Palermo, il progetto è fallito. E adesso ripartire sarà difficile

Faccio fatica a ricordare un simile obbrobrio calcistico, costellato di delusioni, mortificazioni, noia, e assenza di prospettiva pur in presenza di investimenti corposi che avrebbero meritato ben altro esito. La stagione è finita ed è finita come era giusto che finisse, con il Palermo fuori e con il fallimento di un progetto sportivo che già a ottobre faceva acqua da tutte le parti e che non è stato rimesso in piedi nemmeno con la faraonica campagna acquisti di gennaio. E adesso si dovrà ripartire da zero.
È finita con buona pace di tutti, anche dei tifosi più ottimisti che hanno sperato nel miracolo alla fine; con buona pace dei dirigenti rosanero che hanno testardamente difeso gli evidenti errori; con buona pace anche di quel galantuomo del consigliere Galassi che, con una intervista intempestiva e discutibile nei contenuti, ha cercato di dare una scossa; con buona pace di Dionisi che fino alla fine ha continuato sul suo cliché trito e ritrito, infarcito di errori e presunzione.
Su Dionisi ormai è inutile insistere. Per mesi abbiamo sottolineato la sua incapacità assoluta nel gestire qualsiasi situazione tattica, tecnica, motivazionale, di gruppo e comunicativa. Un disastro che peserà sul prosieguo della sua carriera. Non c’è dubbio che andrà via (dopo aver concordato i termini della buonuscita), gli auguriamo di trovare presto una nuova squadra ma col Palermo ha irrimediabilmente chiuso. Avrebbe fatto meglio, personalissima opinione, a chiuderla prima con dignitose dimissioni, specie dopo che la delegittimazione societaria era stata evidente con la ricerca di un sostituto che poi non si è concretizzata per uno dei tanti misteri della stagione.
Ma sarebbe un altro errore addossare a Dionisi tutte le colpe di una stagione da dimenticare in fretta: se il tecnico è rimasto in sella fino alla fine è perché qualcuno in società ha difeso il suo operato contro ogni evidenza, per non sconfessare la scelta fatta in estate: e per onestà di cronaca va detto che il nome di Dionisi inizialmente aveva convinto tutti.
Ma qui va anche ricordato che certi problemi verificatisi puntualmente anche quest’anno sono precedenti all’arrivo di Dionisi: la condizione atletica e i troppi infortuni sono malesseri evidenziati già l’anno scorso, non ci può non essere anche una responsabilità dello staff tecnico. Un altro fatto incontrovertibile è che nel corso dei tre anni quasi tutti i giocatori ingaggiati dal Palermo con un buon curriculum si sono imbolsiti con il passare dei mesi, Pohjanpalo è l’ultimo della lista. E dal disastro generale non può restare fuori la squadra, con quasi tutti i giocatori al di sotto delle loro potenzialità tecniche e con una macroscopica assenza di carattere e leadership.
Ecco perchè ripartire non sarà semplice. La stagione appena finita ha lasciato solo macerie. Dato per scontato il cambio di allenatore, bisognerà capire tante cose. Chi sarà il direttore sportivo? Osti ha fatto bene, inquadrando correttamente la situazione, ma il suo contratto è in scadenza e ancora non trapela nulla sul suo futuro. Sarebbe opportuno non fare lo stesso errore dello scorso anno, quando si decise prima l’allenatore e poi il direttore sportivo con le conseguenze note a tutti.
Cosa fare di un parco giocatori ampiamente svalutato? Erano davvero così brocchi o erano così male allenati? O tutte e due le cose? L’obiettivo della prossima stagione sarà dichiaratamente la serie A o assisteremo ad altri complicati equilibrismi linguistici per dire e non dire? Cambierà un po’ il modello societario che sotto il profilo sportivo presenta delle falle?
L’unica cosa che sembra certa è che il City Group ci crede ancora e continuerà a investire. Non è poco ma non basta. Quest’anno è stato dilapidato anche il patrimonio di fiducia ed entusiasmo rappresentato dai tifosi, organizzati e non, che già da dicembre hanno manifestato in modo unanime il proprio dissenso, espresso con tutte le sfumature possibili. Possibile che abbiano avuto torto tutti? Servirebbe una chiara ammissione di responsabilità, elemento indispensabile per ripartire con qualche certezza in più.
Per una società satellite è normale.
Io credo che la concessione dello stadio giocherà un ruolo fondamentale per la programmazione della prossima stagione.
Se tarda ad arrivare, tarderà anche la promozione in serie A .
NON facciamo l’errore di regalare lo stadio a questi incompetenti! Devono andare via da Palermo!!
Certo. Meglio giocare con la Scafatese no? Abbi pazienza e fiducia
Capisco l’amarezza ma andando via il City ricominceremo dal campionato di eccellenza.
Vaglielo a spiegare…
Ancora con questa storia…Ci mancavano i complottisti pure nel calcio, i propalatori di stupidaggini.
