Cosenza – Palermo 3 – 2 LE PAGELLE / Brunori, croce e delizia. Male Mateju
Passo indietro con rimpianto. Il Palermo torna a perdere in trasferta, interrompe la serie utile di quattro gare e subisce tre gol, come faceva a inizio di stagione. Il rimpianto non sta solo in quel rigore all’ultimo minuto, sprecato da Brunori o miracolosamente parato dall’ex Marson, ma nel fatto che per lunghi tratti la squadra rosanero ha dimostrato di essere superiore al Cosenza senza riuscire a chiudere la gara.
Il vantaggio di Brunori è stato subito vanificato da un gol in chiusura di primo tempo. Poi una ripresa troppo passiva ha consentito al Cosenza di prendere fiducia, sfruttare i tanti errori e le altrettante distrazioni della squadra in fase di contenimento. Il secondo gol è regalato, il terzo quasi.
È stata la partita più pazza della stagione, piena di colpi di scena e di situazioni che il Palermo non è stato bravo ad amministrare. Soprattutto sulla fascia destra, sull’asse Mateju-Segre-Valente, il Palermo è stato vulnerabile e non è bastata una buona prestazione di Gomes a risollevare la squadra. Nemmeno la doppietta di Brunori che sembrava foriera di un altro risultato positivo è servita ad evitare una sconfitta che fa male e che deve far riflettere. Questa Serie B non ammette cali di tensione.
COSENZA: Marson 7,5; Rispoli 6 (dal 31′ s.t. Camigliano s.v.), Rigione 6, Meroni 5,5, Martino 6; Voca 6,5, Calò 6,5 (dal 31′ s.t. Venturi s.v.), Florenzi 7,5 (dal 39′ s.t. Kornvig s.v.); D’Urso 6,5 (dal 20′ s.t. Brescianini 6), Merola 6,5 (dal 31′ s.t. Brignola s.v.) Larrivey 6.
PALERMO: Pigliacelli 6; Mateju 4,5, Nedelcearu 6, Marconi 5,5 (dal 25′ s.t. Vido 6), Devetak 5 (dal 29′ p.t. Crivello 5,5); Segre 4,5 (dal 25′ s.t. Saric 5,5), Gomes 6,5 (dal 36′ s.t. Floriano s.v.), Broh 5,5 (dal 36′ s.t. Damiani s.v.) Valente 5, Brunori 6,5, Di Mariano 6,5.
Pigliacelli 6: Dopo tre “cleen sheet” consecutivi, torna a subire tre gol in una sola gara. Sul gol di Florenzi non può fare granché, il tiro è angolato e forte. Impotente anche sul secondo gol, Rigione gli si presenta tutto solo e senza avversari attorno. Sul terzo gol viene scavalcato dal cross di D’Urso ma la sua posizione è corretta, gli errori partono altrove. Molto attivo e positivo su tante palle alte che il Cosenza mette in area.
Mateju 4,5: Prestazione non particolarmente confortante. Sbaglia la misura di molte giocate e in fase difensiva mostra qualche incertezza di troppo. Sul gol di Florenzi – bravissimo a girare al volo un cross di Rispoli – lui è un po’ in ritardo sulla copertura. E anche in occasione del terzo gol lascia una voragine sulla sua zona su cui si incunea indisturbato D’Urso.
Nedelcearu 6: I pericoli maggiori per la difesa arrivano dalle fasce, al centro dell’area Larrivey per un’ora non vede e non tocca palla (anche se poi è lui a segnare il 3 a 2). Il rumeno cerca spesso l’anticipo e sembra aver trovato una buona intesa con Marconi, con il quale stringe bene quando i pericoli vengono dal centro. Nella ripresa vanno un po’ in sofferenza entrambi, anche perché il centrocampo filtra meno. Mezzo punto in più per la “spizzata” di testa che diventa assist per Brunori sul 2 a 2.
Marconi 5,5: Discorso analogo a quello di Nedelcearu. Per ora è in fiducia e anche in buona condizione atletica, un po’ più presente anche sui palloni aerei. Ma nel secondo tempo anche lui vede un po’ di streghe. Becca una ammonizione che gli costerà la squalifica.
(dal 25′ s.t. Vido) 6: Entra al fianco di Brunori ed è subito in partita. È lui, indirettamente, a provocare il rigore facendosi trovare al posto giusto su un cross di Valente.
