Palermo, persa la certezza più grande: addio al fortino Barbera

FOTO PEPE / PUGLIA

Il Palermo perde la sua certezza più grande: il fortino Barbera. Le prime due partite di campionato contro Perugia e Bari avevano illuso la tifoseria rosanero che la Serie B fosse una continuazione sulla falsariga dello strabiliante finale di stagione in Lega Pro. La realtà è che l’imbattibilità casalinga (durata 31 partite) è stata subito persa alla terza giornata di campionato (la seconda in casa), contro l’Ascoli di Bucchi, e in quella partita si è forse capito che la cadetteria sarebbe stata un qualcosa di completamente diverso.

Certo, in pochi si aspettavano che addirittura alla quarta partita giocata in casa le sconfitte fossero già due: se quello con l’Ascoli poteva essere inteso come incidente di percorso (all’interno delle sei partite di tempo richieste da Corini per amalgamare il nuovo gruppo), il match contro il Sudtirol arriva come un fulmine a ciel sereno, dato che nessuno si sarebbe aspettato una sconfitta contro un avversario comunque modesto, in un incontro arrivato dopo il ritiro a Manchester che tanto aveva galvanizzato i calciatori e i tifosi stessi.

E già alla settima giornata, il confronto con gli scorsi campionati di Serie B disputati dal Palermo risulta impietoso: nella stagione 2018/19 i rosanero persero solamente una partita al Barbera, tra l’altro in circostanze assolutamente inaspettate. I rosa infatti aprirono l’anno nuovo (18 gennaio 2019) contro la Salernitana, perdendo per 1-2 con un gol subito al 93′, al termine di una partita nella quale gli uomini di Stellone erano passati in vantaggio con una rete di Jajalo e avevano più volte sfiorato il raddoppio. I rosa erano primi con largo margine e avevano appena cambiato proprietà.

Nella stagione prima, quella 2017/2018, le sconfitte tra le mura amiche furono in tutto tre, contro Novara (0-2), Cittadella (0-3) e Foggia (1-2). Anche in quel caso, l’impressione era quella che i rosa fossero padroni del proprio destino soprattutto al Barbera e le sconfitte fossero più frutto di una giornata storta.

Questo Palermo, che arriva in ordine da un cambiamento societario, da un terremoto in panchina con l’addio di Baldini e da una rivoluzione della rosa, non ha lo stesso obiettivo di quello che ha giocato nelle stagioni appena citate, vale a dire la promozione in Serie A. Fatta tale doverosa premessa, bisogna anche sottolineare che per raggiungere l’obiettivo di questa stagione (consolidamento della categoria), fare punti al Barbera risulta imprescindibile, anche perché vincere lontano da casa sarà molto più difficile rispetto alla Serie C.

Anche perché altrimenti, l’effetto boomerang è dietro l’angolo: da fortino impenetrabile a enorme peso per i calciatori il passo è brevissimo. Nonostante gli acquisti siano stati di alto livello e di categoria (alcuni presi anche dalla Serie A), in pochi possono avere idea di cosa significhi giocare in una piazza tanto grande dove una sconfitta pesa di più che altrove. E si sono già sentiti i primi fischi.

26 thoughts on “Palermo, persa la certezza più grande: addio al fortino Barbera

  1. La motivazione è quella cosa che se non ce l’hai anche salire un gradino diventa un muro invalicabile. Bellissima definizione e soprattutto, e purtroppo, concreta e reale. Ebbene il Palermo si trova in queste condizioni, veramente preoccupanti, e nessuno della società parla ! Dice qualcosa e fa qualcosa per svegliare e caricare l’ambiente . In tutte le sedi si continua a ribadire che il Palermo ha soltanto l’obiettivo di non retrocedere e conservare la categoria . Il Palermo che ha un bacino di utenza superiore alla maggior parte delle squadre di B e anche di A se va bene deve mantenere la categoria ? Potrebbero dirlo pure a Bari, nettamente con numeri più bassi . Eppure la squadra del Bari ( matricola come il Palermo) è prima in classifica e i tifosi sono numerosi ogni domenica! Ma chi si dovrebbe arrabbiare, se non i tifosi della squadra, a vedere il Palermo in queste condizioni? Chi? I dirigenti tacciano e questo è preoccupante e strano ! Ciononostante si continua dire che il mercato del Palermo è stato eccellente e da 8 . Allora è una vera contraddizione e ipocrita continuare ad affermare che l’obiettivo è la salvezza. Cozza con il mercato. Qual è la verità? Al solito a Palermo si evidenziano strane combinazioni e situazione che sono , eufemisticamente, uno specchio per le allodole, in verità una presa in giro per i tifosi . Adesso è necessaria ed indispensabile fare chiarezza con tifosi. Ma chi lo farà ? Basta illusioni. Guarda caso queste dinamiche avvengono solo a Palermo che ha una piazza tanto competente quanto educata e paziente. Cosa sarebbe successo se le stesse dinamiche avvenissero in piazze come Fiorentina, Lazio, Bologna, Napoli, Atalanta, Milan , Torino, Salernitana, ecc ecc.
    Forse è questa la risposta che cercavamo. Questo management sceglie apposta, per questo placido e distaccato atteggiamento dei tifosi, il Palermo e Palermo. Forse la bella vittoria con il Genoa risicata, e però conquistata con il coltello tra i denti con un pubblico numerosissimo e magnifico, emozionato e partecipativo, ha spaventato la società del City. Allora, spero di no, il City group ha per il Palermo un pensiero strategico che lo vuole più che un satellite una meteora nella sua galassia, da sfruttare per altri scopi . Sembra tutto assurdo ma è veramente strano tutto questo silenzio e questa continua demotivazione a tutto l’ambiente. Adani come al solito ha colto nel segno : perché queste scelte scellerate e autolesive ?

