Palermo, la missione mercato è fallita. Ma la squadra (per ora) è competitiva

tedino nuovo palermo

Le cose al calciomercato sono andate al contrario di come il Palermo avrebbe voluto. Il mandato era quello di vendere molti dei giocatori che avevano voglia o la necessità di cambiare aria dopo due anni negativi e che avevano la busta paga “pesante”. Ma Foschi non è riuscito a venderli e non ha voluto svenderli. E senza i soldi delle loro cessioni non era possibile avventurarsi in trattative onerose (ad esempio: Venuti). Sotto questo aspetto la conclusione del mercato può essere considerata deludente e lo stesso Foschi si è detto soddisfatto a metà. Ma non è detto che da qui al 31 non ci possa essere qualche cessione sui mercati esteri (che restano aperti) per sfrondare una rosa adesso troppo numerosa e per alleggerire il bilancio che comunque ha beneficiato di qualche cessione più redditizia del previsto (9 milioni La Gumina e 6 Coronado). E quindi il giudizio complessivo resta in stand by.

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Premesso questo, se si guarda al valore della squadra, ad oggi, non si può dire che la rosa a disposizione di Tedino non sia competitiva. Anzi. Puscas e Falletti, almeno sulla carta, non dovrebbero fare rimpiangere La Gumina e Coronado, sono due giocatori di qualità che hanno fatto bene in serie B e che hanno voglia di scalare posizioni nel calcio che conta.

Se la squadra restasse così, e il condizionale è assolutamente obbligatorio, sarebbe ben coperta in ogni ruolo. In porta Brignoli ha preso il posto di Posavec e Pomini è rimasto; in difesa ci sono tre centrali come Struna, Bellusci e Rajkovic che poche squadra possono vantare; sulle fasce Rispoli e Aleesami sono rimasti e Salvi (soprattutto) e Mazzotta sono due valide alternative. A centrocampo è andato via Gnahorè (a conti fatti non una grande perdita) ed è arrivato Haas (tutto da scoprire), semmai il bilancio è negativo per la cessione di Dawidowicz. Il centrocampo è il settore forse più carente di alternative, quello che necessiterebbe di qualcosa in più: ma c’è Lo Faso, di rientro da Firenze e in cerca di un riscatto, c’è Falletti che in serie B può fare la differenza e Fiordilino potrebbe dare seguito alle prospettive di crescita che si sono intraviste lo scorso anno e togliere il posto a Chochev se il bulgaro non darà segnali di risveglio. In attacco c’è Nestorovski insieme a Puscas e il reparto può contare anche sul rientrante Embalo e su Moreo e Balogh. Clemenza sarebbe stato il vero “colpo” dell’ultimo minuto ma il Palermo se lo è fatto soffiare all’ultimo istante.

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Saranno motivati i giocatori che sono rimasti controvoglia? La domanda è lecita, visto che molti di loro avevano le valigie pronte e la società aveva già manifestato la volontà di darli via. La risposta sarebbe ovvia: hanno un contratto – peraltro oneroso – e devono onorarlo. Ma non sempre nel calcio le cose vanno così. E comunque, la difficoltà a piazzarli sul mercato dovrebbe significare qualcosa, non sono fuoriclasse e hanno una busta paga che quasi nessuno vuole e può permettersi. In sintesi, dovrebbero scuotersi e pungolare il proprio orgoglio personale. Da Palermo hanno avuto più di quello che hanno dato, lo dicono i risultati degli ultimi due anni e solo un campionato vincente potrebbe dare un vero futuro alle loro carriere e anche al Palermo.

Anche perché – a occhio e croce – il meno contento di questo mercato potrebbe essere proprio Zamparini: il patron sperava in qualcosa di più per le asfittiche casse rosanero e potrà “consolarsi” solo con un campionato a vincere. O con una cessione che non sembra vicina ma che potrebbe essere meno lontana di altre volte.

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27 thoughts on “Palermo, la missione mercato è fallita. Ma la squadra (per ora) è competitiva

  1. Non mi esprimo tecnicamente sul mercato, perché tratterebbesi di discorso “di calcio”, che a Palermo, a parte per pochi inguaribili sognatori o dissociati dalla realtà, non esiste più, anche se leggere di Lo Faso, punta esterna (prevengo subito la risposta: non è nemmeno lontanamente un trequartista, è un attaccante da 4-3-3) inserito fra i centrocampisti, fa un po’ specie.

    Nel mercato delle possibili plusvalenze, invece, faccio notare come il teorema costruito dai periti “terzi”e che ha scongiurato il pericolo fallimento, sia, come logicamente previsto, miseramente naufragato e francamente non riesco a capire come un Tribunale abbia potuto considerare reali numeri che reali non potevano essere mai, visto che non c’è nulla di più aleatorio del valore di un giocatore, essendo esso legato ad un numero tale di fattori da far sì che ad esempio ieri un Lagumina non lo volessero nemmeno i cani ed oggi valga più di 10 milioni. Quindi la rosa della squadra stimata non so quante decine di milioni, in realtà ne vale molti di meno ed eventuali società estere ancora interessate a prendere un mediocre Nestorovski o un altrettanto inconsistente Alesaami (per cui, sarebbe bene dirlo a voce alta, non c’è alcuna corsa all’acquisto), aspetteranno gli ultimi minuti del loro mercato per offrire la cifra più bassa possibile, che l’ex Palermo dovrà infine accettare, onde evitare di trovarsi sul groppone pure gli stipendi da nababbi di questi “normalissimi” calciatori. Con buona pace dei conti societari basati sul nulla e della perizia terza di questi stimati professionisti redatta pochi mesi addietro e fatta inopinatamente verità da parte del Tribunale.

