Palermo, è il momento di rialzarsi: la Carrarese è una mina vagante ​​

Palermo, è il momento di rialzarsi: la Carrarese è una mina vagante

Il Palermo torna al “Barbera” dopo quasi un mese e lo fa in un momento che impone risposte immediate. Il 5 – 0 al Pescara sembrava aver acceso la scintilla, ma il seguito è stato un brusco ritorno alla realtà: un solo punto nelle ultime due trasferte, il k.o. meritato con la Juve Stabia e l’1 – 1 opaco sul campo dell’Entella dopo la sosta. Per una squadra costruita per stare stabilmente nelle zone nobili, è un campanello d’allarme che non può più essere ignorato.

La sfida alla Carrarese diventa così un crocevia. I rosanero di Inzaghi, oggi sesti con 20 punti dopo 13 giornate, hanno bisogno di una vittoria per non perdere contatto con il treno delle prime. Anche perché le ultime cinque gare – solo quattro punti raccolti e tre sconfitte – hanno riacceso paure che il pubblico rosanero sperava di essersi lasciato alle spalle.

La Carrarese, una mina vagante che pareggia tanto

Se il Palermo cerca certezze, la Carrarese vive di continuità. Sette pareggi in tredici partite: nessuno ha collezionato più “X” degli apuani, che condividono questo primato con Catanzaro e Südtirol. Una squadra che perde poco (tre volte), vince poco (tre volte), ma che soprattutto muove sempre la classifica: 10 risultati utili su 13.



I numeri raccontano di un gruppo solido: 9 punti in 7 gare interne, 7 in 6 trasferte, con 18 gol fatti e 16 subiti equamente distribuiti. Una formazione che non incanta, ma che concede il minimo.

Il gioco di Calabro: ordine, palleggio e duttilità

L’allenatore Antonio Calabro, vecchia conoscenza del calcio del Sud, dispone la Carrarese con una difesa a tre e due esterni a tutta fascia. Il sistema oscilla tra 3-5-2, 3-4-2-1 e 3-4-1-2, a seconda della posizione della mezzala di squilibrio e del trequartista.

In fase di possesso gli apuani costruiscono dal basso, spesso con un 3+1 o 3+2, coinvolgendo difensori e mediani. Lo sviluppo può essere esterno o centrale: qui diventano fondamentali la seconda punta o il trequartista, che vengono incontro per creare spazio e favorire inserimenti o aperture sugli esterni. Non manca la verticalità immediata, arma già vista ai tempi di Calabro a Catanzaro.

Cosa aspettarsi dalla Carrarese

Quando difende, la Carrarese diventa un 5-3-1-1 molto compatto. Gli esterni si abbassano, ma la squadra non rinuncia a recuperare il pallone in zone alte, aggredendo e creando densità per limitare linee di passaggio e iniziativa avversaria.

I centrali non sono rapidissimi – escluso Imperiale – e possono soffrire attacchi in profondità o nel dribbling. Inoltre l’intensità richiesta da Calabro non è sostenibile per 90 minuti, e alcune pause durante la gara possono aprire spiragli importanti.

La Carrarese non brilla, ma sa rendere la vita complicata a chiunque. Per il Palermo serviranno ritmo, velocità e lucidità negli ultimi trenta metri. I rosanero hanno il dovere – e l’occasione – di tornare a vincere davanti al proprio pubblico. Ora è davvero vietato sbagliare.

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2 thoughts on “Palermo, è il momento di rialzarsi: la Carrarese è una mina vagante

  1. 😱 Palermo, le cifre FOLLI del City Group: oltre 100 milioni investiti in tre anni! Cartellini e stipendi DA CAPOGIRO, ma la resa ? Nulla zero assoluto!!

    Il Palermo ha da poco approvato il bilancio d’esercizio relativo al 30 giugno 2025 e, ancora una volta, le perdite sono state in parte appianate da un’iniezione di denaro proveniente dalla casa madre: i milioni immessi in società dal City Group hanno “addolcito” la perdita, portandola a 43 milioni di euro.

    “A dir la verità, dalle parti di Manchester gli aiuti non sono mai mancati: come riportato da StadioNews.it, l’ultima iniezione di capitale è stato cospicua (49,2 milioni di euro) e, se aggiunta alle altre due, porta l’ammontare ad un totale mostruoso di 108 milioni investiti nel club rosanero.
    Sono cifre da capogiro, per non parlare dei 17 milioni spesi per i cartellini dei vari Pohjanpalo, Le Douaron, Blin e Nikolaou, con risultati soddisfacenti solo in scarsa parte, e del fatto che i siciliani hanno il secondo monte ingaggi di tutta la Serie B. Il City Group ci crede, immette capitale in quantità industriale e si pone una domanda esistenziale: non sarebbe ora di raccogliere i frutti di questo impegno?” Io dico e ripeto all’infinito bisogna contestare per fare piazza pulita di gente tipo Bigon e Gardini in primis a seguire Osti oramai fuori dal giro e non più al passo con i tempi. Oggi se anche dovessimo vincere contestate quei 3! Siamo alla follia i numeri di cui sopra dimostrano la palese incapacità di tutti dall’uomo della kalsa a de Sanctis ?!!appunto fino ad osti. Basta fatevi sentire contestate e non cantate che non serve a nessuno !! Anche quest’anno una marea di soldi vbuttayi a mare per manifesta incapacità e inadeguatezza ai ruoli oltre che proprio scarsi ma davvero oltre ogni limite di decenza ( se B obliano pensare bene) perché per spingersi così ai limiti dell’incapacità mi viene di pensare anche altro …..ragazzi ma manco il Parma , il Como , il Sassuolo quando hanno stravinto il campionato di B hanno speso quanto noi !!! Eppure loro in A e noi ancora a parlare di modulo, di tattica , di pressione della città , di Brunori e altre amenità !! Concentratevi sui fatti concreti che sono una verità inconfutabile. Buon weekend

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