Palermo, a Inzaghi piace la linea verde. E il mercato…
Il mercato del Palermo è in costante evoluzione. C’è un filo diretto tra campo e ufficio, quello del direttore sportivo Osti, che in realtà non si sta perdendo un momento del ritiro in Valle d’Aosta da bordocampo. Inzaghi era stato chiaro nella conferenza stampa di preparazione: gli allenamenti in ritiro sarebbero serviti a valutare la rosa e ad agire di conseguenza.
I primi nove giorni sono serviti all’allenatore per farsi un’idea precisa dei giocatori attualmente in organico. Inzaghi punta forte sui giovani, lo ha ribadito più volte da Chatillon: i ragazzi forti sono difficili da trovare e non c’è motivo di privarsene. Ed ecco che l’idea iniziale del calciomercato del Palermo è stata rivoluzionata dal campo.
Peda e Vasic: le conferme che non ti aspetti
Sono arrivati segnali molto incoraggianti da alcuni giocatori che sembravano in partenza: Peda si sta rivelando un’ottima soluzione per la difesa, in attesa dei rinforzi. Inzaghi lo ha schierato da centrale del reparto a 3, ma può anche giocare sul centro destra. L’allenatore è stato chiaro dopo l’amichevole col Paradiso: “Peda è fortissimo e rimarrà a Palermo”. Su di lui erano circolate voci di un possibile ritorno alla Juve Stabia, ma ogni dubbio è stato spazzato via.
La partenza di Vasic sembrava scontata dopo il finale della scorsa stagione. I fischi dei tifosi sembrano avere allontanato definitivamente il giovane centrocampista, ma Inzaghi l’ha rimesso al centro del progetto tecnico. In ritiro Vasic è stato impiegato da trequartista e mezzala di inserimento, con buoni risultati. Anche lui, alla fine, sembra destinato a rimanere.
Corona convince
E poi c’è Corona, giovane talento palermitano reduce da una buona stagione al Pontedera. Il ritiro sta convincendo Inzaghi – che lo aveva seguito ma non lo conosceva a fondo – a puntare su di lui nella batteria degli attaccanti. Il concetto ribadito dall’allenatore è che i giovani devono mettersi in gioco e conquistarsi la fiducia di ambiente e staff.
Questi, però, sono solo i primi segnali. Il mercato resta imprevedibile e i miglioramenti mostrati dai giovani dovranno essere confermati in test più attendibili. Ma una cosa è certa: questi primi dieci giorni di ritiro hanno già cambiato le carte in tavola, influenzando valutazioni e strategie iniziali.
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Questo con buona pace dei tanti ‘estimatori’ di Vasic. Così estimatori che lo ‘difendevano’, (fischiando o facendo ola di scherno ogni volta che toccava palla) dalla ‘ cattiva gestione’ da parte di Dionisi, del giocatore stesso.