Lazio – Salisburgo 4 – 2, LE PAGELLE: Luis Alberto e Anderson fenomenali

LAZIO – SALISBURGO 4 – 2 Marcatori: 8′ p.t. Lulic (L); 30′ p.t. Berisha (S); 4′ s.t. Parolo (L); 27′ s.t. Minamino (S); 30′ s.t. Felipe Anderson (L); 31′ s.t. Immobile (L)

Con il cuore oltre l’ostacolo. La Lazio vince una partita bellissima e può guardare con fiducia alla gara di ritorno. Le due squadre giocano a ritmi altissimi e ogni capovolgimento di fronte causa un’occasione da gol. Nemmeno un discusso rigore concesso dall’arbitro al Salisburgo rovina una delle gare più belle di questa Europa League. Gli uomini di Inzaghi giocano molto bene ma sono penalizzati dagli episodi. Il discorso qualificazione rimane aperto e al ritorno servirà una partita gagliarda. Da sottolineare la splendida atmosfera dell’Olimpico che ha incitato la squadra dal primo all’ultimo minuto.

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Lazio (3-5-1-1): Strakosha 6; Luiz Felipe 6.5, De Vrij 6, Radu 6; Basta 5.5 (dal 20′ s.t. Patric 6), Parolo 6.5, Lucas Leiva 6.5, Milinkovic-Savic 6, Lulic 7; Luis Alberto 7 (dal 20′ s.t. Felipe Anderson 7); Immobile 6.5 (dal 40′ s.t. Caicedo s.v.).

Salisburgo (4-3-1-2): Walke 6; Lainer 5.5, Ramalho 5, Caleta-Car 4.5, Ulmer 5; Haidara 5.5 (dal 36′ s.t. Wolf s.v.), Samassekou 5, Berisha 6.5; Schlager 5.5; Dabbur 6, Gulbrandsen 5 (dal 26′ s.t. Minamino 6.5).

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I MIGLIORI DELLA LAZIO:

Luis Alberto: Disegna calcio. Vederlo giocare con la palla al piede è un piacere. Inizia subito con un dribbling clamoroso in mezzo a tre uomini che fa infiammare i 45.000 dell’Olimpico. Dispensa ai compagni assist deliziosi e prova a velocizzare l’azione. Prezioso anche dalla bandierina; i suoi calci d’angolo, infatti, sono sempre pericolosi. Esce al ventesimo della ripresa e non prende bene la sostituzione.

Felipe Anderson: Segna il “suo” gol. Entra al posto di un ottimo Luis Alberto e gestisce male i primi palloni toccati. Dopo il pari del Salisburgo, però, spacca la difesa con una delle sue accelerazioni. È il dodicesimo uomo dei biancocelesti. Fondamentale.

Immobile: Insieme a Lulic potrebbe partecipare alla maratona olimpionica. Fa reparto da solo e non sempre è lucido in area di rigore. Sulla palla di Lucas Leiva, però, Ciro c’è, non sbaglia e l’Olimpico lo acclama.

Lulic: Quanti polmoni ha?! Il capitano della Lazio non si ferma un attimo, corre per tutta la fascia sinistra facendo impazzire il povero Lainer. Attacca benissimo l’area di rigore in occasione del gol e calibra con precisione i cross. Fondamentale anche in occasione del 2 a 1. In fase difensiva deve tenere a bada Lainer e tiene botta. Cala nel finale.

Parolo: Che gol! Il colpo di tacco con cui segna non è solo bello ma anche pesantissimo perché permette ai compagni di riacquistare la serenità persa dopo il discusso rigore concesso al Salisburgo. Si inserisce sempre in area di rigore ed è attento in fase di non possesso.

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I PEGGIORI DELLA LAZIO:

Basta: Inizia alla grande servendo a Lulic la palla dell’uno a zero e continua seminando il panico sulla fascia destra. Poi l’episodio del rigore lo condiziona e attacca con meno frequenza; il penalty è generoso, ma l’ingenuità era evitabile. Rischia moltissimo all’inizio della ripresa con una brutta palla persa al limite dell’area di rigore.


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