Anche? Soprattutto! Qui è pieno. Questa in particolare è una palestra di cospirazionisti
Già a settembre si intuiva che Dionisi età inadatto. Per lui non esiste tattica , non esistono schemi di nessun genere. In campo regnava solo confusione.
Egr. Dott. Monastra,
mi permetta di dire che allo stato delle cose l’esclusione di Dionisi in una futura ripartenza del Palermo non mi sembra del tutto scontata.
Io credo che in tanti si ha la cautela di non nominare il nome di Bigon come vero responsabile di questi tre anni di continui fallimenti a 360°.
Non poteva essere vero quanto dichiarato da Gardini che Bigon a Palermo non contava un c…o, perché non può essere vero che chi ha l’incarico di supervisore dei DS di tutta la galassia CFG comandi dappertutto a esclusione di Palermo. L’esempio più palese mi sembra la volontà di Osti con l’avallo di Gardini a cercare un nuovo allenatore e al contrario la vicenda si è conclusa con la permanenza di Dionisi non certo per intervento di Soriano ma sicuramente di Bigon.
D’altronde la rinuncia a venire a Palermo di DS di sicura fama piuttosto che ‘’giovani talenti’’ del calibro di De Santis la potrebbe dire lunga sulla vera autonomia dei DS avvicendatisi. Le persone serie non accettano di lavorare con le briglie al collo e per questo se una figura in forse c’è è quella di Osti che potrebbe andare via per sua scelta e per non aver dimenticato la pantomima subita a Gennaio. Il CFG avendo avallato il cambio del capo-scouting a Bigon, essendo questa figura legata a doppio filo col DS sta a significare che Bigon rimarrà al suo posto e quindi avrà licenza di continuare a fare danni e acquisti alla Nikolau. Certo che questi prima di venire a Palermo il Gattopardo se lo sono studiato bene e non credo che l’arroganza con cui hanno gestito pessimamente il Palermo possano terminare con questa stagione. Arroganza che si è manifestata con la riconferma di Gardini tout court dopo lo striscione comparso al Barbera, per me La Favorita, che potrebbe continuare con la conferma di Dionisi checché ne dica la piazza.
Dato per scontato che tutto quello che tu sostieni possa essere vero o vicino alla verità, secondo te quale potrebbe essere l’alternativa?
rispetto il suo parere ma io resto del mio. Dionisi andrà via. Sulle responsabilità di Bigon posso essere d’accordo ma a quanto pare a Manchester la pensano diversamente e resterà (gm)
All’attenzione del consigliere Galassi:
Prima con Zamparini siamo stati 13 anni in A , in coppa UEFA, sfiorata una partecipazione alla Champions League, una finale di coppa Italia e due precedenti con Renzo Barbera.
Siamo una delle squadre più antiche d’Italia con un seguito di circa 5 milioni di tifosi nel mondo.
Galassi in B ci ha portato Mirri con Quattro soldi e creando un ambiente felice , voi ci avete illuso la A e creato un ambiente depresso e incazzato nei tre anni fallimentari di City Group.
Vai a riferire a Manchester che ci siamo stancati ri malafiuri.
E investite meglio i soldi incompetenti.
Mirri si fici a’ pila …
Eccellente articolo che ripercorre la nefasta stagione del Palermo. Spero lo leggano ai piani alti.
Caro direttore la sua analisi non fa una grinza, ma sono fiducioso credo che CFG farà tesoro degli errori fatti in passato, se riconfermano Osti sarebbe già un ottimo punto di partenza
Sintesi perfetta. Andrebbe stampata, incorniciata e appesa negli uffici del CGC (al posto dello sceicco) e negli spogliatoi.
Se questi sentimenti addirittura di mortificazione e sfiducia, se gli attributi presuntuoso e arrogante, se queste valutazioni di incapace e inadeguato fossero fatti propri da parte di CG nei confronti dell’ambiente palermitano, inducendo questa proprietà a cedere tutto, mi chiedo se un ritorno ai fasti della serie C a braccetto con città e società come il Catania o la Sampdoria potrebbe rendere più felici e soddisfatti i tifosi, ancora questa città non ha capito che avere la squadra in serie A ai livelli dell’era Zamparini non e’ un diritto ne’ un dovere di nessuno, bisogno solo ed esclusivamente ringraziare chi fa calcio e spende soldi e fatica per dare la possibilità ai tifosi di vedere partite di calcio in B e speriamo in A…..senza una società con i soldi e motivata, direi anche cioccolata, i tifosi e i giornalisti servono a molto poco …
“Collaborazionista” si nasce e si diventa.
t insignasti sta parauola e finiu….
Preferisci la dizione “lecca…o”?
