Valente: “Palermo, dimostrerò quanto valgo anche in Serie B”

“Se mi avessero offerto due o tre anni altrove, avrei comunque scelto di fare un anno qui a Palermo. Gioco questo campionato per la maglia del Palermo, dopo ogni partita sarò felice di aver dato tutto per questi colori”. Nicola Valente non ha avuto dubbi sul suo futuro, quando la dirigenza rosanero gli ha proposto il rinnovo di contratto. “Sembra di ritornare in famiglia e infatti si respira un’aria bellissima”, ha detto in conferenza.

Tanta umiltà per l’esterno, che dimostrerà di meritare il campo: “Mi sento un giocatore di Serie B, ma mi devo sentire anche uno di A, per avere più stimoli. Io dimostrerò alla gente, se meriterò di giocare, che posso stare in questa categoria. Voglio solo lavorare, “mangiare” l’erba per far vedere che posso starci”. Anche perché Baldini non gli regalerà niente: “Tutto quello che avrò, me lo sarò guadagnato. Sono stato legato ormai quattro anni con lui, ma se non vado farà giocare gli altri”.

LE DICHIARAZIONI DI VALENTE

“Sembra di non esser mai andati a casa. Ritrovare questo gruppo fantastico, che ha fatto quel miracolo un mese fa, è bellissimo. Sembra di ritornare in famiglia e infatti si respira un’aria bellissima. Sono contentissimo di essere rimasto”.

“Solo un anno di contratto? Non bisogna chiedere a me, io ho sempre detto che voglio continuare la mia carriera qui. Già due anni fa mi ero innamorato di questi colori. Era difficile dire di no anche per solo un anno, la società poi fa le sue valutazioni. A me, comunque, non cambia niente”.

“Quest’anno è un punto di inizio. Nella mia carriera ho preso treni sbagliati, magari facendo scelte sbagliate. Ma quest’anno non ho paura di fare la Serie B. Con i compagni ci ritroviamo a memoria, ormai ci conosciamo tutti”.

“Floriano? Sono contento per lui, che se lo è meritato, ma anche per Matteo (Brunori, ndr) e per tutti quelli che siamo rimasti. E’ importante continuare con l’ossatura costruita l’anno scorso”.

“Questa è un’occasione che non devo perdere: ho trent’anni e sono nel momento giusto. Io mi sento un giocatore di B, ma mi deve sentire anche uno di Serie A, per avere più stimoli. Ma io lo voglio dimostrare alla gente. Io dimostrerò alla gente, se meriterò di giocare, che posso stare in questa categoria. Voglio solo lavorare, “mangiare” l’erba per far vedere che posso starci. Quando non giocherò, non mi lamenterò e lavorerò per prendermi un posto”.

“Baldini che parla di Serie A? Non dice parole a caso: penso anche io che si possa fare. Noi lo seguiamo in tutto e per tutto. Quando è arrivato l’anno scorso, in pochi ci credevano”.

“Fare la B con Baldini per me cambia. Io se fossi andato in un’altra squadra, non avrei avuto lo stesso affetto che ho ricevuto qui a Palermo dalla gente. Mi hanno fatto sentire importante. Se mi avessero offerto due/tre anni altrove, avrei comunque scelto di fare un anno qui, in Serie B, a Palermo, col mister. Io gioco questo campionato per la maglia del Palermo, dopo ogni partita sarò felice di aver dato tutto per questi colori”.

“Quando mi è scaduto il contratto, la società comunque mi dava segnali. Ero tranquillo: aspettavo una chiamata del Palermo, bastava limare qualcosa, ma è stato facile. Ho avuto anche qualche offerta, non in Serie B, ma anche se potevano essere più anni di contratto, io e la mia famiglia volevamo rimanere qui”.

“Mi sento nel pieno della mia maturità calcistica: posso dare una mano a livello di esperienza. Io conto, nella mia carriera, anche i campionati nei dilettanti: quegli anni lì non li cancello. Ora posso dare qualcosa di più, soprattutto a livello di esperienza”.

“Mercato? Se il mister ha deciso di partire così, significa che c’è un motivo: lui ci crede, crede in un gruppo che ha fatto una scalata incredibile”.

 “Baldini è una persona eccezionale, abbiamo un grandissimo rapporto anche se parliamo poco. Ci intendiamo con uno sguardo. Al primo anno di Carrara, mi disse: ‘se non corri, non giochi’. Il suo essere schietto ti porta a seguirlo in tutto e per tutto. Mi darà qualcosa in più, ma non mi regalerà niente. Tutto quello che avrò, me lo sarò guadagnato. Sono legato ormai da quattro anni con lui: ma se non vado, fa giocare altri”.

“Il mio legame con Palermo? Sono legatissimo alla città  io e la mia ragazza volevamo comprare una casa qua. Non vedo l’ora che venga giù la mia compagna, per vivere la città con lei. L’altra volta le dissi: ‘provo sensazioni strane qua, mi sento a casa. Anche più di casa mia su'”.

“Dopo questa vittoria dei playoff, si respira un’aria bellissima. Chiedo ai tifosi di continuare a starci vicini: andiamo insieme avanti in questo percorso, anche perché sarà uno dei campionati di B più difficili degli ultimi anni”.

“In B sono tutte squadre forti: trovarne subito una forte alla prima giornata sarebbe bello, per capire chi siamo. Il City Group? E’ un’occasione per tutti, anche per la città. Penso ci possa portare solo cose positive”.

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