Palermo Primavera, impresa sfiorata ma il bilancio è positivo

Una stagione quasi da incorniciare. Il Palermo Primavera saluta l’annata 2021/22 con tanti rimpianti ma ha fatto un percorso certamente positivo. Anche i tifosi rosanero hanno riconosciuto l’impegno e il talento dei giovani calciatori, salutandoli con affetto in un test in famiglia organizzato al Barbera apposta per loro soprattutto.

Tantissimi i pregi, su tutti quello di aver valorizzato dei giovani che magari potranno far parte del Palermo del futuro, o comunque giocare tra i professionisti. I più pronti, sotto un profilo sia tecnico che fisico, sembrano essere Corona e Mauthe (che non a caso hanno già fatto parte della prima squadra sotto la gestione Filippi). Su tutti però, quelli che più hanno stupito in stagione sono stati Ganci, attaccante esterno che ha fatto le fortune di Di Benedetto a suon di gol e grandi giocate, e Parisi, difensore centrale e capitano con importanti capacità di letture difensive, oltre che indiscutibili doti tecniche.

Non meno importante, l’aver sfiorato la promozione in Primavera 2, campionato nel quale giocano selezioni del calibro di Lazio, Udinese e molte altre squadre di Serie B. La finale con il Padova è stata giocata ad armi pari, ma a fare la differenza sono state le giocate dei singoli. Sarebbe stato il primo Palermo dell’era Mirri a tornare nel calcio che conta.

Il Palermo, semmai, può recriminare per avere dilapidato nel girone di ritorno il largo primato conquistato nel girone di andata grazie a una partenza sprint. È lì, ad inizio 2022, che il Palermo ha perduto la strada maestra facendosi condizionare dalla “pareggite” che ha condannato Corona e compagni a subire il sorpasso del Monopoli (che all’ultima giornata del girone d’andata avevano battuto). A inizio stagione i ragazzi di Di Benedetto avevano infatti raccolto un vantaggio di 5 punti sulla seconda.

Considerando anche che questa Primavera nasce dalle ceneri del fallimento del 2019, costruita in pochissimo tempo dal direttore Leandro Rinaudo, i motivi per sorridere sono maggiori dei rimpianti per l’impresa sfiorata. E l’obiettivo, come affermato da Mirri stesso, sarà riuscire nell’impresa il prossimo anno.

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