Palermo – Catanzaro 0 – 0 LE PAGELLE / Dall’Oglio show, Brunori “stecca”

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Possiamo definirlo anche giusto, lo zero a zero di oggi,
pur con il rimpianto di un rigore sbagliato da Brunori al tramonto del primo tempo. Ma anche se si interrompe la striscia positiva di sette vittorie casalinghe, il Palermo è apparso ben altra squadra rispetto a quella fragile e molle di Messina e Taranto. E bisogna ricordarsi che di fronte c’era una delle favorite del campionato che recrimina per una traversa e che è apparsa solida e organizzata.

Filippi ha dimostrato intelligenza nel recepire le indicazioni del campo: ha alternato i ruoli di Luperini e Dall’Oglio (e quest’ultimo è stato il migliore in campo) e ha finalmente trovato una difesa organizzata (sebbene rivoluzionata) grazie anche al buon filtro del centrocampo. Se i segnali di crescita tattica saranno confermati anche il pareggio può essere accolto con soddisfazione, pur nella consapevolezza che il Bari ha già “doppiato” i rosa vincendo a Catania.

PALERMO (3-4-2-1): Pelagotti 6,5; Buttaro 6,5, Perrotta 6,5, Marconi 6,5; Almici 5,5 (dal 1′ s.t. Giron 6), De Rose 6, Dall’Oglio 7,5 (dal 45′ s.t. Silipo s.v.), Valente 6; Luperini 6 (dal 13′ s.t. Odjer 6), Fella 6 (dal 39′ s.t. Floriano); Brunori 5 (dal 13′ s.t. Soleri 6,5).

CATANZARO (3-5-2): Branduani 6,5; Scognamillo 6, Fazio 6,5, Martinelli 6,5; Rolando 6, Verna 5,5, Risolo 5,5 (dal 39′ s.t. Welbeck s.v.), Vandeputte 5 (dal 22′ s.t. Bombagi s.v.), Porcino 6 (dal 22′ s.t. Tentardini s.v.); Carlini 6,5 (dal 39′ s.t. Curiale s.v.), Vazquez 5 (dal 32′ s.t. Cianci s.v.).

Pelagotti 6,5: Qualche parata non particolarmente complessa, dove non può nulla (su Carlini che tira da otto metri) ci pensa la traversa a salvarlo. Però è pronto e sicuro quando deve bloccare al 93esimo una conclusione ravvicinata di Curiale. Al di là degli episodi dà comunque l’impressione di essere più sereno e più affidabile rispetto all’inizio del campionato.

Buttaro 6,5: Non è il debutto ma gioca per la prima volta in quel ruolo, peraltro in una difesa completamente nuova. Si barcamena con grande attenzione, senza fronzoli e badando all’essenziale, portando a casa una sufficienza piena.

Perrotta 6,5: Ancora una volta dà il senso della concretezza, bada al sodo tenendosi abbastanza “stretto” con Marconi e mettendoci sempre la gamba. Utile anche in area sui cross alti.

Marconi 6,5: È lui che gioca da centrale della difesa a 3 e di sicuro è apparso più concreto e più deciso di altre volte. Dirige il reparto con buona autorità, mantenendo le giuste distanze con i compagni di reparto. Per la prima volta da tempo immemorabile la squadra sembra anche più sicura sui palloni alti (e ne sono piovuti tanti) e una parte del merito dev’essere anche sua.

Almici 5,5: Niente di eccezionale ma sicuramente un passo avanti rispetto alle ultime scialbe prestazioni. L’avversario è più temibile e lui cerca di far ripartire l’azione. Viene sostituito nell’intervallo, probabilmente Filippi si aspettava di più.

(dal 1′ s.t. Giron) 6: E’ un trattore sulla fascia, è più fresco degli altri e sfrutta l’esuberanza fisica.

De Rose 6: Prestazione in crescendo, probabilmente dovuta anche alla tranquillità che guadagna con la presenza di Dall’Oglio al suo fianco. La sua prestazione però è macchiata da un rinvio difensivo completamente sballato che diventa un assist per Carlini: per fortuna lo salva la traversa.

Dall’Oglio 7,5: Il migliore in campo. Corre, recupera, imposta, serve assist, tira in porta, dà i ritmi alla squadra. Giocare più dietro, com’era stato ipotizzato, gli giova parecchio e giova a tutta la squadra. Sfiora anche il gol a metà ripresa con un inserimento a tempo su una bella giocata di Soleri.

(dal 45′ s.t. Silipo s.v.):

Valente 6: Nel primo tempo meno scoppiettante del solito ma comunque positivo. Sa a memoria i suoi compiti e quando punta gli avversari crea sempre grattacapi. Nella ripresa si sposta a destra, accentrandosi anche e come spesso gli capita finisce la gara in crescendo.

Luperini 6: Diamogli tempo di assestarsi in un ruolo diverso da quello ricoperto nelle ultime 30 partite. Conforta l’applicazione con cui cerca sempre di dare una mano. Ci sta anche che sia lui a uscire ma non ci sentiamo di bocciare la sua prestazione.

(dal 13′ s.t. Odjer) 6: Si piazza subito al fianco di De Rose e alza una diga a centrocampo sfruttando anche la sua freschezza atletica e cercando di dare ritmo alla manovra.

Fella 6: Più convincente perché è quasi sempre in partita, pronto a distribuire il gioco o anche a cercare la conclusione personale: il gol (e anche bello) lo segna pure ma gli viene annullato giustamente per fuorigioco. Non è continuo ma adesso rivediamo il giocatore che conoscevamo. Cala un po’ alla distanza ed esce con cinque minuti di anticipo.

(dal 39′ s.t. Floriano s.v.): Si vede solo nel recupero per un cross che parte dalla fascia sinistra e spiove in viale Lazio.

Brunori 5: Nel finale di primo tempo sbaglia abbastanza nettamente il rigore del possibile 1 a 0 e subito dopo potrebbe e dovrebbe fare di più su un cross al bacio di Dall’Oglio. Ce n’è abbastanza per una insufficienza piena, anche se il resto della sua partita non è stata malvagia, i movimenti sono quelli dell’attaccante di razza ed è lui a sfiorare il gol e a procurarsi il rigore.

(dal 13′ s.t. Soleri) 6,5: Entra bene in partita e crea subito una grande occasione per Dall’Oglio che per un soffio non porta al vantaggio rosa. I compagni lo cercano e lo trovano.

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