La Curva Nord 12: “Perchè lo Stato chiude le scuole ma non ferma lo sport?”

Attraverso un post sulla propria pagina Facebook, la Curva Nord 12 ha espresso tutto il proprio disappunto per le diverse decisioni prese nel mondo dello sport e in quelli dell’istruzione e dell’economia, sicuramente più penalizzati. La proposta avanzata dal gruppo organizzato, è quella di fermare lo sport fino a quando la situazione non sia completamente risolta, in modo tale da tornare a tifare “senza mascherine a chiudere la bocca”.

ECCO IL POST

“Non capiamo con che coscienza uno Stato possa chiudere le scuole ma non abbia il coraggio di fermare un campionato.
Noi non troviamo differenze fra un covid sportivo (vedi caso Genoa) e un covid nella vita quotidiana che comporta la continua perdita di posti di lavoro e il fallimento di aziende.
Altri settori sono stati fermati senza nessuna pietà in nome della salute pubblica. Non ultimo quello del turismo, linfa vitale per gran parte del Paese.
Perché per noi non conta “QUANTI”?
Perché il quanti lo abbiamo deciso fin dal primo giorno… Il “QUANTI” per noi è da sempre “TUTTI”!!!
A differenza di chi del nostro sport, calcio o basket che sia, si è elevato a padrone, il nostro non è un conto economico basato su numeri di presenze che diventano denaro.
Per noi il TUTTI è uno stile di vita che non lascia indietro nessuno.
Per questo motivo ora più che mai conta il “COME”, il come che già abbiamo proposto con l’incontro di Napoli. Un come che prevede di tornare a essere noi stessi.
Tutti noi, uniti nelle idee, siamo pronti a sacrificare la nostra passione sino a quando sarà necessario per poter tornare su quei gradoni nel modo che solo noi sappiamo fare.
Senza mascherine a chiuderci la bocca…
Con i nostri colori al cielo…
Con i nostri tamburi a dare il ritmo che ci viene dal cuore!!!
Con poche parole e il fuoco che arde dentro di noi.
Di tutti noi!!!
Questo è quello che siamo.
Questo è quello che abbiamo da dire!!!
Questo è quello che vogliamo tornare ad essere!!!”
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5 thoughts on “La Curva Nord 12: “Perchè lo Stato chiude le scuole ma non ferma lo sport?”

  1. Bravi!
    o fermare il campionato o giocare a porte chiuse!
    la farsa di pochi eletti scatena ancora più indignazione.
    Aprire gli stadi a capienza piena o alla metà è pericoloso per gli spostamenti di migliaia di persone.
    Pretendere che i tifosi non esultino al gol o indossino la mascherina all’aperto allo stadio tutto il tempo scatena indignazione.
    Quindi tenete gli stadi chiusi fino ad aprile e giocate a porta chiuse.

    1. questa come altre vicende legate agli assembramenti veri o presunti sono state gestite male. Con o senza mille spettatori non vedo grandi differenze (gm)

      1. Concordo con il grande direttore Monastra.
        Con mille spettatori è come giocare a porte chiuse. A teramo con mille spettatori con la mascherina non si sentiva tifo e si sentivano le urla dei giocatori in campo o in panchina come se fosse a porte chiuse. Quindi meglio a porte chiuse, cosi’ non ci sarebbero assembramenti per accaparrarsi mille posti e non si creerebbero tensioni tra i pochi eletti e il resto di tifosi.

  2. perchè? perchè non c’è paragone fra l’importanza e il fondamento della scuola, rispetto l’assoluta marginalità di andare ad assistere ad una partita di calcio; non ci vuole arte di pinna a capirlo…

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