Dimentichi che sono stati +++++++++ Galassi e ++++++ Gardini a indicare nella Serie A l’obiettivo della stagione. Questo fa crollare tutto il tuo cervellotico ragionamento teso a scaricare colpe su quegli egoisti dei veri tifosi che non riconoscono i sacrifici di CityGroup. Come se svenarsi per biglietti, abbonamenti e canoni fosse un piacere e non una privazione.
Appunto, i tifosi vorrebbero vedere partite calcio con tutti i suoi ingredienti, vittorie o sconfitte che siano!
Ha ragione Carlo Brandaleone, questi del CFG hanno i soldi ma di calcio non capiscono nulla!
Mentre tutto , giustamente ,parlate di progetto fallito ecc io sono preoccupatissimo per quello che avverrà adesso. Siamo alla fine e quindi bosoycomonciarr a capire come progettare . Il mio terrore e ribadisco terrore e che a prendere in mano la situazione e quindi le decisioni possa essere per l’ennesima volta lincapace il più scarso uomo del palllone che e’ Bigon. Vorrei capire come userò dopo anni di disastri adesso mette nuovamente mani nel Palermo e decide allenatore ds e chi resta chi arriva? Ragazzi per me è un altro fallimento annunciato da paura che non mi fa dormire . Ragazzo questo ha sbagliato tutto per tre anni di seguito e adesso si ripropone per mettere mano dove non dovrebbe . Se non cambia questa cosa non abbiamo speranze mentre tutti parlate di Dionisi e osti io spero che il city capisca che Bigon è inadatto a gestire il mercato in nome e per conto loro. Chiudo dicendo alm signor galassi che è venuto a Palermo , provando a darci la lezioncina sul metodo city e tutte quelle “menate” ( come dicono al nord) insopportabili quanti spesso idiote e senza senso ) per dirgli forse la notizia nella metropoli ( Modena ) non è ancora arrivata che a mancheranno vogliono più guardiola e hanno contestato la eventuale riconferma . Galassi ma va a ….
Il Direttore ha inquadrato con maestria la situazione ma io temo che la presunzione aziendale perseveri nel modus operandi solito.
ANALISI LUCIDISSIMA SOCIETA’ DISTANTE ARROGANTE SUPERBA .ATTEGGIAMENTO DA COLONIZZATORI SAPIENTI ,MEZZE CALZETTE CHE ASSUMONO POSTURE DA GRANDI MANAGER
AFFARISTI LOCALI CHE INTASCANO I RICCHI RICAVI X POI RITIRARSI IN CONTRITI SILENZI
SOLDI ,DI CHI NE HA TROPPI.BUTTATI CON ESTREMA SUFFICENZA,
FOSSERO IMPRENDITORI SERI E COMPETENTI IN CERCA DI GUADAGNI MI PREOCCUPEREI MENO
a me pare una disamina senza offesa banale. A parte qualche frase di circostanza “ma non si puo dare tutta la colpa a Dionisi”, sottointendendeo che la maggior parte delle colpe lo siano e cmq le piu gravi, non vedo il vero nocciolo della situazione.
Innanzi tutto le macerie non sono quelle di quest’anno ma risalgano a due anni di Corini (non uno) dove tutto doveva esser costruito da zero e invece si e’ lasciata una squadra senza equiliblio e che senza quei 19 punti in 8 partite iniziali arrivati tra goals al 93esimo, Feralpisalo che perdeva ovunque e superiorita di due uomini dal primo tempo (modena bari e reggiana) oltre ad una fortuna immensa con gli avversari che ci massacravano, si e’ fatta una media punti bassissima.
Poi De sanctis ha distrutto l’unico reparto ottimo che era l’attacco. Poi e’ vero che Dionisi lasciando il proprio modulo per un modulo totalmente improduttivo ha sbagliato mandando tutto in aria.
Ma io direi il contrario: E’ solo colpa della societa’? Si piu o meno… Ceeto gli allenatori potevano far qualcosa in piu come i calciatori ma in queste condizioni sembra sia oggettivamente impossibile!
Lasciati a se stessi sembra che ciascuno vada a fare le proprie ore di lavoro senza troppo ferire e addio, quel che succede dopo non conta. Questo e’ sintomo di una societa assente.
A leggere questo articolo sembra che Dionisi non abbia mai vinto un campionato con l’Empoli di Nikolau, Mancuso, Henderson, Stulac etc. O che non abbia fatto 2 grandi anni al Sassuolo o che non abbia fatto ancora meglio nel;le categorie minori. Praticamente un incapace che non si sa come sia arrivato li.
IO farei un ragionamento opposto e cioe come e’ che uno che ha solo fatto risultati straordinari con Empoli, Imolese e Sassuolo venga qui e fallisca cosi clamorosamente.
Questa e’ la domanda giusta perche cosi appare chiaro che il problema e’ la societa e che quasi qualsiasi allenatore tu metta e’ destinato a fallire cosi come i calciatori.
