Giugliano potevano essere più del doppio. Per noi è un grave danno economico e anche affettivo. Ma dimostreremo ancora una volta il calore e l’ospitalità della nostra terra”.

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