Iachini: “Belotti e Dybala, ho capito subito che avrebbero fatto strada”

Chi meglio di Beppe Iachini conosce così da vicino Paulo Dybala e Andrea Belotti, stelle assolute del calcio italiano che si sfideranno questa sera nel derby della Mole: tutti e tre accomunati da una pagina, gloriosa, della storia recente del Palermo.

Il passato a Palermo: “Avevano diciannove anni, tanta qualità e voglia di imparare – rivela Beppe Iachini, ex allenatore dei rosanero, in un’intervista a Tuttosport -. Rilevai la squadra a settembre, ma un paio di allenamenti furono sufficienti per capire che strada avrebbero fatto quei due”.

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Il ruolo di Dybala, 10 della Juventus: “In tanti vedevano Paulo da esterno o trequartista, ma io l’ho sempre visto attaccante: in B, il primo anno, giocava dietro la punta come nella Juve, in A lo impiegai da centravanti. Lui veniva da una retrocessione: aveva solo bisogno di sentire fiducia”.

Belotti, un giocatore diverso: “Non possedeva la stessa tecnica di Paulo, ma aveva più forza e capacità di fare gol: da rapinatore d’area, gli bastava toccare qualche pallone per segnare, era al momento giusto nel posto giusto”.

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Un insegnamento prezioso: “Rimanevo con loro alla fine degli allenamenti, avevano grossi margini di crescita. Paulo, allora, lavorava sulla forza, Andrea sulla tecnica, e poi insieme si esercitavano a difendere il pallone e a smarcarsi dagli avversari. Dovevano migliorare anche negli ultimi metri: io dico sempre che una cosa è tirare in porta, tutt’altra calciare in porta; volevo che mirassero l’angolino”.

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