Perfetto e condivisibile assolutamente Claudio. Finalmente un altro commentatore che vede oltre e comprende e descrive esattamente di chi sono effettivamente e solo ed esclusivamente le responsabilità.
Oh, bravo. Finalmente uno che si ricorda di Henderson, un giocatore da Serie A immolato, insieme con Saric e altri buoni centrocampisti, sull’altare della crescita di Rodri Gomes. Il quale, a botte di raccomandazioni, da tre anni rimane titolare nonostante la sua innegabile evoluzione gli abbia permesso appena di passare dallo stadio di aspirante regista dotato di visione e tocco (media delle prestazioni 4) a quello di mediano limitato da piedi disgraziati e altezza incongrua (e’ basso per il calcio moderno e di testa non ne respinge miezza. Soprattutto in avanti) come ne esistono 25-30 tra B e C (media delle prestazioni 5,5). A partire, tanto per citare alcuni ex Rosa, da Odjer, Broh, Coulibaly, Damiani e altre vittime sacrificali al prospetto di campione che non è mai esistito. Stiamo parlando, comunque, di gregari con stipendio sei-sette volte inferiore al milione di euro l’anno pagato da CityGroup a Tartaruga Claudio e al suo potentissimo procuratore (che non è Rosanero). Aspettando Godot. Ovvero che Barcellona, Liverpool, Bayern Monaco o, nel peggiore dei casi , Atalanta bussino alla porta del Palermo per comprare un incontrista qualunque non più giovanissimo. Ma Godot, in casi di così evidente sopravvalutazione, non arriva mai. Almeno sotto Monte Pellegrino.
rispetto il suo parere e comprendo anche il tentativo di “rivoltare” le responsabilità. Ma l’allenatore era comunque Dionisi che è stato incoerente, indeciso, presuntuoso e molto confuso. Pur avendo vinto altrove ci può stare che sbagli una stagione, soprattutto perché ha avuto compiti diversi fra cui quello della comunicazione nel quale è stato disastroso. I cambi di modulo, le emarginazioni di vari giocatori, avere demotivato tutti, avere fatto cambi a casaccio e quasi sempre improduttivi e intempestivi sono colpe dell’allenatore. Secondo me questa squadra era molto più forte dei punti che ha conquistato. E quindi Dionisi ha enormi responsabilità: che ovviamente non coprono le altrettanto gravi responsabilità della società che non ha corretto l’andazzo in tempo utile (gm)
Non è così assolutamente. Dionisi è una brava persona, è tutt’altro che arrogante e presuntuoso, è preparatissimo e lo dimostrerà la sua carriera futura. Quello che ha combinato un finimondo che si è ripercosso naturalmente anche in seguito è stato De Sanctis.
L’ errore di Dionisi è stato accettare di continuare in questa palude che è il City che non fa altro che immobilizzare tutto per incompetenza e volontà diverse. Doveva lasciare, anche per dimostrare che questa squadra è una macchietta e non sarebbe cambiato nulla con un altra guida tecnica.
La convinzione che questi uomini della rosa sono forti, vedo che ha pervaso pure lei.
Sono di fatto un’accozzaglia di giocatori male assemblati in termini di ruolo e molti assolutamente scarsi o inutili e se non era per Osti che portava il finlandese Audero e Magnani sarebbero stati dolori.
Onde evitare equivoci: sulla brava persona non metto lingua, al di fuori delle conferenze stampa non lo conosco proprio. Preparato ci mancherebbe anche. Sulla carriera futura come ho già detto nell’articolo gli auguro tutto il bene del mondo. Ma se lei vuole dire che non ha responsabilità come guida tecnica non sono completamente d’accordo. Sulla forza della squadra potremo sostenere tesi contrapposte senza che ci sia una controprova: però è fuori di dubbio che questa squadra non ha mai dimostrato di avere un gioco, che Pohjanpalo come Ranocchia e come tanti altri si è già spento. Erano tutti inadeguati ma giocavano in serie A? (gm)
Non e’ assolutamente vero. Tutto il ritiro e fino alla fine del primo tempo di Brescia si sono visti applicati schemi ed idee che nei due anni precedenti non si erano mai visti nemmeno in amichevole col Roccapinnuzza. E le stesse idee e schemi si sono viste a sprazzi anche in campionato, specialmente quando ancora si giocava con il 4-3-3 che per la rosa che avevamo era l’inico modulo possibile, ma anche li’, i giornalisti e i tifosi laureati a Coverciano non erano d’accordo.
E Ranocchia, comunque, si e’ spento dopo 5 partite lo scorso anno, con Corini e Mignani. A meno che Dionisi, cui manca solo lo disegniate con la coda, le corna e il forcone, non li avesse posseduti demonicamente entrambi, in attesa poi di portare il suo inferno qui in prima persona.
