Palermo con il freno a mano: troppi sprechi. Le pagelle ironiche di A&F

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Ci sediamo convinti sul divano dopo un frugalissimo pasto pre partita.
Il match pesa molto perché potremmo dare al Cosenza il colpo di grazia. E quindi speriamo proprio che abbiano ragione i nostri amici Alessandro e Antonio quando gridano convinti: “Ma quanto è bella la Calabria?”. Nella speranza che sia bella anche calcisticamente e che il Cosenza voglia aggiungere una sconfitta alla striscia drammatica delle ultime cinque partite, ci prepariamo a 90 minuti di battaglia. Corini non sente ragioni e conferma tutta la formazione “corsa e sudore” delle ultime uscite vincenti. A noi basta che vinca.

Si comincia con il Palermo che fa la partita un po’ più del Cosenza. Questo assetto però dura poco perché il Cosenza comincia a prendere campo e la partita diventa molto più aperta, con un bel ritmo da nottata sudamericana e con qualche occasione da entrambe le parti. Al 40’, proprio al momento dell’ingresso allo stadio dei tifosi rosanero, il Palermo segna con una azione di grandissima qualità. Gomes salta due uomini in mezzo al campo e pesca Di Mariano che, di prima, gira verso Brunori che segna al volo! Gol da PlayStation e vantaggio per noi!

Quando già pregustavamo il caffè dell’intervallo arriva il momento della cicuta perché il Cosenza pareggia con un gran tiro al volo di Florenzi, lasciato colpevolmente solo da Mateju. Neanche il tempo di rammaricarci per il gol preso in chiusura che il Cosenza segna con un mezzo colpo di culo su cui non ci sentiamo di colpevolizzare troppo la difesa. Siamo abbattuti ma non facciamo in tempo neanche a pensarci perché questa partita è da fuochi d’artificio e Brunori sigla la sua doppietta con un gran colpo di testa!

Non ci si può credere davvero: il Cosenza va di nuovo in vantaggio sull’ennesimo buco a destra e con Crivello che non riesce a tenere Larrivey che batte quasi indisturbato da due passi. Arriva la girandola dei cambi e il Palermo prova a rimettere in piedi questa pazza partita ma senza neanche troppa convinzione. La vera emozione è un Var check per fallo di mani lungo un eternità che ci assegna il calcio di rigore! Purtroppo Brunori si fa parare il tiro dal dischetto e la partita si chiude male, nonostante i sei minuti di recupero in cui ci buttiamo in avanti come forsennati.

Arriva la sconfitta che temevamo più per motivi di calcolo delle probabilità (ma come minchia la dovevano perdere la sesta partita di seguito e, sopratutto, Brunori poteva mai segnare una tripletta?) che per demeriti evidenti. Ci sono state troppe disattenzioni in una difesa che resta il vero punto debole di questo inizio campionato. Ora c’è la sosta e serve anche a noi per far riposare il cuore dopo questa partita!

Pigliacelli 5,5 – Sul terzo gol è certamente piazzato male ma difficilmente avrebbe potuto evitare che la palla arrivasse a Larrivey. Di fatto si sporca i guanti solo per prendere il pallone in rete. Raccattapalle.

Mateju 5 – Sul pareggio del Cosenza lascia completamente solo Florenzi. A destra si balla troppo e lui non ci capisce nulla. Naufrago.

Nedelcearu 6 – È attento ma non basta. Anonimo.

Marconi 6 – La difesa prende tre gol da polli. Ma lui non ci sembra tra i colpevoli. Assolto.

(dal 25’ s.t. Vido) 7 – Si procura il rigore del possibile pareggio e si batte fino alla fine. Leoncino.

Devetak 5 – Inizia benino. Poi si fa ammonire e rischia anche l’espulsione per incapacità di coordinarsi decentemente. Da quel momento sembra troppo incerto e Corini lo cambia. Precoce.

(dal 28’ p.t. Crivello) 5 – Entra solo per insufficienza o indisponibilità delle alternative. Ruotino.

Segre 6 – Non si risparmia mai ma manca sempre un po’ in fase di inserimento. Freno a mano.

(dal 25’ s.t. Saric) s.v.

Gomes 6,5 – Il livello degli avversari gli consente di giocare la palla con un po’ più di continuità. Indovina un bel lancio sul primo gol ma per il resto non ne approfitta più di tanto. Parco.

(dal 35′ s.t. Floriano) s.v.

Broh 6,5 – Copre tutto il campo e spesso va a togliere le castagne dal fuoco anche in difesa. Fa quello che gli si chiede ma non può dare molto in fase di costruzione. Guastatore.

(dal 35’ s.t. Damiani) s.v.

Valente 5 – A destra si balla e lui copre troppo poco. Neanche ci ricordavamo fosse stato in campo. Assente non giustificato.

Brunori 7 – Qualche cross dalle fasce comincia ad arrivare e lui capisce che può essere una giornata buona. Arriva la doppietta ma sbaglia il rigore decisivo. Eroe a metà.

Di Mariano 7 – Si gioca spesso su di lui ed è il più pericoloso dei rosa. Sul gol si inventa un assist di prima che vale il prezzo del biglietto. One man show.

Corini 6 – Troppi errori in fase difensiva che per noi sono più frutto di disattenzioni che di errori tattici. Azzecca i cambi ma Brunori lo tradisce sul rigore del pareggio che sarebbe stato certamente il risultato più giusto. Amarezza (per noi).

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