Palermo come l’Argentina (o quasi): la vittoria vale oro. Le pagelle ironiche di A&F

FOTO PEPE / PUGLIA

Arriviamo allo stadio ancora trafelati dopo aver assistito all’incredibile recupero della Francia e lasciamo il divano senza sapere come finirà! Intendiamoci: per noi Palermo – Cagliari vale certamente di più di una finale del campionato del mondo. Però è anche vero che l’età avanzata ci ha reso abbastanza saggi da sapere che, nella vita di un individuo, le finali mondiali sono un numero finito molto piccolo e francamente vorremmo poter chiudere gli occhi sapendo che ce le siamo godute tutte fino in fondo!

Il derby delle Isole è duro perché il Cagliari è in crisi di risultati ma di certo è squadra di valore, soprattutto in avanti. Corini insiste su Stulac insieme a Gomes e non rinuncia al suo pupillo Mateju in difesa, al rientro dalla squalifica. In avanti il duo Brunori e Di Mariano. I primi minuti sono difficili da seguire perché ci sentiamo come Fantozzi che non riesce a vedere Inghilterra – Italia in quanto convocato per la visione della corazzata Potëmkin: intorno a noi fioccano voci incontrollate di gol di Messi con un orecchio e pareggio dì Mbappè di naso.

Finalmente, con l’Argentina meritatamente campione del mondo – su cui avevamo oculatamente scommetto prima dei Mondiali – riusciamo a concentrarci e ci rendiamo conto cheè ’ il Cagliari a fare la partita con il Palermo che fatica pure a partire di rimessa. La partita scorre su questi binari tristi e non vediamo luce ma, all’improvviso, c’è la svolta. Un difensore cagliaritano aggancia in area Leo Stulac. Brunori va sul dischetto e stavolta non sbaglia!!!!!

I rosanero si svegliano un po’ e provano anche a raddoppiare ma l’intervallo si chiude senza troppi sussulti. Il gol ha dato coraggio al Palermo che nel secondo tempo comincia con ben altro piglio, spingendo sull’acceleratore. Passano pochi minuti e, su un calcio d’angolo, Segre vola in cielo e mette la palla di testa sotto al sette! Due a zero per noi! Liverani sulla panchina dei sardi non sa più che pesci prendere e cambia tutto il possibile cercando di dare una scossa ai suoi giocatori. Corini risponde con Broh e Saric al posto di Stulac e Segre e il Palermo continua a giocare davvero bene mettendo in difficoltà il Cagliari in ogni occasione.

La partita scorre serena e c’è anche il tempo per apprezzare un paio di scatti del dott. Matracia, tra gli applausi scroscianti del pubblico, anche se quando rientra in panchina passando proprio sotto il nostro sediolino abbiamo serie preoccupazioni per la sua tenuta fisica. Il Palermo potrebbe anche triplicare ma preferisce conservare i gol per il futuro e farci soffrire fino alla fine. Arriva un recupero stile Qatar e il match sembra non finire più, anche perché arriva l’inaspettato gol del Cagliari su un sospetto fuorigioco.

Gli ultimi minuti sono interminabili, l’arbitro continua ad aggiungere minuti su minuti e il Cagliari ci assalta anche con il portiere e Pigliacelli salva il risultato. Il Palermo vince giocando una gran bella partita, dopo aver sofferto nel primo tempo un Cagliari che ha giocato bene solo per un po’. Il regalo di Natale è arrivato e adesso si torna in campo per il Boxing Day come nella migliore tradizione britannica che a noi piace tanto. Buon Natale!

Pigliacelli 8 – Già aveva giocato bene ma la parata al 98’ con un balzo da terra, dopo una uscita in mischia, e le ragnatele sparate dai polsi per deviare il pallone con cui salva il risultato è una di quelle scene indimenticabili da homecoming. Spider-Man.

Mateju 6 – Gli attaccanti sardi sono forti e lui lo sa e, quindi, preferisce impegnarsi in copertura con buoni risultati che spingere in avanti. Arretrato.

Nedelcearu 7 – Comanda la linea difensiva con autorità, lasciando pochi spazi agli avanti cagliaritani e, talvolta, uscendo palla al piede con sicurezza per rilanciare l’azione. Libero.

Bettella 6 – Anche lui preferisce stare sulla difensiva e lo fa bene per tutta la partita tranne che sul gol del Cagliari, regalandoci 5 minuti finali da infarto che gli costano qualcosa in pagella. Vendicativi (noi).

Valente 6,5 – Corre come un matto sulla fascia per tutti i 100, e oltre, minuti di durata di una partita infinita. A volte i suoi cross non sono precisi, ma quando lo sono i compagni non ne approfittano. Incompreso.

Segre 8 – Lotta come un ossesso sulla linea mediana e inserendosi con pericolosità ogni volta che nasce l’opportunità: è proprio in una di queste penetrazioni segna di testa arrampicandosi in cielo. Laser.

(dal 24′ s.t. Broh) 6 – Capisce che c’è da randellare nei 30 minuti finali ma dimostra anche buone doti in fasce di ripartenza. Efficace.

Stulac 7,5 – Lo ripetiamo da inizio campionato che è uno dei giocatori su cui il Palermo deve costruire il suo futuro. Oggi, finalmente, ci m ha dato ragione con una partita densa di quantità e qualità, con l’aggiunta di un rigore procurato e di un assist decisivo. Determinante.

(dal 24′ s.t. Saric) 6,5 – Anche lui è uno di quelli su cui crediamo molto e, per la prima volta, ha dato prova delle sue qualità tecniche seppure in uno spezzone di gara. Insisti.

Gomes 6 – Meno determinante che in altre occasioni, anche perché i compagni di reparto giocano entrambi una gara strepitosa. Di certo, però, lui non risparmia né gambe né polmoni. Tignoso.

(dal 32′ s.t. Damiani) s.v.

Sala 7 – A differenza degli altri della linea difensiva è quello che sulla Fascia spinge più di tutti ed alla fine esce letteralmente sfinito. Mezzofondo

(dal 37′ s.t. Devetak) s.v.

Brunori 7 – Quel pallone dal dischetto pesa 1.000 kg dopo le recenti disavventure ma lui, da capitano coraggioso, non ha esitazioni a prendersi le sue responsabilità ed avviare la vittoria del Palermo. Palluto.

(dal 37′ s.t. Vido) s.v.

Di Mariano 6,5 – Si produce in un lavoro sfiancante, sia in fase offensiva che di ripiego che poi lo penalizza per difetto di lucidità al momento di concludere ma è certamente un perno imprescindibile. Pendolare.

Corini 7,5 – Il Palermo gioca la migliore gara della stagione e la squadra dimostra che sta cominciando ad assorbire gli insegnamenti del Genio e di seguirlo senza alcuna titubanza. Didattico.

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3 thoughts on “Palermo come l’Argentina (o quasi): la vittoria vale oro. Le pagelle ironiche di A&F

  1. Ora Corini da questa partita in avanti, ha un arduo compito, deve far inserire contemporaneamente Stulac e Saric.
    Piedi buoni e menti sopraffine.

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