Dionisi e’ attaccabile per tanti motivi, ma cerchiamo di essere obiettivi. Almeno un minimo.
mi ha convinto, è stato un grande allenatore, solo un po’ sfortunato (gm)
Il gioco difettava perché in sede di calciomercato non hanno preso gli uomini giusti, in primis, non è stato preso un regista, un costruttore di gioco, un riferimento per la squadra.
Che non può essere Gomes, discreto cursore, o Blin, nuovo Arevalo Rios, incapace di un lancio illuminante o un pò più lontano di 5 metri.
Poi manca il trequartista alla Miccoli, tecnica ad alti livelli e rapidità, che non può essere, con tutto il rispetto, Brunori.
Il resto, tipo Ranocchia, sono tutti sopravvalutati e la prova ne è che le squadre di provenienza se li son sballati senza rimpianti.
I giocatori bravi vengono tenuti stretti.
Squadra fortissima, senza Dionisi il Sassuolo arrivava secondo. In un’altra emittente il giornalista decano col delirio di omniscienza calcistica, che a ottobre dice che il Palermo deve giocare con la difesa a tre e che Dionisi e’ un presuntuoso che non sente cosa dice gente che vede calcio da decenni, poi, quando la societa’ si scorda di prendere difensori centrali e quinti e arrivano gli infortuni Dionisi diventa presuntuoso perche’ non gioca a quattro.
Ormai sono un disco rotto, parlano di peggiore allenatore nella storia del Palermo, ma De Zerbi non lo nominano mai. Ai tempi avevo gia’ lasciato l’Italia e non c’era lo streaming per seguire le trasmissioni locali come adesso, ma immagino che ai tempi avessero nominato De Zerbi il peggiore allenatore di sempre, con una squadra che aveva Jajalo, Traikovski e Nestorovsky…
Aspetto con ansia il prossimo allenatore per capire se diventera’ il peggiore allenatore di sempre. Se Brunori rimane ci sono grosse possibilita’.
Caro Direttore,
condivido la delusione per un campionato davvero anonimo e, a dirla tutta, incommentabile, tanto incomprensibili sono state le scelte compiute a tutti i livelli. Non condivido però il tono apocalittico del suo articolo. “Faccio fatica a ricordare un tale obrobrio calcistico…”. E’ davvero sicuro di non ricordare annate peggiori? Io ne ricordo tantissime. Amarissime… Il fatto è che il tempo passa ed il tempo, si dice, cura le ferite. Le nuove generazioni non sanno nulla (o sanno poco) di certi anni vissuti. Detto questo, sono d’accordo sulla confusione che regna nel CG. Constato scelte illogiche (come contratti lunghi a gente attempata) ed un atteggiamento fin troppo freddo e razionale (può essere un valore, intendiamoci, ma razionalità e freddezza devono camminare insieme alla “lucidità”, non alla confusione come succede da tre anni), non in sintonia con la gente. E’ questa la cosa più preoccupante secondo me, una piazza che comincia a vedere la proprietà, o meglio, la dirigenza, come un corpo estraneo. Non so cosa succederà il prossimo anno. Certo qualcosa dovrà cambiare. Dionisi andrà via al 100%. Impensabile che rimanga in un posto dove la gente non lo vuole. Penso che il destino del CG a Palermo sia legato alla questione stadio. Se si firmerà l’accordo, tendo a pensare che le cose potrebbero mettersi presto per il verso giusto. Credo che molto dipenderà da questo passaggio.
A palermo c’è un detto Lipari e un martiri,une funtana ca surgi cioè se spendono sempre e non avranno risultati si finisce i fallimento
Scusate, ma i primi ad essere responsabili siete voi giornalisti, perché non si può dire “con il fallimento di un progetto sportivo che già a ottobre faceva acqua da tutte le parti” quando ad ottobre non vi siete ribellati, non avete fatto una benché minima domanda scomoda ai vertici, anzi avete avallato le scelte e le decisioni di questi ultimi dicendo che questo sarebbe stato l’anno della sicura promozione.
Per il prossimo anno, mi raccomando, anche se avrete dei dubbi, non vi azzardate a dire qualcosa di scomodo per la società
Almeno rimarrete coerenti
non so di chi sta parlando, non certo di noi (stadionews e rosanero web&tv) che abbiamo criticato ben prima di dicembre. Sulle domande – solito refrain – le vorrei ricordare che i vertici non hanno mai rilasciato interviste o dichiarazioni (tranne Osti dopo il mercato di gennaio) e che tutte le domande fatte a Dionisi venivano eluse con risposte a volte grottesche. Io posso fare le domande ma non posso imporre le risposte, poi ognuno fa le valutazioni che ritiene. Ma è tutto documentato. (gm)
Magari non hanno rilasciato interviste perché voi non li avete incalzati?
“per onestà di cronaca va detto che il nome di Dionisi inizialmente aveva convinto tutti.”
Esatto. Quando Dionisi è arrivato eravamo tutti entusiasti.
