Il Palermo riparte da Pigliacelli: parate cruciali per il finale di stagione

Il Palermo riparte da Lecco con una vittoria dove ci sono da prendere solamente due cose: il gol segnato e quello non subito. Quest’ultimo non è però arrivato grazie a una solida fase difensiva (l’avversario era pur sempre la squadra per distacco ultima in classifica), bensì grazie alle grandi parate di Mirko Pigliacelli.

Inutile nascondersi dietro il “clean sheet”: il Palermo a Lecco ha sofferto, non troppo, ma lo ha fatto. La sensazione che i padroni di casa potessero far gol c’è stata, soprattutto nel primo tempo quando Pigliacelli è stato autore di una bella parata su Parigini sul risultato di 0 – 0 e di un “miracolo” su un colpo di testa (il solito subito dai rosanero) di Inglese sugli sviluppi di un calcio d’angolo sul risultato 0 – 1. Due interventi, pochi ma fondamentali, da grande portiere per la categoria e ancora più importanti perché tutti sanno cosa significa prendere gol per il Palermo in questo momento, vale a dire andare quasi in panico.

La stagione di Pigliacelli è sicuramente al di sopra della sufficienza: rispetto alla scorsa stagione dove era stato per un periodo criticato soprattuto in seguito al suo errore contro il Sudtirol, quest’anno il portiere non si è reso protagonista di spiacevoli “papere”, né con i piedi né tra i pali. Eccetto alcune eccezioni dovute più che altro a reattività e leggeri errori di piazzamento, non ha mai avuto particolari colpe in nessuno dei gol subiti dai rosa negli ultimi tempi.

Le ultime “incertezze” sono arrivate in casa, prima contro il Modena dove prende gol a causa di una respinta corta su una comunque ottima parata su colpo di testa di Strizzolo, poi contro la Ternana, quando subisce una rete da un tiro tanto angolato ma non irresistibile di Pereiro, ma si tratta di trovare il pelo dell’uomo.

Pigliacelli è uno dei leader indiscussi del Palermo: i tifosi si sono ormai abituati alla sua precisione nei rilanci, la sua calma con la palla tra i piedi e si esaltano nel vederlo parare come a Lecco o per esempio come in casa della FeralpiSalò, dove anche questa volta nel primo tempo ha dovuto fare gli straordinari per non far andare sotto il Palermo, rivelandosi fondamentale dunque per 6 degli ultimi 10 punti conquistati.

Corini ha da sempre riposto in lui una grandissima fiducia e lo ha sempre considerato “titolarissimo” nonostante l’importante investimento fatto con Desplanches, portiere tra i più importante nel panorama dei giovani italiani. L’estremo difensore sembra essere nel pieno della sua maturità: a 30 anni e dopo una carriera passata tra la Serie B e la parentesi rumena, Pigliacelli può essere pronto per fare il passo successivo e lui come altri leader come Segre e Brunori sanno che questo finale di stagione può valere come uno degli ultimi treni validi per arrivare alla massima serie.