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Palermo, l’occasione del riscatto: il Campobasso in casa ha vinto una sola volta

Il pareggio con il Messina ha fatto male, sopratutto per come è maturato, con quella rimonta nel secondo tempo che ha vanificato un ottimo primo tempo. Solo un successo, contro un’avversaria abbordabile, può cancellare in parte quel passo falso e l’occasione è propizia perchè il Campobasso finora in casa ha fatto piuttosto male.

I punti conquistati al Romagnoli sono solo 8, frutto di una vittoria e cinque pareggi. Sul proprio terreno di gioco i molisani si sono arresi contro Taranto, Fidelis Andria, Bari, Catanzaro e Avellino. I gol fatti sono 13, contro i 14 messi a segno sui campi avversari. I gol subiti in casa sono 20, quelli in trasferta 18.

Numeri che impongono ai rosanero una gara d’attacco, pur sapendo che per il Campobasso si tratta di un momento favorevole. Dopo il pareggio con la Juve Stabia e la vittoria contro la Fidelis Andria, l’1-1 rimediato sul campo del Taranto è il terzo risultato utile consecutivo: un punto d’oro conquistato su un campo ostico che mantiene i molisani in 14esima posizione.


È appena il caso di ricordare che, all’andata, al Barbera – nonostante il 3 a 1 finale – Rossetti e compagni erano stati in grado di approfittare del calo di giri accusato dai rosa e per un pelo non hanno fatto quello che è riuscito mercoledì scorso al Messina: prima il 2 a 1 e poi il rigore del 2 a 2 clamorosamente fallito che ha ridato fiato al Palermo.

Il Campobasso resta una squadra testarda e determinata a chiudere quanto prima il discorso salvezza. La sconfitta contro l’Avellino, arrivata prima della sosta natalizia, un netto 3 a 0, è stata assorbita bene, il tecnico Cudini è riuscito a tenere compatto il gruppo, conquistando in queste prime tre gare del 2022 cinque punti tutt’altro che scontati, merito anche di una difesa più efficiente che dopo la sosta ha subito solo due reti pur restando la terza peggior retroguardia del girone (peggio solo Messina e Paganese).

Allo Iacovone di Taranto i “lupi” sono andati sotto dopo appena 2 minuti ma hanno rimediato nella ripresa grazie a una circolazione palla più veloce ed efficace. Contro la Fidelis Andria il tecnico ha premuto sull’acceleratore, sapendo di poter contare su un attacco competitivo grazie anche alla buona vena del suo capocannoniere Rossetti (sette gol).

Cudini, che talvolta cambia modulo a gara in corso passando dal 4-3-3 a un 4-4-2 molto più compatto e offensivo, è solito gettare nella mischia giocatori offensivi come Emmausso, autore del gol che è valso il pareggio di Taranto, e Tenkorang: suo il colpo di testa che ha deciso la trasferta di Andria. C’è anche Di Francesco, laterale classe 2001 che ha finora accumulato 14 presenze e segnato 3 gol. Nelle ultime gare hanno tutti risposto presente, contribuendo a conquistare i punti che servono ad aumentare la distanza dai playout.

Photo credit: Facebook S.S. Campobasso Calcio

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