Palermo – Como 3 – 0 LE PAGELLE / DiMa, Ranocchia, Brunori: che meraviglia

Ci vuole un gol di Gabriellloni, annullato per un fuorigioco millimetrico, per scuotere la corazzata Palermo dal torpore della prima mezz’ora. Da quel momento in poi è un Palermo quasi perfetto, che sprigiona potenza e qualità, che vince la quinta gara casalinga consecutiva e si avvicina al secondo posto, che adesso è distante solo un punto, alla vigilia del big match di Cremona in programma sabato prossimo.

Vittoria ancora più importante perché arrivata contro un’avversaria che stava davanti in classifica e che si è dimostrata squadra quadrata, in grado di nascondere la palla agli avversari e con giocatori di qualità, a cominciare da Strefezza. Ma anche il Palermo ha qualità da vendere, a cominciare da Ranocchia e Brunori, e se si accendono anche calciatori come Di Francesco e Di Mariano (il migliore, due assist al bacio) e la difesa si dimostra ordinata come poche altre volte sarà dura per tutti.

Continua il momento magico, con oltre 31.000 spettatori che si sono spellati le mani per applaudire e che saranno ancora di più se la squadra uscirà imbattuta da Cremona. Adesso guardare la classifica è un piacere, e potrebbe essere solo l’inizio. Mancano ancora tre mesi e adesso il Palermo fa paura a tutti.

PALERMO (4-3-3): Pigliacelli 6,5; Diakité 6,5, Nedelcearu 7, Ceccaroni 7, Aurelio 6,5; Segre 6,5 (dal 46′ s.t. Traorè s.v.), Gomes 6, Ranocchia 7 (dal 27′ s.t. Coulibaly s.v.); Di Mariano 7,5 (dal 27′ s.t. Vasic 6), Brunori 7,5 (dal 41′ s.t. Soleri s.v.), Di Francesco 7 (dal 41′ s.t. Insigne s.v.).

COMO (4-2-3-1): Semper 5,5; Curto 5,5 (dal 24′ s.t. Nsame s.v.), Goldaniga 5, Barba 5,5, Ioannou 6; Baselli s.v. (dal 18′ p.t. Kone 6, dal 48′ p.t. Abildgaard 5,5), Bellemo 6; Strefezza 6,5, Verdi 5 (dal 24′ s.t. Chajia s.v.), Da Cunha 5,5; Gabrielloni 6 (dal 24′ s.t. Ballett).

Pigliacelli 6,5: Il Como domina la prima mezz’ora ma non tira mai in porta. Poi segna in contropiede con Gabrielloni ma l’arbitro annulla per fuorigioco. La prima parata, complicata, la deve fare dopo l’1 a 0 su tiro di Kone. Nel secondo tempo gli applausi li prende per una grande apertura di gioco con i piedi e per una uscita alta non semplicissima.

Diakité 6,5: Partita di sofferenza difensiva che però esalta le sue qualità di combattente e la sua reattività fisica. Non è un reato se limita al minimo le sue avventure in area avversaria, ogni partita va interpretata per come viene e lui lo fa bene.

Nedelcearu 7: Una delle più impegnative partite casalinghe della sua stagione. Il Como gira bene palla e deve fare molto movimento per coprire gli spazi. Se la cava bene, senza mai andare in affanno, anzi dando grande serenità a tutto il reparto. Ed è presente – finalmente – anche su qualche pallone aereo.

Ceccaroni 7: Gara dispendiosa perché va a fare spesso il pressing alto (e un suo recupero stava quasi per innescare un gol) e deve anche spendersi in difesa contro un Como potenzialmente minaccioso. Si fa sorprendere centralmente da una grande verticalizzazione che manda in gol Gabrielloni ma lo salva il Var. Poi è bravo a ribattere un tiro di Abildgaard che sembrava molto pericoloso.

Aurelio 6,5: Ripescato titolare per l’assenza forzata di Lund, si fa trovare ben pronto dal punto di vista fisico ma anche per lui è una partita di sofferenza perché il Como attacca molto sulle fasce laterali e lui deve spesso vedersela con Strefezza, che è l’avversario di maggiore qualità. Perde qualche palla ma fa bene il suo mestiere di difensore.

