Il Palermo sulle orme del Sassuolo: con questa media punti si va in Serie A ​​

Il Palermo sulle orme del Sassuolo: con questa media punti si va in Serie A

Il Palermo corre forte e, con questo passo, la promozione in Serie A diventa un obiettivo concreto, non solo un sogno. Sette partite rappresentano già un fotogramma soddisfacente per un primo bilancio, che nel caso dei rosanero è molto positivo. Inzaghi ha plasmato una squadra a sua immagine e somiglianza, destinata a lottare fino all’ultima giornata per vincere il campionato.

Palermo a ritmo record 

Il Palermo ha collezionato 15 punti in sette gare, con una media di 2,14 punti a partita. La proiezione sulle 38 giornate porta quindi a un totale di circa 81 punti. Con questo passo, la Serie A appare quasi garantita. La squadra di Inzaghi sta infatti tenendo il ritmo del Sassuolo di Grosso, che la scorsa stagione ha dominato il campionato con 82 punti e una media di 2,16, praticamente identica a quella attuale dei rosanero.

Il dato è ancora più confortante se comparato con le stagioni precedenti. Negli ultimi sei campionati, la squadra con la media punti più bassa a ottenere la promozione diretta è stata il Crotone 2019/20, con 1,79. La Salernitana, l’anno successivo, ha chiuso a 1,82, stessa media della Cremonese nel 2021/22. Negli ultimi anni si è registrato un innalzamento della media punti necessaria per ottenere la Serie A senza passare dai playoff: 1,95 nel 2022/23 con il Genoa, 1,92 nel 2023/24 con il Como e 2,00 per il Pisa di Inzaghi.



Per vincere il campionato bisogna alzare il tiro. Se il Sassuolo di Grosso ha conquistato il trofeo con 2,16 punti di media, il Parma l’anno precedente lo ha fatto con 2,00. Il Frosinone 2022/23 aveva una media di 2,11, mentre il Lecce 2021/22 ha vinto con 1,87, leggermente inferiore all’Empoli 2020/21 (1,92). La squadra dei record resta il Benevento di Inzaghi 2019/20, che ha chiuso la stagione con 86 punti e una media impressionante di 2,26.

Equilibrio e costanza: la chiave del Palermo

Arriveranno anche sconfitte e momenti difficili per il Palermo, ma mantenere l’equilibrio lungo la stagione rimane fondamentale. Superare gli ostacoli senza perdere lucidità è il segreto delle grandi squadre. Il Crotone, ad esempio, 2019/20, conquistò il secondo posto nonostante dieci sconfitte. Le ultime due squadre allenate da Inzaghi promosse in Serie A hanno collezionato 4 partite perse il Benevento e 8 il Pisa, l’anno scorso. Nelle ultime sei stagioni, il numero di sconfitte delle squadre promosse è oscillato da un massimo di 10 (Crotone) a un minimo di 3 (Empoli 2020/21).

I pareggi hanno un valore importante in Serie B, un campionato storicamente equilibrato. L’Empoli 2020/21 vinse il campionato con 16 pareggi, il Lecce 2021/22 con 14 e il Parma 2023/24 con 13. L’anno scorso Sassuolo e Pisa pareggiarono 7 partite a testa. Il Palermo, ancora imbattuto, ha collezionato finora tre pareggi.

Il Palermo di Iachini

Non sarà facile mantenere questo ritmo, ma anche rallentando un po’, il Palermo può continuare a sognare. Basta guardare all’ultima promozione record dalla Serie B alla A con Iachini, record poi superato dal Benevento di Inzaghi, con Iachini in panchina. I rosanero 2013/14 chiusero il campionato con 86 punti in 42 partite (campionato a 22 squadre), con una media di 2,05, 11 pareggi e sei sconfitte. Il Palermo di Inzaghi è sulla strada giusta: bisogna mantenerla anche nei momenti di difficoltà.

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10 thoughts on “Il Palermo sulle orme del Sassuolo: con questa media punti si va in Serie A

  1. 7 partite vs 38. La media non può essere indicativa, anche per via di un calendario favorevole. E, a sentire lo stesso indiavolato Inzaghi, c’è soltanto un posto libero per la promozione diretta. Vedo troppo entusiasmo in giro, non è ancora tempo di festeggiamenti. Per il resto improponibili i paragoni con le formazioni delle ultime due promozioni in Serie A. Composte in parte da giocatori da (alta) Serie A. Neanche uno invece tra le fila dell’attuale Palermo, nonostante la targa prestigiosa, CFG.