Abbiamo preso un abbaglio tutti, dai dirigenti all’ultimo dei tifosi.
Il grande bluff.
corretto. Ma compreso l’errore si sarebbe dovuto rimediare in tempo utile. (gm)
Dice tutto ed il contrario di tutto.
Ma, secondo lei, se voi per primi non avete detto nulla (timore reverenziale?) a loro cosa vuole che gliene importi di rimediare , se a voi sta bene così?
signor Alex, io provo a risponderle ma lei non vuole sentire. Le ho già detto che ci sono anche le registrazioni, se ha tempo se le può andare a guardare. Altrimenti va bene così, può continuare liberamente a dire cose non vere (gm)
Vediamo come finisce con la convenzione. Se il CFG raggiunge l’obiettivo è probabile che investa per la A (significherebbe pompare il parco clienti delle strutture e dei nuovi servizi su cui vuole investire).
Se la convenzione non va a buon fine il CFG continua a farci vivacchiare in B, fin quando gli conviene.
Brutto dirlo, ma il calcio ormai è questo.
Dionisi, non è l’ultimo allenatore di questo mondo.
Chiaramente non è manco l’ultimo fenomeno del mondo allenatori.
Sicuro che è più scarso… che buono.
Ha provato, anagrammato…. Tutto il parco giocatori,
senza mai tirar fuori un ragno dal buco.
Bisognerebbe sapere la storia Brunori, anche se si dovesse
Scoprire l’arcano a poco servirebbe.
Dionisi, a Palermo, non ha legato!
Dionisi a Palermo, ha legato solo con il portafogli della proprietà,
e le sue balle!
Per il resto tutto da rifare!
Infine Direttore, il suo articolo è perfetto!
Saluti.
Monastra Direttore Guido: 4,5. Un condensato, nemmeno poi tanto condensato, di banalita’ trite e ritrite, miti risibili (questa condizione atletica irrangiungibile da tre anni che da altre parti chiamiamo lagnusia), osservazione piu’ che superficiale dei problemi.
Non voglio ripetermi, gli spunti riguardo rapporti nello spogliatoio che potrebbero magari suggerire una analisi piu’ approfondita e meno banale li ho espressi in qualche post passato. Liberissimi di considerare Dionisi il male assoluto del Palermo, quando invece e’ stato, spesso, solo un’aggravante di una situazione che e’ incancrenita da anni.
Io, ad esempio, rimango convinto che fino a quando Brunori sara’ il primo motore immobile di buona parte del gruppo squadra, qualunque allenatore verra’ dovra’ scendere a compromessi con questo stato di cose. Corini, a detta di Rinaudo, decise di far saltare l’affare Coda per evitare problemi, chissa’ come e’ andata invece quest’anno.
Ecco, a parte errori macroscopici che ci sono stati, la cosa che piu’ rimprovero a Dionisi in una situazione di spogliatoio platealmente non serena, e’ di non avere mandato tutti a quel paese mesi e mesi fa. Ha voluto continuare e secondo me ha fatto male. Per lui e per il mondo Palermo, che dall’ultimo, diciamo, tifoso alla penna piu’, diciamo raffinata, avrebbe avuto bisogno di un altro Mignani, per capire forse una volta e per tutti, che i veri problemi stanno altrove. Pazienza.
Sempre con grande stima e, sincera in questo caso, ammirazione per la liberta’ che ci concede nello scrivere a casa sua, egregio Direttore.
esatto Templare, Dionisi doveva mandare a tutti al diavolo, alla Baldini, una volta scoperto l’inganno. Per quanto riguarda il cambio allenatore, anche io l’ho desiderato affinché i tanti capissero dopo che i problemi stanno altrove
Ma ci rendiamo conto che giocatori buoni o discreti con i metodi di allenamento di Palermo diventavano brocchi?
Pojanpahlo è arrivato a mille, fisicamente a posto e ben allenato. Il tempo di entrare nel metodo di allenamento di Torretta, si è spento. Basta vedere come si muoveva sul campo, la brillantezza nello scatto che ha perso rispetto alle prime giornate giocate con noi.
Dobbiamo parlare di quelli che sembrano risorti fuori dal Palermo?
Dionisi metteva questi uomini in capo, con le sue tattiche e ha fatto le scelte su chi far giocare e quando. E su questo abbiamo già detto tutto.
Poi ci sono altri responsabilità nel settore tecnico per la preparazione fisica? Chi sono ?
* di chi sono?
Io sento sempre sto termine “programmazione”, ma nell’ambito sportivo non ne ho vista; 4 Ds, 4 allenatori in 3 anni, preparazione atletica che latita gia a dicembre- Io per programmazione sportiva intendo altro. Si sceglie un Ds e gli si da autonomia ed autorità nel suo ambito. Allenatore con idee chiare e si costruisce un parco giocatori adeguati, idem con le giovanili. Preparatori anche loro adeguati al progetto.
