Se c’è Stellone è…Gin: e noi siamo ubriachi di felicità. LE PAGELLE IRONICHE

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A noi sta cosa del gemellaggio per Lecce – Palermo piace. Abbracci, baci, risate, scambi di sciarpe e di bandiere, e soprattutto tre punti in tasca che mandano un segnale chiaro al campionato: il Palermo c’è, è forte e soprattutto finalmente ha in panchina un allenatore degno di questo nome. Questa vittoria è firmata a caratteri cubitali da Roberto Stellone che ha già dato una impronta ben precisa ai rosa e che dimostra di sapere “leggere” le partite come noi leggiamo le etichette di Gin anche se nascoste dietro una barista con le tette giganti.

Difesa a tre, con il redivivo Struna in campo insieme ai confermati Bellusci e Rajkovic. Due esterni a spingere ma non troppo, con il ritorno di Rispoli da titolare seppure con il limite di velocità per le sue tradizionali sgroppate sulla fascia. A centrocampo due mastini doc come Jajalo e Murawski per dare supporto alle iniziative offensive di Falletti e in attacco il lungagnone Moreo accanto al capitano Nestorosvki, tornato dalla Nazionale incazzato e voglioso di riscatto. A prima vista ci sembra la formazione più logica, anche se decenni di sofferenze, sorprese, incazzature e ribaltoni ci hanno insegnato che nel calcio la logica conta quanto il ministro Tria nella elaborazione della manovra economica.

STELLONE: “BRAVI A SOFFRIRE”

Ma i rosa ci vogliono fare ricredere e cominciano bene. La squadra tremebonda e priva di idee di Tedino appare per fortuna un lontano ricordo. Da rimuovere al più presto e per sempre. Il Palermo ha consapevolezza dei propri mezzi, per noi nettamente superiori rispetto a tutte le altre squadre del campionato, e cerca costantemente di imporre il proprio gioco. Raddoppi, inserimenti, ripartenze e soprattutto la voglia di tutti i giocatori in campo di imporsi in tutte le zone del campo portano ad un vantaggio meritatissimo, al termine di una azione da sfondamento rugbistico della sorpresa Moreo, conclusa con uno stiletto a fil di palo di Nesto-gol. I salentini però dimostrano di meritare la posizione in classifica e si buttano in avanti alla ricerca di un pareggio che arriva grazie ad una bella conclusione al volo da fuori, che tuttavia ha la fortuna di infilarsi tra una giungla di gambe, corpi e braccia degna di un rave party. I rosa accusano il colpo ma  il primo tempo si chiude in pareggio.

Nella ripresa il Palermo si posiziona stabilmente nella metà campo avversaria, anche se per lunghi tratti non riesce a creare nulla di rilevante. Il tecnico rosa, però, capisce che può vincere la partita e scatena tutto il potenziale offensivo mettendo in campo uno dopo l’altro Trajkovski e Puscas e chiedendo ad Aleesami di passare di più sulla sinistra. E il premio per il coraggio, pur dopo qualche rischio, arriva con un gol da antologia sull’asse dei tre attaccanti: tacco di Nesto, percussione di Trajkovski che viene scaraventato a terra in area ma non abbiamo neanche il tempo di urlare “questo è rigore cornuto” che il rumeno si inserisce senza paura fulminando il portiere leccese con una sassata che non lascia scampo.

Gli ultimi minuti scorrono lentissimi tra gli assalti veementi del Lecce, cui Brignoli si oppone con ogni mezzo ai confini del lecito, e un paio di pericolosi contropiede buttati via dai rosa per il colpo del ko. Il fischio finale ci manda in estasi e per la prima volta dall’inizio del campionato cominciamo a dare una occhiata anche alla classifica, che già dice tanto. E non vediamo l’ora che sia venerdì sera per tornare a gridare Forza Palermo alla Favorita!

LIVERANI: “PALERMO DI ALTRA CATEGORIA”

Brignoli 7,5: Sul gol ci sembra incolpevole e per tutta la partita si produce in uscite sicure e interventi decisivi. Sugli assalti finali del Lecce si (e ci) esalta. Pare vero.

Bellusci 7: La cattiveria con cui insulta e minaccia La Mantia verso la fine del match è un monumento alla grinta del difensore centrale. Ergastolano.

Rajkovic 6,5: Sembra sempre in procinto di rompersi e va più lento del treno da Palermo ad Agrigento. Ma di testa non ne molla una e dà sicurezza a tutti. Marcantonio.

Struna 7: Rientra e comanda la difesa con lo stesso piglio sicuro di un ripetente al primo giorno di scuola. Bentrovato!

Rispoli 6,5: Spinge meno del solito ma ogni volta che ha la palla quelli del Lecce rinculano terrorizzati come un viceministro di fronte al condono. Al piccolo trotto.

(dal 37’ s.t. Puscas 10): Uno entra, segna e ci regala questa gioia. Ma che volete di più?

PUSCAS: “FINALMENTE E’ ARRIVATO IL GOL”

Murawski 6: Sul gol del Lecce contrasta il tiro con la stessa grinta di uno dei vostri cronitifosi in tutù da ballerina. Per il resto solita corsa a centrocampo. Maratoneta.

Jajalo 6: Ancora più lento del solito e forse anche più svogliato. Moviolone.

Mazzotta 6: Ha subito due occasioni ghiotte e le spreca tirando in posti impensabili. Convergenza ed equilibratura!

(dal 19 s.t. Aleesami 6,5): Dà più spinta e contribuisce a fare salire la squadra nel finale. Mezzo attaccante.

Falletti 6: Non incide praticamente mai e sembra quasi fuori dal gioco. Non lo aiuta giocare da solo dietro le due punte. Triste e solitario.

Moreo 6,5: Non la prende quasi mai. Non gliela passano. Non tira e non sembra mai neanche in grado di fare gol. Ma intanto quando c’è lui Nestorosvki segna. Talismano.

(dal 26 s.t. Trajkovski 7): Il suo ingresso dà vivacità alla manovra offensiva e la spinta finale per la vittoria, risultando decisivo con la percussione che porta al gol di Puscas. Ballerino.

Nestorovski 9: Fa un gran gol, corre per sé e per i compagni e poi il colpo di tacco che fa fuori mezza squadra avversaria in occasione del gol vittoria vale da solo il ticket DAZN. Abbonato.

Stellone 9: È la sua vittoria. La squadra gioca un bel primo tempo ma cala nella ripresa. Quando capisce che l’avversario non ha più benzina azzecca tutti i cambi osando fino quasi alla follia con due punte e due mezze punte. Braveheart.

LE PAGELLE DI GUIDO MONASTRA

GLI HIGHLIGHTS DI LECCE -PALERMO

NESTOROVSKI: “CI TOGLIEREMO GRANDI SODDISFAZIONI”