Israele, Zahavi: fascia da capitano gettata e addio alla Nazionale
Si conclude nel peggiore dei modi l’avventura di Eran Zahavi con la sua nazionale, Israele. L’ex trequartista del Palermo, oggi al Guangzhou R&F (23 gol in 24 partite giocate), ha deciso di non giocare più per la nazionale e non ci sarà nella gara di martedì contro l’Italia. Zahavi ha preso la decisione di lasciare la maglia della sua Nazione a seguito delle polemiche nel post gara di Israele – Macedonia, match vinto per 1-0 dai balcanici. Durante il match, Zahavi è stato ripetutamente fischiato dal pubblico israeliano. La reazione è stata veemente: fascia di capitano tolta e gettata a terra.
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Un gesto che ha fatto indignare, tanto che la Federcalcio israeliana ha deciso di sospenderlo nonostante le scuse. Attraverso Instagram, Zahavi si lascia andare: “Voglio chiedere scusa a coloro che mi sostengono, ai bambini che mi amano, ai loro genitori, a tutti coloro che mi lodano e che sanno quanto ho dovuto lavorare per avere successo e a tutti coloro che mi giudicano per quello che sono e non per il mio conto in banca – si legge – . Sono orgoglioso di essere un ambasciatore di Israele in Cina, di rappresentate il mio Paese in tutto il mondo. Ho sbagliato e mi scuso. Sono cose che possono accadere a chiunque”.
“Dopo una lunga giornata di riflessioni e dopo aver parlato con la mia famiglia e con le persone che da sempre mi sono vicine, ho deciso di annunciare il mio ritiro dalla Nazionale – comunica – . Grazie per l’occasione che mi avete dato e per avermi concesso di essere capitano“. Zahavi – Israele: una storia che avrebbe meritato un lieto fine.
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Zahavi ha vestito la maglia di Israele nel 2010, giocando 38 gare e mettendo a segno 6 reti. Il trequartista ha militato nel Palermo dal 2011 al 2013, collezionando 26 presenze e due reti ( contro nelle sfide casalinghe contro Cagliari e Bologna).