    1. A proposito di motivazione e capacità di motivare, Baldini si è accasato a Perugia, ma Mauro Nardini, l’anima di quei meravigliosi play off, il vero motivatore, il vero punto di riferimento di quel gruppo magicamente vincente, non l’ha seguito in Umbria e quindi è libero di poter allenare. Che io ricordi, non fece mai rimpiangere Baldini nelle occasioni in cui lo sostituì in panchina. Io, al posto del City Group, un pensiero ad una scommessa coraggiosa lo farei.

      1. Purtroppo per te il City Group segue altre strade. Possono piacere oppure no, ma chi ci mette la grana la rischia pure, quindi …

  2. Al di la’ del Campionato disputato,sicuramente di altro livello,sono cambiati interpreti e modo di stare in campo.L’ anno scorso si giocava col baricentro molto avanti,non si faceva giocare l’avversario e si ripartiva,la squadra aveva equilibri e meccanismi ben oleati.Quest’anno e’ cambiato tutto e non e’ un caso che dopo le due positive partite iniziali.dove c’era ancora l’impronta dello scorso anno,siano subentrate notevoli difficolta’ col nuovo corso,in cui sono stati cambiati modulo,sistema di gioco ed interpreti in campo.

  3. 2017/18 e 18/19. 36 milioni in due anni, solo di monte-ingaggi. E tanto per dire, concessione Stadio a prezzo pieno. Abbonati 2 mila a campionato, media-presenze nel basso della relativa classifica della categoria.

          1. Ho scritto tre post in quest’articolo. Manuel F. Per gli altri vedi un pò. Ils-sont-tous-gigi. te lo dico e te lo ripeto. le ossessioni si curano. In quanto alle accuse di furto, vacci piano. E’ materia per i legali. Io non ti ho mai conosciuto per fortuna. Non so di che parli so solo che sei un gran maleducato da anni. Compassione

  4. Mi basta già solo constatare la totale assenza di pressing alto , caratteristica vincente del Palermo di Baldini, per capire che esistono problemi. O è Corini che non lo chiede oppure sono i giocatori che non riescono a farlo…In entrambi casi siamo a mare.

    1. Già! Pressing alto e veloci ripartenze con almeno due uomini a dettare il passaggio. Il “miracolo” era semplice, ma qualcuno (Corini) preferisce lo sterile tiki taka che, a meno che non sei il Barcellona, è la strada ideale per allontanare ed annoiare il pubblico e, soprattutto, perdere.

  5. Io la penso in modo più semplice. In C il Palermo ha sempre costruito squadre sopra la media e per provare a vincere il campionato. In B il livello è nettamente superiore per cui si perde più facilmente, pubblico o non pubblico. Tutto qui. Per spiegare meglio: oggi non siamo la matricola, ieri i favoriti.

  6. Come rimediare? Costruire per tempo la squadra e scegliere immediatamente la guida tecnica in modo da presentarsi pronti alla categoria superiore. Tutto il contrario di ciò che è stato. Adesso occorre correre, inseguire, trovare la quadratura in fretta. Facile.

  7. Infine sulle scelte di mercato credo occorra attendere. Oggi non se ne salva uno , ma credo ci sia bisogno di tempo. Il calcio ha i suoi tempi.

  8. Buongiorno
    Siamo alle solite appena si perdono 2 partite chiediamo la testa dei giocatori dell’allenatore ecc. ecc. Allora mica era Zamparini il mangia allenatori ma tutti noi tifosi.
    La pazienza in una città come Palermo è lettera morta. Chi fa riferimento al Bari dimentica che molti giocatori (vedi Cheddira ) erano già presenti in serie C mentre noi dalla serie C portiamo avanti Lancini, Marconi, Crivello, ecc ecc. giocatori, che senza nulla togliere all’impegno che mettono in campo , non giocherebbero titolari nemmeno in serie C. Eppure erano i prediletti di Baldini che voleva affrontare la serie B con questi giocatori..ridicolo.
    Dobbiamo avere equilibrio
    Dare addosso al portiere per l’errore di sabato è semplicemente da stupidi guardate il retro passaggio dove è stato fatto ..le più elementari regole del calcio dice di non fare retropassaggi nello specchio della porta..come ha ricevuto palla Pigliacelli poteva solo tentare un dribbling o mettere la palla in angolo.
    La stampa locale prima esalta la campagna acquisti e poi la denigra..nemmeno loro hanno pazienza.
    Bene continuiamo così e lo spirito di Zamparini se la ride
    Angelo

    1. A parte il fatto che si sono perse quattro (non due) partite delle ultime cinque, la preoccupazione nasce, ancor più che dai risultati, dall’assoluta mancanza di una minima idea di gioco. Nessuno auspica, per partito preso, che Corini passi la mano, ma i limiti ammissibili per la pazienza nell’attesa sono stati superati. Non v’è bisogno di richiamare la memoria del Zamparini impulsivo mangia-allenatori. Qualsiasi presidente, alla luce delle recenti perfomances del Palermo, quantomeno un minimo di dubbio se lo porrebbe.

  9. La situazione attuale del Palermo è molto seria non tanto per la classifica che è molto corta ma perchè non si vedono miglioramenti da nessun punto di vista . La squadra non riesce a imbastire un’azione pericolosa, manca di cattiveria agonistica, i nuovi non stanno rendendo secondo le previsioni e cosa più importante i giocatori non hanno idea di cosa fare in campo.
    Secondo me bisogna dare una deadline a Corini , se ne prossimi 4 match non si vedono miglioramenti in termini di gioco e naturalmente risultati con almeno un bottino di 6 punti l’ex capitano rosanero si deve mandare a casa.

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