Goldaniga, da difensore promettente a giocatore irriconoscibile

Spento, distratto e inefficace il Goldaniga degli ultimi tempi appare quasi irriconoscibile agli occhi di tutti. Un crollo inspiegabile il suo. Ci aveva abituato a delle giocate certamente migliori, a delle giocate di classe e anche a qualche splendido gol di intuito e bravura che, l’anno scorso, gli aveva fatto conquistare l’appellativo di Goldagol. Ma è bastato qualche errore di troppo, errori gravi e continui, per far perdere lucidità al difensore rosanero e a far ricredere negativamente un’intera piazza.

Se con Ballardini l’ex Perugia era rinato, tanto da diventare titolare inamovibile, quest’anno sembra non trovare via d’uscita a questa crisi che non gli permette di dimostrare il suo grande valore. Debole e demotivato non è stato in grado di incidere nella gestione passiva di un Palermo che, in questi mesi, ha giocato a luci spente. Sicuramente i continui ribaltoni tecnici e le negative vicende personali hanno destabilizzato gli equilibri del rosanero. Ma ciò naturalmente non giustifica affatto Goldaniga. Un giocatore che sognava di vestire la maglia della Nazionale non può e non deve farsi influenzare da episodi esterni al campo così tanto da sembrare un pesce fuor d’acqua proprio in quella squadra che lui stesso definiva la “sua casa”.

Il calcio dà e toglie tanto, ed Edoardo Goldaniga, nonostante le sua giovane, ne è l’esempio: l’anno scorso, nella disgraziata stagione del Palermo è stato una delle poche note liete. Le sue qualità avevano conquistato tantissimi club di Serie A, tanto da diventare uno dei giocatori con più mercato all’interno della rosa palermitana. Quest’anno, invece, ha raccolto pochi consensi e molte critiche. Ha collezionato cinque cartellini gialli e uno rosso nelle ultime otto partite – per un totale di undici ammonizioni e un’espulsione in 22 presenze –  ed è stato persino punito dall’ormai ex tecnico Diego Lopez, che vedendolo poco motivato, in occasione della gara interna contro la Roma lo ha mandato in tribuna. E come se non bastasse, il neo tecnico rosanero Diego Bortoluzzi al suo primo allenamento al Tenente Onorato di Boccadifalco non lo ha provato nell’undici titolare titolare, ciò significa che contro il Bologna le possibilità che non venga schierato in campo sono molto alte.

Da difensore promettentea giocatore irriconoscibile. Da artefice di prestazioni sontuose Goldaniga si è trasformato nel colpevole di errori che sono costati molto cari al Palermo come quello contro i bianconeri nella gara d’andata: un autogol che ha permesso di conquistare 3 punti ad una Juventus  poco spumeggiante. La stessa Juve che nel nel 2014 comprò il 50% del suo cartellino, ceduto poi al Palermo nel 2015 nell’ambito dell’affare Dybala, senza averlo mai fatto esordire con la maglia bianconera. Proprio il non avere ottenuto la piena e totale fiducia della Juventus ha spinto il classe ’93 ad impegnarsi tanto e a lavorare con ambizione e serietà. Ma la voglia di imporsi e far parlare di sé, probabilmente, ha fatto perdere la rotta al numero 6 rosanero e oggi ritrovarla appare davvero difficile. Mancano solo 7 gare alla fine del campionato, il tempo per meditare è finito, adesso Goldaniga dovrà quanto meno provare a farsi perdonare sfoderando al meglio le sue doti.


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