Il Palermo e i 22 ‘titolari’: quando l’arma in più è la panchina

Una vittoria sofferta e arrivata dopo una prestazione non brillantissima è quello che ci voleva per attestare che il Palermo è sulla giusta strada per diventare una ‘grande’. I campionati si vincono anche così: con l’ennesimo gol di un subentrato – in questo caso Mancuso, che fino ad Ascoli aveva trovato pochissimo spazio – che certifica la profondità di una rosa rivoluzionata dal calciomercato.

Palermo autoritario ma poco concreto

È chiaro che il gol da tre punti di Mancuso cambia la percezione della partita di Ascoli ma in generale il Palermo non ha fatto una prestazione memorabile. La squadra di Corini ha dimostrato di essere più forte ma solo a sprazzi e non è riuscita a concretizzare la mole di gioco prodotta. L’anno scorso una gara di questo tipo si sarebbe pareggiata o persa, anche per questo la vittoria assume un peso maggiore.

Nel primo tempo la manovra è stata più fluida, con la catena di sinistra che ha lavorato bene. Aurelio ha spinto con costanza, Segre è stato prezioso soprattutto in fase di non possesso e Di Francesco è apparso ‘in palla’, anche senza strafare. Nella ripresa, invece, il Palermo si è ‘adeguato’ ai ritmi bassi imposti dall’Ascoli e non è più riuscito a essere incisivo. Corini, così, ha fatto affidamento alla panchina per provare a cambiare l’inerzia del match.

“Quando parlo di 22 titolari non lo dico a caso”

Una squadra che vuole vincere il campionato si distingue dalle altre perché ha un organico con 22 ‘titolari’. La dirigenza ha lavorato in questo senso sul calciomercato, consegnando a Corini una rosa di primissimo livello. Lo stesso allenatore, nel post-partita di Ascoli, è tornato sull’argomento: “Abbiamo cambi importanti, con giocatori di qualità. Quando parlo di 22 titolari non lo dico a caso, ci permette di tenere il livello alto. La responsabilità dei calciatori è prepararsi al meglio durante la settimana e quando entrano dimostrare che possono fare bene”.

Il gol di Mancuso è il quarto segnato da un subentrato nei cinque match ufficiali giocati dal Palermo in questa stagione. Il primo – e chi se non lui – è stato Soleri, in Coppa Italia contro il Cagliari. Poi il 27 rosanero si è ripetuto a Reggio Emilia, con la rete dell’uno a tre. Contro la FeralpiSalò è toccato a Di Francesco, che è entrato al minuto 79 e ha segnato all’85’.

La rete di Mancuso ad Ascoli è un’altra dimostrazione di un Palermo dalle mille risorse, che vince anche quando non è brillante grazie alle giocate dei singoli, sia che partano dal primo minuto o subentrino. La strada sembra quella giusta ma i margini di miglioramento sono ancora tanti, soprattutto perché il capitale umano è di qualità e va gestito al meglio nel corso della stagione.

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24 thoughts on “Il Palermo e i 22 ‘titolari’: quando l’arma in più è la panchina

  1. La squadra è davvero forte per la categoria! Credo che i Palermitani debbano essere molto riconoscenti a Corini per quello che ha dato in campo sia da giocatore che da allenatore…lui ha sempre dato il massimo e per questo merita il rispetto di tutti, nonostante alcuni commenti che leggo qui siano totalmente inopportuni. Certo come giocatore era davvero bravo, mentre la mia sensazione è che come allenatore sia da “serie B”. Non sappiamo come saremmo messi ora con un altro allenatore, e in termini di punti fatti la partenza di Corini è difficile da battare…ma la sensazione è che sia a Bari che ad Ascoli, il Palermo non sia stato in grado di imporre il proprio gioco e di creare azioni da gol “volute”…e questo, giustamente preoccupa…ma credo (come questi primi risultati testimoniano) che possiamo farcela anche con Corini…FORZA PALERMO

      1. esattamente, con questra squadra conta poco l’allenatore…e se nel mercato di riparazione mettono a posto pure la catena di destra, ancor meno. Mi spiace solo non pensare gia ora all’anno prox, dando un allenatore e un identità alla squadra che possa essere già consolidata l’anno prox caso mai (e qui mi tocco!) si avverasse quello che è meglio non dire. Non credo che Corini possa far bene in serie A (ovviamente mi auguro di sbagliarmi) e temo la sua pareggite!

