Palermo, le novità tattiche con Corini

Palermo riparte con Eugenio Corini. Un nuovo allenatore dopo l’infelice esperienza di Roberto De Zerbi, ma con ogni probabilità non ci saranno rivoluzioni a livello tattico. Sono passati due anni dall’ultima esperienza da tecnico di Corini, sulla panchina del Chievo Verona, ma le idee dovrebbero essere sempre le stesse.

Coi clivensi si sono visti principalmente due moduli: il 4-3-1-2 ed il 3-5-2, entrambi provati quest’anno dal Palermo e nelle corde della squadra. Al netto delle tante assenze, Corini dovrà farsi un’idea della rosa a disposizione in pochi giorni visto che già domenica siederà sulla panchina rosanero contro la Fiorentina.

Pochi punti cardini, ma ben chiari oltre allo schieramento in campo: Corini vuole un centrocampo “lavoratore” (al Chievo poteva contare su giocatori come Luca Rigoni, Guana e Bentivoglio), con esterni che sanno fare bene entrambe le fasi ed un attacco di pura fantasia. Certamente non troverà attaccanti come Thereau, Paloschi e Pellissier, ma potrà contare su un Nestorovski in forma e su tanti giovani supportati da Alessandro Diamanti.

Almeno nei primi mesi, però, sarà difficile vedere un trequartista alle spalle di due prime punte “vere” visto che il Palermo può contare su tante mezze punte e su un vero bomber (Nestorovski). Più semplice vedere un 3-5-2, con un trequartista alle spalle del bomber macedone. Visti i fallimentari esperimenti di questa stagione, invece, difficile pensare al 4-3-3 che Corini ha attuato diverse volte.

Ruolo fondamentale per Alessandro Gazzi: il “gregario rosanero” dovrà fare da trait d’union tra i reparti. Tante idee di un capitano intramontabile che dovrà trasferire ai suoi giocatori: da oggi, giorno in cui dirigerà il primo allenamento, inizia ufficialmente l’avventura di Eugenio Corini sulla panchina del Palermo.


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