Devetak 5: Nel primo quarto d’ora non gioca male, il Palermo gioca solo sulla sinistra proprio grazie alla buona intesa tra Devetak e Di Mariano. Poi però cambia tutto in pochi minuti: un’ammonizione per un fallo “tattico” e subito dopo un fallo ai margini della propria area di rigore che ha fatto temere per l’espulsione. E a quel punto Corini ha deciso la sostituzione. Deve imparare a gestirsi.
(dal 29′ p.t. Crivello) 5,5: Entra senza troppo preavviso prima della mezz’ora. E comincia in una maniera più che dignitosa, con giocate semplici ma utili. Nella ripresa però sia lui che tutta la squadra subiscono troppo. Non riesce a chiudere su Larrivey in occasione del 3 a 2 ma è solo l’ultimo di una serie di errori difensivi.
Segre 4,5: Dispiace dirlo ma anche questa volta è l’anello debole del centrocampo. Probabilmente sconta il fatto che da lui ci si aspetta qualcosa in più in ragione del suo buon curriculum. Ha il senso della posizione ma per tutto il primo tempo non riesce a entrare nel vivo del gioco. Una bella chiusura difensiva (con ripartenza) ad inizio di ripresa fa ben sperare, va vicino anche al gol personale, ma diventa anche sfortunato e un po’ colpevole nel rimpallo che genera il 2 a 1 del Cosenza.
(dal 25′ s.t. Saric) 5,5: Non entra bene in partita, di sicuro non era nelle migliori condizioni per fare bella figura. Un suo spunto nel finale crea le premesse per il 3 a 3.
Gomes 6,5: Prestazione di grande spessore in tutte le fasi di gioco, amministra bene i ritmi dell’azione, sa sempre cosa fare e distribuisce il pallone senza innamorarsene troppo. Anche in fase difensiva è sempre al posto giusto e non gli manca certo il carattere nei contrasti. È lui ad avviare con una bella verticalizzazione l’azione che porta all’1 a 0 di Brunori. Nella ripresa il suo rendimento scende, con l’attenuante di poco supporto dei compagni di reparto.
(dal 36′ s.t. Floriano) s.v.: Posizione da trequartista ma nemmeno lui entra nel taccuino per qualcosa di particolare.
Broh 5,5: Ottima partita sul piano della quantità, diventa protagonista con due recuperi difensivi che evitano pericoli grossi a Pigliacelli. Un po’ meno brillante in fase di impostazione anche se è dalla sua zona di competenza che il Palermo nel primo tempo fa vedere le cose migliori. Cala vistosamente nella seconda metà di gara e tutto l’assetto dei rosa ne risente.
(dal 36′ s.t. Damiani) s.v.: Nove minuti in un Palermo all’arrembaggio, con schemi ormai saltati.
Valente 5: Un po’ in ombra, la squadra lo serve poco ma lui non si fa vedere. È forse più preoccupato della fase difensiva, anche perché Mateju non lo supporta abbastanza. Ma incide pochissimo e ha la “fortuna” di entrare nel tabellino con il bel cross che porta al rigore.
Brunori 6,5: Che gol, il suo quinto gol! Fa un movimento in profondità da attaccante consumato e deposita in rete una palla non elementare sulla uscita del portiere avversario. Poi segna anche di testa, la sesta rete stagionale, con una bella ‘incornata’ da attaccante vero su azione di corner. Al suo attivo anche una bell’iniziativa personale ma con un tiro troppo centrale e uno spunto in velocità che provoca l’ammonizione di Florenzi. È sempre il giocatore tatticamente intelligente, e anche elegante, che conosciamo bene. Ma quell’errore dal dischetto, a un minuto dalla fine, pesa maledettamente, anche se in fondo non tira male un pallone che pesa un quintale.
Di Mariano 6,5: Che assist, quell’assist per Brunori! Senza nemmeno guardare, no look come dicono quelli bravi. La palla per l’attaccante ha i giri giusti e dunque quasi mezzo gol è da ascrivere al suo merito. Del resto, per tutto il primo tempo gioca una quantità industriale di palloni facendo ammattire Rispoli che non riesce a prendergli le misure. Nella ripresa calcia bene il corner del 2 a 2, poi spreca una bella azione personale con un tiro troppo centrale.
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