  2. Vorrei evitare ,è mia abitudine commentare solo il l’indomani della partita . Gli altri giorni non ho tempo per farlo e poi mi piace commentare gli articoli degli amici di corini e basta. Oggi ,mio malgrado, non posso esimermi. Innanzitutto sia Parisi che Butera entrambi all’unisono scrivono due cose così scontate ed ovvie che mi viene strano leggerle. Mi riferisco in particolare al primo che è giovane a cui vorrei dire siamo nel 2023 e ci si può anche evolvere nello scrivere un articolo sportivo , avviene in tutti i lavori . scrivere ancora :” partite come quella di Ascoli l’anno scorso l’avremmo persa.” Trovo la frase banale , scontato ma soprattutto obsoleta e senza controprova , senza alcun riscontro di verità. Ma il massimo ( dell’orrore) è scritta dal Butera pensiero(!?) “i tifosi non devono lamentarsi e storcere il muso per il non gioco della squadra “. Cosa, cosa, cosa?? Idea che considero folle. Immaginare di non avere più un pensiero critico, peraltro a ben donde., lo trovo semplicemente fuori dal mondo. Al Butera pensiero ,molto profondo e soprattutto moderno al passo con i tempi vorrei spiegare alcune cosine (dettagli) che forse gli sono sfuggite . Intanto la società ha messo a disposizione di corini una rosa mostruosa ( per la B) varia , variegata, ma soprattutto completa in tutti i ruoli. Talmente completa che mi ha portato a scrivere su questo giornale che andremo in A – nonostante corini e i suoi limiti palesi. Limiti riconosciuti da tanti altri giornalisti oltre stretto, per Palermo è il massimo e soprattutto “ non bisogna lamentarsi per il non gioco”. Detto questo mi piace fare un piccolo parallelo per provare a spiegare al Butera pensiero(?!)che se un produttore di film decide di fare un kolossal e mette a disposizione una mare di soldi ,un cast stellare e alla fine esce fuori un flop clamoroso – perché il regista non riesce a fare esprimere al meglio il famoso cast stellare il pubblico e il Mereghetti , hanno tutto il diritto ma soprattutto il dovere di criticare. Questo solo come piccola analogia per provare a spiegare al butera pensiero(!?) come funziona nella vita .Trovo davvero orribile e anche mediocre scrivere , che i palermitani debbano piantarla di criticare ! Ma che vuol dire? Al Butera pensiero(?!) dico che nessuno di noi , ne sono certo, ha mai pensato che il Palermo in B possa esprimere un gioco spaziale del miglior Barcellona dei tempi migliori. Mi sembrano piuttosto lecite , civili, ma soprattutto corrette e giuste le critiche per il nulla espresso sabato ad Ascoli (!!) al cospetto di una squadra che tutti , per omettere la pessima prestazione ,definite :” una buona e onestà squadra di B” – e che invece per me è una squadra davvero modesta se non scarsa . Nessuno di noi ha mai chiesto a corini un “tiki taka” ma il minimo sindacale del gioco , con una rosa ripeto completa e forte che invece a tutt’oggi corini non riesce a dare. Questo per evitare magari ……che partite così tanto brutte e senza idee e gioco :” l’anno scorso avremmo perso” giusto per clonare la frase di grande effetto dei due giornalisti. visto che quest’anno i giocatori , gli attori, caro Butera , non sono gli stessi molto modesti dello scorso anno. Buona settimana a tutti.
    Ps – condivido molto chi ha scritto che allora meglio mettere le sagome allo stadio , ma suggerisco anche davanti a Tv giornali ecc..così caro Butera la smettiamo con queste lamentele noiose.

    1. Ma chi se ne frega di tutto sto papello…La polemica col giornalista del Sicilia, che non sa neanche che esisti…Ma pensa alle cose serie, schiffarato di lunedì mattina!

      1. Il papello, come.lo chiami tu, è pregno di concetti per larga parte condivisibili. Se non ce la fai a leggere e capire un post più lungo di tre righe vai su TicToc e guardati un balletto di 15 secondi. Nascono anche così gli analfabeti di ritorno.