    Tutto francamente ridicolo, ma in questa italietta dell’accomodamento e del “vogliamoci bene”, dei processi sportivi ad orologeria ritardata e dei ricorsi discussi ben oltre l’inizio dei campionati, dei calendari oggi a 22 squadre, domani a 19, dopodomani fors’anche a 24, nemmeno mi stupisco più di tanto.

    Last but not least: la cessione del Palermo. Parafrasando il Vate, “la favola bella che ieri ci illuse ed oggi mi illude, oh Guido”. Buon weekend.

    1. la perizia del Tribunale, come dice lei, è abbastanza aleatoria, difatti la “forbice” sul valore era abbastanza ampia. Ma va rapportata al periodo in cui venne effettuata: in quel momento c’era la speranza di cedere Nestorovski a dieci milioni e La Gumima valeva poche centinaia di migliaia di euro. Poi in tre mesi, per citare questi due esempi, il valore si è praticamente invertito. Credo che qualcuno debba ancora andare via e questo potrà alleggerire il monte stipendi che obiettivamente è fuori mercato per la serie B. Con i soldi di Rajkovic il Cittadella ci campa tre anni…

      1. Certo. Posso dire che i presupposti per un risanamento economico delle casse societarie (che chiamerei da questo momento “triangolo delle Bermude”, misteriosissimo come siano entrati per anni centinaia di milioni e siano spariti nel nulla più qualche Balogh qua e là…) passavano per la vendita dei big (big Nestorovski mi viene da ridere a scriverlo) e per i diritti TV di serie A? E adesso quindi che si fa? Ci risaniamo con l’aiuto di Padre Pio? Il Tribunale mi è sembrato fin troppo accomodante nei confronti di Zamparini, ma non è una novità.

        Basarsi sui “se la squadra va in A” e sul valore del parco giocatori, ossia sul nulla di fronte alla voragine accertata, mi è sembrato un trattamento di favore, non credo che per un qualunque normale cittadino ci sarebbe stato la stessa attenzione.

        Ad ogni modo ne riparliamo fra un anno, alla prossima iscrizione. Sempre se non succede il miracolo e Zamparini sparisce da Palermo.

  2. fallita ? dipende dai punti di vista – credo che Foschi ha svolto bene il suo “compitino”: mercato con un attivo di +9,7 mln di € mentre Foschi che parla di entrate per 15-18 mln €. Molti “big” rimasti senza essere svenduti, ma senza che facciamo parte della prima scelta di chi va in campo, con un mercato estero ancora aperto: significa che sono già programmate USCITE per 8-10 mln di €, senza altre entrate (forse per buttare un po fumo sugli occhi qualche svincolato che non vuole nessuno). ora cominceranno i problemi con le prime partite e assisteremo a scene PIETOSE!!! – Non credo che sarà accettato dalla piazza, perchè è un comportamento ingiustificato da punto di vista di poter partecipare al campionato come VERO palermo!!! – Palermo DEVE investire di più sugli stipendi e meno per consulenze e vari scout, questi ultimi non portano punti e non fanno gol che è quello che serve – VERGOGNA!!!

  3. Vorrei sapere un motivo per cui convenga compare il Palermo o una casa, a Palermo. Italietta, bell’Italia, amate sponde. Ma ho visto da poco Mondello, una domenica d’estate e Mondello era l’unica innocente. Ps Questo per fortuna è ancora uno Stato di diritto. DIRITTO.

  4. Noooo ancora qualcuno che dice che la squadra con questi e competitiva????no ma allora esiste il dolo!!!ma come è possibile hanno collezionato fallimenti in serie sconfitte e retrocessioni mancate promozioni eppure ancora qualcuno scrive che è competitiva??no non è possibile mi rifiuto di crederci!leggere che Bellusci Struna Rispoli Aleesami li vorrebbero tutti è anomalo visto che nella realtà non li vuole da anni nessuno!!ma ragazzi scrivendo certe cose si offende l’intelligenza dei palermitani!ma basta piantatela i cambiare mestiere

    1. Mi scusi, ma dove l’ha letto che quei giocatori da lei citati li vorrebbero tutti? Noi abbiamo scritto esattamente il contrario. Poi se non ritiene la squadra competitiva – con il condizionale d’obbligo, come è scritto – è un punto di vista che come sempre rispettiamo (gm)