Caro direttore, mi sorprende che nessuno fa riferimento alla gestione dello spogliatoio, uno dei problemi principali da quando City Group è a Palermo e non si può e non deve essere considerato unico responsabile Dionisi, in diverse occasioni ha fatto da parafulmine, tanti giocatori sono arrivati a Palermo con la promessa che avrebbero fatto i titolari e puntualmente si sono ritrovati in panchina creando malumori nel gruppo senza che nessuno in questi tre anni sia riuscito a portare ordine e soprattutto chiamando i giocatori ad essere professionali e rispettosi, un po’ quello che è successo a Roma con l’arrivo di Ranieri!
proprio l’esperienza della Roma conferma che la gestione del gruppo attiene soprattutto al suo capo, cioè l’allenatore, fermo restando che questo gruppo ha mostrato limiti di personalità e carattere (gm)
Ma a Ranieri non è stato conferito solo l’ incarico di allenatore, ha avuto carta bianca nella gestione dello spogliatoio; inoltre avrà un ruolo anche nella scelta del nuovo allenatore……..mi sembra che Dionisi era solo l’allenatore……
Proprio non si riesce ad andare oltre al pensiero di massa. Il rito della fascia di capitano consegnata da Segre, Gomes e chiunque lo fosse sulla distinta all’ingresso in campo di Brunori, non riesce proprio a stuzzicare la curiosita’? Nessun dubbio che ci sia un clan dominante nello spogliatoio e che abbia prevalso sull’allenatore, soprattutto nel momento in cui non c’era piu’ De Sanctis? Ahime’…
Proprio così, i campionati si vincono nello spogliatoio, puoi avere fior di giocatori, puoi avere un signor allenatore ma se lo spogliatoio non è coeso, unito, non si va da nessuna parte!
Vediamo un po’, Monastra…
L’unica volta che hai citato City Group è per dire “l’unica cosa che sembra certa è che City Group ci crede ancora e continuerà ad investire”.
Oh, bella, e come fai ad esserne certo? Come fai a dire che “sembra certo”?
Neanche una parola sui deliri di Galassi, vero?
Niente, non ce la fai proprio a scrivere la verità su questo gruppo, vero? Neanche un minimo dubbio, eh?
C’è solo da chiedersi come mai, Monastra.
E’ solo che non vuoi andare al di là delle tue convinzioni e cercare di “indagare” un po’ su questi signori?
O c’è altro, Monastra?
Mi ha scoperto, caro Dario, troppo intelligente per i miei gusti. Sono corrotto, da tempo a libro paga del City Group. Ogni giorno passo da via del Fante e mi danno qualcosa da mangiare. Lei invece è uno sereno, legge e fa finta di non capire; ascolta e non capisce. Poveraccio, deve essere brutto vivere in questa bolla di livore, entrare a casa mia e insultarmi, leggere costantemente il sito di un direttore che detesta e per di più farlo con un nickname perché non ha nemmeno le palle di mostrarsi con nome, cognome e faccia. Sulle dichiarazioni di Galassi ci abbiamo fatto una trasmissione, appena oggi, di un’ora e dieci minuti ma forse lei è audioleso e non ha potuto seguirla. Però ha la baldanza di scrivere come un bulletto di periferia. Vediamo un po’ Dario (con mail fasulla)… lo dica lei come mai, faccia qualcosa da uomo ogni tanto, renda pubbliche le sue velate insinuazioni, spieghi ai nostri lettori cosa si nasconde dietro il mio omertoso silenzio, spieghi cosa c’è di altro…. Ma mi faccia il piacere, bulletto…. (gm)
Un’altra cosa, scusi: non capisco perché mi dà del tu, mi dia del lei, così, almeno per educazione (questa sconosciuta). (gm)
Solidale con lei direttore, credevo che, diversamente da fb, ci si poteva scambiare opinioni in modo sereno, invece c’è sempre qualcuno che deve andare oltre le righe……
Ma visto che tu sei così bravo ad indagare, un vero segugio, perchè non la dici tu la tua verità esplosiva? Invece di pretenderla da Monastra? O di fare intendere, che la sai e non la dici. Niente niente che non ne sai una mazza? Fai così: iscriviti all’ordine dei giornalisti e comincia a fare giornalismo d’inchiesta sull’impostura delle Sceicco a Palermo. Non vediamo l’ora… e spiegaci perché “sembra certo” che non investiranno più? Infine una domanda: ma chi c….. sei? Così, per saperlo, magari ti si deve portare rispetto e non lo sappiamo…
“mi ha convinto, è stato un grande allenatore, solo un po’ sfortunato (gm)”
Non ho mai detto che e’ stato un grande allenatore, ma non diro’ nemmeno tutte le inesattezze che state dicendo tutti da mesi a questa parte e, soprattutto, nel calcio come in ogni aspetto della mia vita, le mie analisi non saranno mai cosi’ superficiali e banali.