    2. Nel 2023 così come nel 1910 le parole non sono mode. Esprimono concetti. Che sono veri. Se sono banali per te è un problema tuo. Non conosci a fondo il calcio (quasi per nulla, direi) e non sei nessuno per dire come va scritto un articolo. Il paragone con la produzione cinematografica poi è del tutto inappropriato. Se conoscessi il calcio, anzi, se più umilmente guardassi in casa d’altri, ti accorgeresti (ti saresti già accorto) che vincere e giocare bene al calcio non sono circostanze connesse tra di loro, matematicamente. Non lo sono quasi mai tranne poche eccezioni. Il Frosinone (per rimanere ad un livello omologo al nostro), di partite così, come quella di sabato per il Palermo, l’anno scorso ne avrà vinte un terzo almeno. Criticare? Io vedo che la gente si lamenta quando Di Mariano sbaglia uno stop, un passaggio o perché Mateju e Gomes giocano troppo. O perché Corini fa entrare tardi Soleri. Superati questi problemi, la gente si dedica ad altre deliziose e inutili invettive. Queste per me non sono critiche, sono deliri. Io vedo che fin qui, l’aderenza tra quello che ha dichiarato la società e i risultati ottenuti è totale. Volete criticare? Aspettate almeno tre/quattro mesi, utilizzando argomenti seri. Per il resto sono totalmente d’accordo con quanto ha dichiarato Lucioni in un altro articolo in questa testata sportiva.

    3. Quanta arroganza e presunzione! offendere un professionista gratuitamente volendo impartirgli lezioni sul suo mestiere senza averne titolo e capacita’!…ma come e’ possibile che lei non arrossisca nemmeno un pochino di fronte a cotanta tracotanza? ( mi perdonera’ se ho usato un paio di termini desueti.

  3. Quante chiacchiere inutili, ma mentre i giornalisti devono fare il loro lavoro, tanti, anzi troppi commenti si potrebbero risparmiare.
    Sparasentenze, vi ricordo che siamo solo ai primi albori di un campionato e magari poi tra vari mesi saranno in testa Como Sampdoria e Cremonese, quindi cerchiamo di fare commenti interessanti, altrimenti meglio non scrivere.
    Una certezza di questo Palermo c’è: la ampia rosa e che è più forte dello scorso anno.
    Ma tutto il resto è ancora da definirsi incluso quale sarà la reale forza del Palermo e delle altre squadre.
    Su Corini c’è chi lo detesta considerandolo molto scarso e inesperto, chi lo tollera perché ” tanto la squadra va da sola” e chi pensa che sia all’altezza. La verità, come quasi sempre sta nel mezzo.

    1. Saremo anche agli albori, ma questi 10 punti in 4 partite, non mi dispiacciono affatto. Ed avrebbero potuto essere anche 12 i punti, considarata la trasferta di Bari dove stavamo per vincere (e me ne frego se contro 9 oppure 8) se non avessimo sbagliato un rigore o non ci avessero annullato un gol per mm 1 di fuorigioco. Se poi consideriamo che abbiamo disputato una partita in meno, virtualmente potremmo anche essere già a 13 punti. A me, queste albe spettacolari fanno impazzire.

    1. Si, Drastico, ma non incominciare a sponsorizzare acquisti. Sennò finisce come con Prati-Verratti e Valencia-Haaland…

  4. Una sola cosa è certa: quegli invidiosi (ho persino dimenticato nomi e nickname vari) che commentando qui davano dello scarso a Rinaudo e altrettanto a Bigon hanno fatto veramente una figuraccia: se c’è qualcosa che sicuramente è valida nel Palermo è la rosa costruita con il mercato estivo, ampia e omogenea nel livello alto.

  5. u cacania va in serie b, voi rimanete in serie b, prossimo anno derby e li vinciamo tutte e due, come sempre dominiamo noi rossoblu’

    1. Un personaggio come te che infama in modo puerile una città è un’offesa per la Sicilia intera. Questo dovrebbe essere uno di quei commenti obbrobriosi che dovrebbero essere bannati, eh redazione?

      1. A parte che sono rossoazzurri e non rossoblù. Un catanese non direbbe mai rossoblù. Si tratta di un hater multinick del Palermo, di Palermo, che non è nemmeno capace di fingere di essere un catanese. Una cosa di un miserabile che non si può nemmeno immaginare.

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