Italia, Ranieri sarà il nuovo c.t. ma rimarrà consulente dei Friedkin

Claudio Ranieri è pronto a diventare il nuovo commissario tecnico della Nazionale italiana. La scelta del presidente della FIGC, Gabriele Gravina, è ricaduta su di lui dopo un confronto con Dan Friedkin, presidente della Roma, che ha dato piena disponibilità per un’inedita formula di collaborazione. Ranieri ha infatti superato la candidatura di Stefano Pioli, ritenuto il favorito.
La soluzione trovata è quella di un doppio incarico: Ranieri sarà alla guida dell’Italia, ma allo stesso tempo manterrà un ruolo di consulente esterno per il club giallorosso. Nessun problema da parte della Roma, che ha accolto positivamente la proposta della FIGC. Anzi, i Friedkin vedono in questa scelta un modo per conservare l’influenza e l’esperienza di Ranieri all’interno del progetto romanista.
Il “saggio” della Roma tra FIGC e Trigoria
Il vero nodo da sciogliere riguardava infatti la successione di Ranieri nel progetto tecnico della Roma. Reduce da una stagione straordinaria – in cui ha guidato i giallorossi dalla zona retrocessione a una qualificazione sfiorata in Champions League – Ranieri è considerato il vero architetto della rinascita romanista. Insieme a Gian Piero Gasperini, è stato individuato come la figura centrale attorno a cui costruire il futuro tecnico del club.
Con la formula del doppio ruolo, Roma e FIGC sembrano aver trovato un punto d’equilibrio. Ranieri, dal canto suo, non ha esitato: allenare l’Italia è un onore assoluto, il coronamento di una carriera lunga, ricca e spesso fuori dagli schemi. Allo stesso tempo, continuerà a offrire il suo punto di vista strategico ai vertici della Roma, rimanendo un punto di riferimento per la società.
Manca solo l’annuncio ufficiale
L’ufficialità dell’accordo con la FIGC non arriverà prima di domani (martedì 10 giugno): al momento, la Federazione non ha ancora incontrato direttamente Ranieri, anche se le basi sono ormai definite. Il passaggio formale più delicato è stato quello con la Roma, che deteneva l’ultima parola sulla sua disponibilità, visto il peso del tecnico nel progetto giallorosso.
In caso di ribaltone improvviso – un’ipotesi considerata al momento remota – l’unica alternativa ancora in piedi sarebbe Stefano Pioli, rimasto nel radar federale come possibile piano B. Tuttavia, la strada tracciata porta dritta a Ranieri, con l’appoggio pieno dei Friedkin e la benedizione della FIGC, che vede in lui un profilo ideale per traghettare l’Italia verso il futuro.
Il precedente in panchina con la Grecia
Per Ranieri non si tratta della prima esperienza alla guida di una nazionale. Il 25 luglio 2014 firmò un contratto con la Grecia, con l’obiettivo di qualificarla agli Europei del 2016. Tuttavia, quell’avventura si concluse prematuramente il 15 novembre dello stesso anno, dopo una clamorosa sconfitta casalinga contro le Isole Far Oer (0 – 1), che sancì l’esonero.
In totale, la sua breve parentesi ellenica si chiuse con un solo punto conquistato in quattro partite, senza mai trovare una reale intesa con l’ambiente. Ma da allora Ranieri ha saputo rilanciare con forza la propria carriera, firmando imprese memorabili, dalla salvezza del Cagliari alla storica Premier League vinta con il Leicester, fino alla trasformazione della Roma.
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Spiace che Gravina, che sta rivalutando anche la figura di tavecchio, metta in mezzo, per pararsi il culo, un galantuomo come Ranieri!!!