Juventus – Sampdoria 3 – 0, LE PAGELLE: Kulusevski e McKennie, che debutto!

MARCATORI: 13′  p.t. Kulusevski (J), 34′ s.t. Bonucci (J), 43′ s.t. Ronaldo (J)

Alla scoperta della Juventus di Pirlo. Primi tre punti per i bianconeri, che passano in vantaggio già al 13′ con il colpo da biliardo di Kulusevski (primo gol in bianconero al primo tiro in porta) e poi si concentrano sulle loro trame, colpendo anche una traversa con Cristiano Ronaldo. Nel secondo tempo, Ranieri prova a stravolgere la squadra e il passaggio al 4-3-1-2 ridà grinta a centrocampo ai blucerchiati, ma la Juventus si rituffa in attacco. E alla fine Bonucci approfitta come un falco dello svarione difensivo della Samp e firma il raddoppio. Quagliarella manca il gol dell’1-2, Ronaldo chiude i conti segnando il 3-0.

JUVENTUS: Szczesny 6; Danilo 6, Bonucci 7, Chiellini 6,5 (dal 37′ s.t. Demiral s.v.); Cuadrado 6,5  (dal 33′ s.t. Bentancur 6), Ramsey 6,5, McKennie 7, Rabiot 6, Frabotta 6 (dal 22′ s.t. De Sciglio 6); Kulusevski 7,5 (dal 37′ s.t. Douglas Costa s.v.), Ronaldo 6,5. 

SAMPDORIA: Audero 6,5; Bereszynski 5, Tonelli 5,5 (dal 1′ s.t. Yoshida 6), Colley 6, Augello 5,5; Depaoli 5,5 (dal 1′ s.t. Ramirez 6,5), Thorsby 6 (dal 25′ s.t. Damsgaard 6), Ekdal 5,5, Jankto 6, Leris 5 (dal 1′ s.t. Quagliarella 6); Bonazzoli 5,5 (dal 25′ s.t. Verre 6).

I MIGLIORI

Kulusevski: Gli bastano 13 minuti per segnare il primo gol in bianconero (al primo tiro in porta). Ed è subito una giocata delle sue. Tocco da biliardo con il mancino per il gol e grandi giocate.

McKennie: Pochi fronzoli, tantissima sostanza. Il centrocampista texano (ma di scuola calcistica tedesca) mostra subito le sue qualità: forza fisica e grande grinta a centrocampo; chirurgico nel recupero e nella gestione del pallone.

I PEGGIORI

Bereszynski: Cose buone, altre meno buone… una pessima. Sull’1-0 si rende protagonista di un “liscio” in area piccola che regala il raddoppio alla Juventus (e chiude virtualmente la partita a favore della Juve).

Leris: Quarantacinque minuti sulla fascia in cui non fa vedere praticamente nulla. All’intervallo Ranieri corre ai ripari, stravolge l’assetto… e il francese finisce dritto in panchina.

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