Gardini: “Corini? Volevamo fare la scelta migliore, non la più veloce”

“Volevamo fare la scelta migliore, non la più veloce”. É il direttore generale del Palermo FC, Giovanni Gardini, a rappresentare il club di Viale del Fante nella presentazione di Eugenio Corini come nuovo allenatore rosanero (QUI le sue parole). Una presentazione in cui Gardini ribadisce la volontà di City Group di fare la scelta migliore possibile per il progetto Palermo.

“Abbiamo l’onore di presentare Corini come nostro allenatore: siamo molto soddisfatti – afferma – di averlo portato a Palermo. E’ un allenatore di spessore, lo avete apprezzato dal punto di vista tecnico sul campo, io invece l’ho apprezzato anche per le sue qualità umane. Ritengo sia l’allenatore ideale per il nostro progetto, un percorso che riteniamo di dover fare per un periodo non assolutamente breve: questo il motivo per cui ci siamo presi qualche giorno in più”.

E sottolinea: “Noi volevamo fare la scelta migliore, non la più veloce e abbiamo approfondito la conoscenza per quello che vuole la nostra società, il nostro presidente Mirri e i nostri magnifici tifosi. Il nostro obiettivo, senza togliere la possibilità di sognare, è creare una stabilità sportiva: non dobbiamo creare illusioni che, oggi, non possiamo sostenere. Siamo una neopromossa, una società che sta ancora costruendo le basi. Non abbiamo nessun tipo di fretta”. E a chi gli chiede di approfondire i meccanismi e le tempistiche del processo di scelta, risponde: “Per come si intende il calcio oggi, la scelta dell’allenatore è troppo importante: prima di tutto, bisogna capire se la persona è quella giusta; se conosce il territorio, i tifosi, i calciatori, come si sposa con loro. E tantissime altre cose. Per questo non può esserci fretta, soprattutto per un azionista che viene da fuori. E posso dire che nell’avere con noi Corini siamo davvero molto fortunati”.

Sul futuro di Rinaudo come ds (attualmente ad interim) invece ribadisce anche come le dimissioni di Baldini e Castagnini abbiano spiazzato la dirigenza: “Non eravamo pronti a individuare tecnico e direttore sportivo. Abbiamo perso più tempo per l’allenatore, Corini, per il ds abbiamo scelto subito Rinaudo e, col tempo, faremo altre valutazioni”. Gardini però non dimentica di salutare e ringraziare Stefano Di Benedetto per il suo operato ad interim al servizio del club: “Abbiamo trovato una risorsa importante per il settore giovanile”.

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26 thoughts on “Gardini: “Corini? Volevamo fare la scelta migliore, non la più veloce”

  1. Questi del citygroup sono specializzati nell’afflosciare l’entusiasmo dei tifosi rosanero ogni volta che parlano nni siccanu i paxxi!

  2. Quante min++++++… tutto il contrario di Berlusconi col Monza che, con tutto il rispetto, è una contrada rispetto al Palermo.
    Praticamente ci hanno comprato per bivaccare in serie B, ma nemmeno si rendono conto che con questa squadra andremo direttamente in C.

  3. Ieri al Grande Pranzo a casa del principe Moscardoli, sono andato via alla quarta portata ( v. ‘Il gagà che aveva detto agli amici’).

  4. Siete soltanto degli occasionali non meritate gente serie come Gardini vi meritate i castagnini di turno e Baldini che parla di Santuzza..a Palermo non cresce nulla…

        1. Prenditelo tu il Palermo ciccio, oppure trova un benefattore che spende senza fiatare per fare divertire scienziati come te/voi

    1. “Gente seria come Gardini”, che però veniva preso in giro pure quando stava all’Inter…

      Pedulla’: ”Vorrei sapere perche’ Gardini e’ ancora all’Inter”
      di Alex Buccino
      Il noto esperto di mercato Alfredo Pedulla’ ha parlato di Giovanni Gardini di sicuro non in maniera positiva, anzi con un pizzico di polemica su quello che il dg nerazzurro abbia fatto sino ad oggi.

      “Ha uno stipendio da top manager – scrive il giornalista sul proprio sito -. Si chiama Giovanni Gardini, veneto doc nato per sbaglio a Londra. Alle sue spalle fallimenti, incompiute, retrocessioni: non sono nostre parole, sono i fatti. Da Treviso a Padova, passando per Livorno, con una parentesi alla Lazio, per poi chiudere a Verona da dove andò via, per accettare l’Inter, nel bel mezzo di un tonfo in B annunciato. Ma lui, giustamente, preferì pensare alla sua carriera piuttosto che al destino del club: troppo ghiotta l’occasione. All’Inter fu segnalato anche da Mancini, che Gardini aveva conosciuto ai tempi della Lazio, lo stesso allenatore che poi si sarebbe ritrovato solo, completamente solo, nei momenti più delicati della sua esperienza nerazzurra. Momenti che coincisero con l’addio una settimana prima di Ferragosto. Da quando Gardini è all’Inter non si è avuta traccia, neanche mezza traccia, neanche un quarto di traccia, della sua presenza. Aveva convinto Bolingbroke, prima che quest’ultimo (non oggi o ieri, ma almeno un mese e mezzo fa) venisse ridimensionato. Un direttore generale dovrebbe agire, fare, consigliare, prevedere, organizzare. Nulla. Una presenza c’è, ma assolutamente defilata. Gardini avalla, gli va tutto bene, tanto l’ingaggio è importante. E non preoccupatevi troppo se pensate al ruolo di un direttore generale in grado di lasciare traccia. Qui siamo esattamente al contrario. Uomo ombra? Neanche l’ombra. E se una società non ha gente competitiva, autorevole, partecipe, quando mai sarà una società? Auguriamo tutto il bene possibile a Suning, magari con un direttore generale che sia tale. Serve tutto, nei dettagli, per fare una società forte. Per fare l’Inter“.

  5. Belle parole ma gli acquisti? Ma avete le idee chiare ? Ma siete consapevoli forte della vostra capacità ed esperienza che con questa squadra lotteremo per il 15° posto?

  6. Per me e per i 9999 abbonati va bene così,per voi ci sarà spazio e tempo x tornare a tifare il Palermo x il momento tifate x quelle squadre che vi danno più soddisfazione, ad maiora

  7. Quante minc…..te. Questi discorsi li facciano ai tifosi delle strisciate, del Napoli della Roma vedi quello che succede. Troppo buoni siamo come tifoseria.

  8. Che tristezza a leggere certe frasi . Irriguardose, ingiuriose nei confronti di uno dei più grandi dirigenti sportivi d’europa . Come dico sempre, questa è l’epoca e me la devo far piacere . Chiunque può dietro l’anonimato offendere senza alcun ritegno o freno che possa bloccarlo sul nascere, a parte qualche dormiente moderatore che , per il caldo probabilmente, dorme il sonno dei beati.

    1. ah, ok. ora Sagramola era un fior di dirigente. Insomma mettetevi d’accordo. Fra poco leggeremo che Polizzi e Ferrara sono stati i migliori presidenti della storia del Palermo. Del resto il livello dei c.d. tifosi del Palermo questo è

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