  5. Templare dice cose tanto vere quanto scomode per i più, ma vorrei anche approfondire la questione. apprendo che quello che si pensava fosse l’unico colpo per il quale avessimo investito qualcosa, cioè Puscas, è invece un prestito. Il che significa che il tesoretto derivante dalle cessioni di Nino e Coronado sia rimasto per pagare gli stipendi di quest’anno. In un’ottica del genere, a fronte di una lotta per la serie a tutt’altro che scontata, mi(vi) chiedo chi venderemo il prossimo anno se non dovessimo essere promossi? È evidente che la strategia del puntare in modo sistematico e molto aggressivo sulle scommesse di sconosciuti da rivendere e fare profitto può portare ugualmente alla rovina se si sbagliano le mosse e alla fine i nodi al pettine arrivano lo stesso, senza contare ma lo sappiamo da anni, che ogni obiettivo sportivo è subordinato, semmai ci fosse, alla crescita dei “talenti” anche quando palesemente in contrasto con la logica del momento(far giocare sempre e comunque i tischi, i toschi e culoniavic, quando in panchina hai gente molto più valida ma purtroppo non di uguale “prospettiva” futura…). Salutiamo Marcello che come il suo maestro insegna evita i problemi veri per concentrarsi sulla solita cagata che non ci appizza nulla col calcio.

      1. E già, tre anni di B, il Palermo? Ma siamo pazzi? “ i gelati, i gelati!! Noi mangiano tutto il giorno gelati! “ ( Sciosciammocca Felice, ‘Miseria e nobiltà ‘)

  6. Competitiva, che può competere. E questo Palermo può di sicuro gareggiare, in Serie B, forse anche primeggiare, mi sembra innegabile. In realtà al momento sono quasi due squadre, il problema la gestione, i piccioli insomma. Zamparini può contare solo su se stesso, visto che , per esempio, per riempire lo stadio ci vogliono biglietti a due Euro e partite decisive per la promozione.

  7. La squadra è più o meno dello stesso valore di quella dell’anno scorso, ad oggi Benevento, Crotone e Verona sono più forti del Palermo, è un Palermo che naviga a vista senza obbiettivi precisi.

  8. Dimenticavo. “Salutiamo Marcello”. In nome di chi parla, @Controcorrente, chi sono, quanti sono? A me ricorda un altro utente di questo sito, tal Francesco. Stesso sentore di troll.

  9. Anche se qualche pseudo Big dovesse partire prima del 31 agosto…..chissà se Tedino è capace di gestire una rosa cosi ampia ? Non oso immaginare i problemi di spogliatoio..ogni volta che dovrà stilare la formazione titolare !

  10. Ottima analisi. Il problema però è che tedino è un allenatore con zero carisma e scarsa capacità di gestire uno spogliatoio o fare un turn over. Si è visto l’anno scorso quando nesto è andato in calo e lui continuava a proporlo nonostante lagumina fosse pronto. In fondo, se a 50 anni passati il suo più grande successo è una mancata promozione in serie B ci sarà un motivo. Spero di essere smentito!

  11. Ottima analisi. Il problema però è che tedino è un allenatore con zero carisma e scarsa capacità di gestire uno spogliatoio o fare un turn over. Si è visto l’anno scorso quando nesto è andato in calo e lui continuava a proporlo nonostante lagumina fosse pronto. In fondo, se a 50 anni passati il suo più grande successo è una mancata promozione in serie B ci sarà un motivo. Spero di essere smentito!

  12. E’ una squadra che potrebbe fare bene, a parte le possibili uscite! Ovviamente se restano ci sono giocatori che sul piano dell’impegno e della concentrazione sono da recuperare! Qui come si dice sorge spontanea la domanda. Tedino è capace di questa missione? lo sapremo presto!

  13. Recuperare ? No qui c è solo gente da mandare in tribuna per tutta la stagione con relativo pagamento dello stipendio.

  14. Per me la squadra non è affatto competitiva per il semplice fatto che il 75% della squadra voleva andare via ed essendo rimasti controvoglia saranno immotivati malgrado lo stipendio che noi comuni mortali spesso ci sogniamo. I nuovi non sono all’altezza di un campionato di vertice.

  15. Giocatori che non hanno mercato non possono ritenersi big perciò parlare di squadra competitiva per la categoria mi sembra alquanto fuoriluogo

  16. Ci vuole un gran coraggio definire big certi scarponi, Alesami e Rispoli non sanno crossare un pallone, Nestorosky non farebbe gol neanche a porta libera in questo ultimo periodo che dura da più di un anno e gli altri non li voglio neanche menzionare o si offendono in serie D

  17. Sono milanese di Brancaccio, non conosco Francesco e sono solo a farmi due risate con gli ultimi zampaboys e gli arrampicatori sugli specchi di viale del fante e le loro boiate diversive, a strenua difesa del regime.
    Vorrei farti notare che el presidente da navigato commerciantunazzo quale è, è stato costretto a mettere la sua merce scadente a due euro altrimenti allo stadio a vedere i suoi pupillivic non sarebbero andati manco i loro parenti… Però qui il problema sembrano essere i gelati, i Giammarva che scappano senza manco salutare sono già un ricordo, saranno mica milanesi anche loro?

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