Palermo, Freud allenatore e schemi “ad minchiam”. Le pagelle ironiche di A&F

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FOTO VINCENZO PEPE

Ci sediamo sfatti e scoraggiati per l’ennesima partita di una stagione
che somiglia sempre di più a un gioco dell’oca: siamo sul tabellone su cui fai un passo avanti e due indietro e alla fine non combini mai una minchia. L’affaire Saraniti ci conferma solo che la squadra si trova sull’orlo di una crisi di nervi e servirebbe il Dr. Freud come allenatore. Fatto sta che Filippi rinuncia alla punta longammatula e gioca con il falso nueve: a noi sembra più uno schema “che minchia di alternative ho?”. La squadra sembra proprio schierata con il bussolotto, tanto che trova posto pure Marong che risultava estratto ritardatario sulla ruota di Palermo da almeno dieci anni.

La partita è come sempre abbastanza soporifera ed è tenuta viva solo da qualche intervento da “premiata macelleria Rinaldi”, con tentativi di ospedalizzazione multipli. Dopo 25 minuti di vuoto cosmico ci chiediamo perché continuino a crossare al centro se manca la punta centrale: forse lo schema del “falso nueve” prevede che si faccia finta che ci sia una punta centrale alta per ingannare gli avversari? La partita scorre via noiosa come un film cecoslovacco con sottotitoli in polacco e non capiamo neanche perché la stiamo continuando a guardare. C’è anche il tempo per vedere la Vibonese tentare qualche sortita offensiva e il Palermo terrorizzarsi come sempre.

Arriviamo alla fine del primo tempo con la consapevolezza che solo gente con seri problemi può continuare a vedere partite così. Mentre valutiamo la necessità di chiedere aiuto, ricomincia il secondo tempo. Al 6’ del secondo tempo, dopo una puntata in avanti della Vibonese, si vede il Palermo con Valente che non riesce a battere il portiere in uscita rocambolesca. Sul rimpallo c’è un rigore clamoroso che l’arbitro decide di non dare, per confermare le dicerie sul suo conto.

I cross dei rosanero continuano come se nulla fosse e probabilmente lo schema prevede l’autogol degli avversari; non si spiega altrimenti questa insistenza. Al 37’, su un cross di Accardi dal fondo, la palla danza sulla linea senza entrare e noi capiamo che è anche giusto così perché non dobbiamo mai avere una gioia. Il Palermo ci prova con poca convinzione ma è anche vero che la Vibonese dentro l’area fa un assembramento degno di un lunedì di Pasquetta in zona gialla: una cosa mai vista.

A pochi minuti dal termine, su una sgroppata di Kanoute che mette la palla al centro, Floriano costringe il portiere della Vibonese a un miracolo che chiude per sempre la partita. Il Palermo non batte una squadra mediocre giocando la solita partita inadeguata. Non sappiamo cosa possa ancora succedere ma ormai abbiamo imparato che al peggio calcistico non c’è mai fine. Di certo c’è solo che questa rischia di passare alla storia come la peggiore formazione rosanero mai vista. E vedete che ce ne vuole…

Pelagotti 7 – Lo chiamano in causa un paio di volte, non fa minchiate e alla fine salva pure il risultato. Onesto.

Marong 6 – In questi mesi, in panchina, avrà pensato: “ma con tutti questi cannavazzi che ci sono perché non posso giocare mai?”. Ed effettivamente non sfigura, anche se alla fine riesce a fare la minchiata che tutti si aspettavano. Ripescato.

Palazzi 5 – Ma perché minchia gioca al centro della difesa? Enigma.

(dal 1’ s.t. Accardi) 7 – Salva la partita con un intervento in scivolata su un avversario che avrebbe battuto a rete. E tanto ci basta. Provvidenziale.

Somma 5 – Incerto e approssimativo. Difensore per caso.

Almici 6 – Ci prova un po’. In maniera abbastanza inutile ma capiamo che non possiamo chiedere troppo. Compitìno.

Luperini 5,5 – Ci sembra sempre in stato confusionale. Non capiamo se siamo noi che non sappiamo dove debba stare o lui che vaga senza meta. Sfollato.

De Rose 5,5 – Ha perso le smalto delle prime uscite. Abbuttato.

Valente 5,5 – Fa cento cross senza senso, visto che manca la punta centrale. Ostinato.

(dal 44’ s.t. Peretti) s.v.:

Silipo 5 – In pratica nessuno si accorge della sua presenza in campo. Forse il falso nueve era lui e dovevamo indovinarlo? Desaparecido.

(dal 10′ s.t. Floriano) 6 – Il suo ingresso dà certamente più brio alla squadra. Alla fine però riesce a tirare addosso al portiere una palla d’oro che poteva valere la partita. Il portiere fa un grande intervento ma non ci togliamo dalla testa che avrebbe dovuto metterla dentro. Quasi gol.

Santana 6 – È uno dei pochi che prova a saltare l’uomo. Meno incisivo del solito soffre le marcature asfissianti degli avversari. Braccato.

(dal 27’ s.t. Kanoute) 7 – Non è che combini nulla di straordinario. Però quando alla fine mette sui piedi di Floriano la palla del vantaggio fa molto di più di tutto quello che aveva combinato nel resto del campionato. Abbondante.

Rauti 4,5 – Non sapremo mai che indicazioni ha avuto da Filippi ma escludiamo siano state quelle di nascondersi dietro gli avversari e non farsi vedere manco per sbaglio. Ammucciato.

Filippi 5 – La squadra sembra aver mollato. Non ci sembra abbia i mezzi per cambiare questo finale di campionato scialbo e senza senso. Sprovvisto.

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