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Jajalo: “Credo nella salvezza, serve concentrazione e spirito combattivo”

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Uno dei giocatori rinati tra le mani di Eugenio Corini è Mato Jajalo. Il centrocampista bosniaco è tornato sui livelli delle prime partite a Palermo, e a conferma di ciò sono arrivate le ultime prestazioni oltre alla punizione contro la Fiorentina. Tanti piccoli segnali che dicono che Jajalo c’è, pronto ad aiutare il Palermo nella corsa salvezza.

“Abbiamo uno svantaggio di quattro punti sull’Empoli, al rientro dalla sosta abbiamo lo scontro diretto che potrà consentirci di riavvicinarci in classifica – racconta Jajalo al sito ufficiale della Federcalcio Bosniaca – Peccato per la partita contro il Pescara, considerato che eravamo in vantaggio fino al 92° minuto. Abbiamo lasciato punti per strada anche contro la Sampdoria e la Fiorentina. Con un po’ di concentrazione e spirito combattivo possiamo venirne fuori, secondo me possiamo salvarci”.

Jajalo è fiducioso nel potenziale di questa squadra, ma l’errore più grande secondo lui sono le porte girevoli in panchina: “Cambiare frequentemente guide tecniche non è un aspetto favorevole, soprattutto perché ogni allenatore porta una visione di gioco differente. La Serie A è un campionato difficile, bisogna curare ogni minimo dettaglio e sacrificarsi. La vittoria per 4-3 contro il Genoa ha confermato che questo Palermo vale”.


Questo Palermo vale, e le prossime partite potrebbe essere decisive: “Nelle prossime gare dimostreremo carattere e qualità – prosegue Jajalo – Dopo la sosta penseremo alla corsa salvezza, sarà difficile ma qualche risultato positivo potrebbe cambiare l’inerzia. Sono fiducioso”.

Chiosa finale di Jajalo sulla Serie A: “La Juventus è il Bayern Monaco italiano, è improbabile che il campionato lo vinca un’altra squadra. Sono contento per Pjanic, e soprattutto per Dzeko. In Serie A ci sono tanti bosniaci, faccio il tifo per loro e li sento spesso. Tutti tranne Krunic (giocatore dell’Empoli, ndr) visto che è un nostro avversario per la salvezza”.

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