le chiedo scusa della mia superficialità e della mia banalità (gm)
Non deve scusarsi, ognuno vede il mondo a modo suo ed a volte la superficialita’ e’ un ottimo espediente per vivere bene. Ricorda quando, primavera del 2019, andava scrivendo che non c’erano indizi che facessero pensare al fallimento del Palermo? Lei ha vissuto quei mesi, e non solo mesi, sicuramente meglio di me, che da anni scrivevo a TGS, Alessandro Amato conduttore, invitandoli a vigilare, perche’ era palese che a fronte di una valanga di denaro proveniente da diritti e cessioni eccellenti, cui corrispondeva un ridimensionamento brutale delle spese (fra cui quelle destinate alla costruzione della squadra), sentire parlare di buco in bilancio sempre piu’ grande, Palermo che “non si sarebbe potuto iscrivere alla serie A se non fosse stato promosso” (stagione trionfale con Belotti, Lafferty e Dybala, scritto virgolettato perche’ parole ripetute spesso e volentieri da Carlo Brandaleone) e via dicendo, avrebbe dovuto fare scattare un campanello di allarme che si sarebbe dovuto sentire fino ad Helsinki ed invece si parlava di ben altro.
Con superficialita’ e banalita’, come adesso.
Valerio è smentito dai fatti.
Gomes non è un discreto cursore, ma un ottimo centrocampista completo, bravo sia a coprire sia a costruire, sia a tirare sia a recuperare, sia a verticalizzare sia a dettare i tempi, sia in qualità sia in quantità.
Senza Gomes il mito di Valerio (Dionisi) sarebbe finito a lottare con sampdoria e salernitana.
Quanti poliziotti e giornalisti (veri) mancati. Ma invece di limitarsi a segnalare l’unica verità possibile (le vostre) e denunciare l’inerzia altrui, scendete in campo voi. Forse avete sbagliato tutto nella vita. Tra l’altro parlate con una certezza granitica che vi si deve credere a tutti i costi. I critici del pensiero di massa (che la massa sono diventati loro, voi). E lo fate da sempre. Già che ci siete, oltre la metafora della discesa in campo, andate proprio a giocare voi, fate spogliatoio. Di più: comprate la squadra, costruite, finanziate. E scrivete. E cambiate l’informazione. Il mondo. Le basi, ovviamente ce le avete, si vede. Questo è “vivere bene” altro che vivacchiare vivendo vite banali e superficiali. Se non fate niente di tutto questo però siete i soliti chiacchieroni, sappiatelo.
Monastra, ma tu lo sai il significato della parola “marketing”? Visto che continui – da mesi – ad affermare la strampalata tesi che City Group avrebbe migliorato il marketing del Palermo io sarei curioso che tu mi risponda. Ma in cosa sarebbe migliorato il marketing del Palermo? Marketing significa visibilità esterna (crollata ai minimi termini), capacità di gestione nei confronti dei terzi (il rapporto con il Comune è pessimo e la vicenda stadio ha fatto emergere soltanto che la proprietà ha ricattato il Comune dicendo “o ci ‘regalate’ lo stadio o non solo non investiamo ma ce ne andiamo”), soddisfazione del cliente (al tifoso hanno regalato risultati della squadra pessimi e abbonamenti e biglietti aumentati di prezzo) e merchandising (non c’è una persona che compri più nulla originale del Palermo, dalle magliette a tutto il resto).
Quindi perché ti ostini a dire simile facezia?
Poi dici che Gardini ha strutturato la società, come dice – guarda caso – anche Galassi: peccato che non sia vero, parli di cose di non sai nulla.
Conosci un nome di un professionista che lavora nella società del Palermo? No, vero? Io sì. E non ce ne è uno che si salvi, a cominciare da Gardini, che tu difendi e che fu già cacciato dall’Inter allorché i cinesi sostituirono i malesiani in proprietà.
Possibile che – tu ed altri – ancora non abbiate capito che a questi di City Group di come vada il Palermo in campo non frega un fico secco?
Se veramente andare in serie A – come dici tu – come mai si sono tenuti un allenatore risultato fallimentare già a dicembre?
Cosa altro deve ancora succedere perché vi svegliate e capiate che a City Group interessa soltanto avere lo stadio tutto (o quasi) suo perché esso può diventare un business importante?
in linea con la politica liberale del giornale continuo incredibilmente a dare spazio alle sue tesi (che possono anche avere un fondamento e possono anche essere utili al dibattito) ma purtroppo anche alla sua arroganza e alla sua maleducazione. Motivo per cui non intendo più rispondere. E continuo a non capire perché mi dà del tu visto che non abbiamo fatto il militare assieme. Ma questo, alla fine, è l’ultimo dei problemi. Vedo che la cura rilassante non funziona, livore e arroganza sono sempre fuori controllo, mi dispiace per lei (gm)