Palermo, finalmente tre vittorie consecutive: e nel mirino c'è un altro tabù ​​

Palermo, finalmente tre vittorie consecutive: e nel mirino c’è un altro tabù

La rincorsa continua e i tifosi rosanero apprezzano. Magari non è stata la partita più bella della stagione (ma la prima mezz’ora sì) ma la missione più importante era quella di portare a casa i tre punti. Il successo è arrivato, l’1 – 0 contro la Sampdoria al Barbera è ampiamente meritato e rappresenta anche la fine di un tabù che aleggiava sui rosanero da quasi due anni: le tre vittorie consecutive.

Il peso di un tabù finalmente spezzato

Per ritrovare una striscia di tre successi di fila bisogna tornare alla stagione 2023/24, quando sulla panchina rosa sedeva Eugenio Corini e il Palermo mise in fila Bari (3-0), Feralpisalò (1-2) e Como (3-0). Da allora mai più. Un dato che racconta meglio di mille parole le difficoltà dei rosanero nel dare continuità ai risultati, uno dei grandi limiti delle ultime due stagioni. Eppure, Inzaghi, fin dal suo arrivo, aveva parlato chiaro: serviva cambiare mentalità e costruire una squadra capace di andare oltre i propri limiti.

Dalle difficoltà alla consapevolezza

Le stagioni recenti hanno restituito l’immagine di un Palermo fragile nella gestione dei momenti positivi. Con Corini, il pareggio esterno di Cremona (2-2) interruppe una serie positiva e segnò l’inizio di una parabola discendente. Con Dionisi il copione non è cambiato: ottavo posto finale ed eliminazione immediata ai playoff, a certificare una squadra incapace di alzare l’asticella quando contava davvero. Oggi, però, qualcosa sembra essere cambiato.



Dopo le due battute d’arresto contro Catanzaro e Juve Stabia, il Palermo ha cambiato passo. Con la Sampdoria si è vista una squadra intensa, aggressiva, capace di andare “a mille” nella prima mezz’ora. Poi qualche difficoltà nella gestione del vantaggio, ma senza mai perdere compattezza: i blucerchiati hanno centrato lo specchio della porta soltanto una volta. Un segnale importante, perché in Serie B la solidità conta quanto – se non più – dello spettacolo.

Continuità e compattezza: le chiavi della Serie B

Il dato più incoraggiante emerso da questo trittico di gare è senza dubbio la ritrovata continuità. In un campionato imprevedibile, dove nessun risultato può essere dato per scontato e a spuntarla è spesso chi sbaglia meno, il Palermo – che oggi appare più maturo e consapevole dei propri mezzi – sembra aver finalmente interiorizzato questa lezione. Non è un caso, infatti, che i rosanero stiano imparando a portare a casa anche le partite più “sporche”, come dimostrano le vittorie contro Empoli e Sampdoria.

Nel mirino ora le 4 vittorie di fila in ‘B’

Adesso si può provare ad alzare l’asticella. Il Palermo non riesce a centrare quattro vittorie consecutive dalla stagione trionfale con Baldini (2021/22), quando i rosanero collezionarono una striscia di sei successi tra i playoff e l’inizio dell’annata successiva: il doppio confronto con la Feralpisalò e con il Padova sotto la guida del tecnico di Massa, seguiti dalla vittoria sulla Reggiana nel turno preliminare di Coppa Italia (tripletta Brunori) e dal successo contro il Perugia alla prima giornata di campionato con l’arrivo di Corini.

In Serie B, invece, bisogna tornare addirittura al Palermo di Iachini della stagione 13/14, che mise in fila le vittorie contro Varese, Avellino, Trapani, Reggina, Latina e Novara, gara in cui si festeggiò la promozione matematica in massima serie.

Le prossime sfide contro Avellino e Padova chiuderanno un ciclo fondamentale. I segnali sono positivi, ma adesso non bisogna fermarsi. Inzaghi ha nel mirino l’ennesimo tabù: le quattro vittorie consecutive che mancano da più di undici anni in cadetteria. L’occasione arriverà sabato prossimo alle 17.15, sul sintetico del Partenio-Lombardi contro l’Avellino.

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1 thought on “Palermo, finalmente tre vittorie consecutive: e nel mirino c’è un altro tabù

  1. Il Palermo quando stacca la spina non riesce più a riattaccarla. Nel secondo tempo o soliti problemi a ribaltare l’azione coperto da una fase difensiva mostruosa. Ma non e possibile continuare così. Il folletto è dietro l’angolo. Inzaghi era affatto contento

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