    1. Assolutamente d’accordo, altra roba Biava, Grosso, Corini, Zauli, Toni nonché Sorrentino, Barreto, Dybala, Vazquez, Belotti, Hernandez, Lafferty. Confronto insostenibile. Se dovessimo andare in serie A la squadra sarebbe tutta da rifare, potremmo tenere giusto 3-4 per la panchina. Ed è troppo presto per parlare di medie e fare confronti con le squadre che hanno vinto i campionati scorsi. Prova ne sia che siamo secondi con un solo punto di vantaggio sulla terza

  2. Al Modena allora che dovrebbero dire con la classifica di adesso? Ricordiamoci che sono loro in testa alla classifca e poco dietro c’è un Venezia super.
    Sono logiche improponibili e premature allo stato attuale. Discorsi da bar dello sport 🙂
    Comunque ritengo il Palermo superiore al Modena, ma ripeto son discorsi prematuri. Il calcio è per sua natura imprevedibile.

  3. Concordo con quanto scritto dagli altri utenti… non è assolutamente tempo di paragoni impegnativi – nemmeno di tipo prettamente statistico – con squadre del passato più o meno recente….siamo appena alla settima giornata, è troppo presto, per cominciare a farli bisognerà aspettare la fine del girone d’andata.

    Per carità finora c’è da essere contenti, perché il campo sta dimostrando che abbiamo un ottimo allenatore ed una squadra che lo segue.

    Rimane il fatto che la attuale rosa del Palermo non è all’altezza non solo di quella del Sassuolo dello scorso anno, o di altre “corazzate” di altre stagioni, ma nemmeno di quella di alcune compagini che quest’anno fanno la B.

    Inoltre finora le due partite più impegnative – Frosinone, Venezia – le abbiamo pareggiate 0-0 giocando in casa, nel secondo caso facendo le barricate. Vediamo come va contro il Modena ed in generale aspettiamo di affrontare tutte le più forti, dopodiché avremo una idea di qual è la effettiva dimensione del Palermo.

    Poi certo, in un campionato equilibrato come la B è possibile raggiungere la promozione diretta pareggiando un sacco di partite, magari tutte quelle con le altre “big” di categoria

  4. Andiamoci piano con i fotogrammi soddisfacenti, pensiamo una partita alla volta come se fosse l’ultima, se no cadremo negli errori degli anni passati….spirito da battaglia e scagghiuna è l’unica ricetta..ma una partita alla volta..non facciamo voli pindarici…e lasciamo perdere le statistiche, il campione è troppo poco ampio…!!!!

  5. Tutti così cauti e coi pedi per terra, talmente equilibrati da non farsi impressionare dalle statiche, ottime anche se ovviamente riferite a solo 7 partite, eccellenti se si pensa in quale mare di burrasca navigavamo solo pochi mesi fa.
    Bravissimi questi tifosi, segno che la piazza sta maturando a livello di cultura calcistica, forse stiamo imparando qualcosa dagli inglesi… Ma sono proprio curioso di vedere se tale maturità ed equilibrio sarà mantenuta anche nei momenti di difficoltà.

  6. Commento corretto

    Troppi sono convinti che siamo già in serie a quando ancora siamo a niente. Intanto siamo secondi e non primi e siamo ad un punto dalla quarta. Poi il campionato è ancora lunghissimo e il palermo finora è andata bene con squadre di bassa classifica (spezia) o media classifica (bari e reggiana), mentre ha tappato contro frosinone e Venezia e Cesena, tutte squadre di alta classifica. Infine anche con corini e dionisi all’inizio c’era entusiasmo, stadio pieno e Palermo ai vertici e poi sappiamo come è finita, con contestazione e malcontento. L’illusione crea delusione.

    1. Condivido l’analisi, stavolta realistica e obiettiva, di Rosanero. Aggiungo solo che la parola magica contro gli entusiasmi prematuri dovrebbe essere: ARACIO…

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