Segre 6,5: Il Como è una delle squadre più organizzate sul piano del palleggio e deve saltellare di qua e di là per fare il primo filtro. Si aiuta con le sua condizione fisica sempre alta e dà il suo contributo di sofferenza alla causa, soprattutto nella ripresa, dove nel momento migliore del Como è provvidenziale con alcuni recuperi. Non è un caso che la sua uscita dal campo è scandita da applausi. È uno dei jolly del Palermo degli ultimi due mesi.

(dal 46′ s.t. Traorè) s.v.: Pochi inutili minuti di recupero che però segnano il suo debutto. La sua avventura rosanero è appena cominciata.

Gomes 6: Almeno mezzo voto in meno per quello che combina a inizio ripresa: salta il portiere uscito fuori area ma anziché tentare un gol a porta vuota che appare facile decide cervelloticamente un passaggio al centro area che effettua pure male; sarebbe stato il raddoppio che chiudeva la gara. Il resto della partita lo gioca con intelligenza tattica, gestendo bene la posizione e rallentando la manovra avversaria.

Ranocchia 7: Ancora decisivo, segna il 2 a 0 che chiude la partita e conferma la sua importanza nella svolta del Palermo. Ingabbiato bene dai centrocampisti lombardi, gioca un primo tempo senza mai grandi illuminazioni ma dimostra sempre di volere costruire qualcosa di importante. Cosa che fa ad inizio ripresa: prima mandando in porta Gomes che spreca, poi segnando da pochi passi un gol non difficile dove però ha il merito di aver seguito l’azione che lui stesso aveva cominciato. Nel primo tempo aveva avuto una buona occasione per segnare con un tiro dal limite da posizione centrale ma non ha angolato abbastanza.

(dal 27′ s.t. Coulibaly) s.v.: Per ora il suo compito è quello di far rifiatare i compagni del centrocampo. Entra già sul 2 a 0 e deve solo fare densità al centro.

Di Mariano 7,5: Applausi a scena aperta per l’azione che porta il Palermo in vantaggio. Prende palla, sterza su un avversario, accelera, crossa al bacio: azione da “ala” vecchia maniera che certifica il suo ottimo stato di salute e la sua potenza fisica. Il bis nel secondo tempo: ‘detta’ il passaggio a Ranocchia, accelera sulla destra ed effettua un altro cross molto pericoloso sui cui sviluppi segna lo stesso Ranocchia. In mezzo ai due assist, tanto lavoro di sofferenza e non soltanto sulla fascia destra. Esce fra applausi scroscianti, è il suo momento migliore in maglia rosanero.

(dal 27′ s.t. Vasic) 6: Entra bene in partita e il suo primo intervento, di testa, è provvidenziale per togliere un pallone in area a Strefezza.

Brunori 7,5: Un altro gol bellissimo, il nono della sua stagione, con un tocco delicato e difficilissimo sotto porta su cross da destra di Di Mariano. Una rete pesantissima che premia una partita mai banale, dove gli riesce difficile vedere palla ma quando la palla si avvicina a lui non la spreca mai. E che dire dell’assist per Di Francesco sul 3 a 0? Un cioccolatino che meriterebbe altre categorie. Aveva segnato anche il raddoppio con un tap-in su respinta del portiere ma l’arbitro ha annullato giustamente per fuorigioco.

(dal 41′ s.t. Soleri) s.v.

Di Francesco 7: In ombra per quasi tutto il primo tempo, come del resto tutta la squadra, se si eccettua un’azione personale con tiro dai 16 metri che viene respinto da Semper. Nella ripresa gioca di più, talvolta a intermittenza, ma è motivato e grintoso, cerca qualche ‘strappo’ verticale con alterne fortune e poi trova il gol del 3 a 0 che seppellisce la gara. Il Como gli porta bene, rete all’andata e al ritorno.

(dal 41′ s.t. Insigne) s.v.

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