Palermo, le porte diventano girevoli: Desplanches come Massolo?

Sebastiano Desplanches si prende il Palermo. O meglio, gliel’ha affidato Mignani con una decisione anche un po’ sorprendente. Dopo tanta panchina il suo momento è arrivato all’ultima gara casalinga di campionato contro l’Ascoli e proseguirà con ogni probabilità per le partite che restano fino alla fine della stagione, che si spera possa essere più di una.

Per la verità il tecnico Mignani – che ha comunque elogiato il giovane portiere – ha sempre parlato di ballottaggio aperto (e continua a farlo) difficilmente adesso potrà fare marcia indietro. Non schierarlo in casa del Sudtirol equivarrebbe a una bocciatura immeritata.

Il motivo della scelta è aperto a diverse interpretazioni. Di sicuro l’ambiente rosanero aveva “puntato” Pigliacelli, attribuendogli colpe che oggettivamente non ha avuto. Insomma, dopo l’addio di Corini, invocato a gran voce, la contestazione sembrava indirizzata soprattutto su di lui. In alcune situazioni, magari, il portiere non è stato adeguatamente reattivo o esplosivo ma non è mai stato il principale responsabile di una sconfitta o un pareggio.

L’unico errore da matita blu di Pigliacelli rimane quello della passata stagione contro il Sudtirol (il suo rinvio carambolò su un avversario), quest’anno gli vengono contestate alcune marcature avversarie su cui si può discutere: l’ultima in ordine di tempo è la mancata esplosività nel gol su punizione di Portanova in Palermo – Reggiana, un tiro non angolato e più che parabile per un portiere della sua caratura.

Mignani si è preso i suoi rischi, secondo alcuni volendo assecondare i malumori della piazza. E così ha rinunciato all’esperienza del titolare e si è affidato all’entusiasmo del giovane portiere che comunque non è l’ultimo arrivato. Desplanches è cresciuto nelle giovanili del Milan e prima di Palermo ha avuto una breve esperienza a Trento (10 presenze). E’ conosciuto a livello nazionale e internazionale per le sue prestazioni con la maglia azzurra. Con l’Italia U20 è arrivato in finale al mondiale nell’estate del 2023, vincendo il titolo di miglior portiere, subito dopo quel torneo è diventato il titolare in pianta stabile della selezione U21.

Il debutto di Desplanches, contro l’Ascoli, è stato più che sufficiente: qualcuno vorrebbe attribuirgli qualche piccola responsabilità sul primo gol di Caligara che però ha indirizzato la palla all’incrocio dei pali da poca distanza: pararlo sarebbe stato un miracolo. Desplanches però si è fatto notare per qualche bella parata e non è sembrato affatto timido nelle uscite. Ovviamente una sola gara è troppo poco per dare un giudizio. Quanto meno, il portierino ha potuto godere del massimo appoggio del pubblico che ha subito preso a cuore la causa del portierino.

Ma la decisione di Mignani riporta alla mente un’altra rotazione in porta a fine campionato. Impossibile non notare dei parallelismi tra il cammino di Desplanches e quello di Samuele Massolo, il portiere divenuto “eroe” del Palermo per alcune strepitose parate durante i playoff di Serie C di due anni, con Silvio Baldini in panchina.

Schierare Massolo titolare sembrava all’inizio una scelta d’emergenza per fronteggiare l’assenza forzata del titolare Pelagotti, alle prese con un delicato intervento per  la rimozione del tumore toracico. Massolo aveva anche avuto modo di fare qualche sporadica apparizione ma nell’immaginario dei tifosi era sempre “il portiere di riserva”.

Il destino invece l’ha voluto premiare, facendo diventare Massolo (quest’anno in serie C al Vicenza, ancora play off) uno dei grandi protagonisti della trionfale cavalcata insieme a Brunori, Marconi, Soleri e gli altri. Ora sembra riproporsi una situazione quanto meno simile. E nel calcio la scaramanzia conta, eccome se conta.


9 thoughts on “Palermo, le porte diventano girevoli: Desplanches come Massolo?

  1. Non sono mai stato un grande estimatore di Pigliacelli e ho sempre pensato che la sua riserva andasse provata. Prima, tuttavia, della penultima di campionato e con i playoff ancora in bilico. Però cerchiamo di essere obiettivi sulla prestazione fornita dall’inesperto e stravalutato (tre milioni di euro per una decina di presenze in C) Desplanches durante l’esordio in Serie B contro l’Ascoli. Cos’ha fatto di speciale domenica scorsa? Date la giovane età e il relativo carisma, non ha, di sicuro, infuso maggiore sicurezza ai difensori. Come, per esempio, aveva fatto Massolo, che, certo, non era Buffon, durante i playoff della promozione dalla Lega Pro. Per dirla tutta, mi è sembrato, anzi, che Zio Lucioni abbia osservato Nipotino Sebastiano con una certa perplessità. Soprattutto quando il ragazzo è riuscito a scongiurare due uscite a vuoto con la punta delle dita E poi, alla fine della fiera, Desplanches non ha effettuato alcuna parata straordinaria, non è parso ben piazzato ne’ esplosivo in occasione di entrambe le prodezze di Caligara e ha incassato i medesimi due gol che avrebbe preso Pigliacelli. Mi verrebbe da concludere, quindi, che di veramente eccezionale Sebastiano abbia evidenziato, per adesso, il cognome transalpino, il prezzo esorbitante e il procuratore super ammanigliato. È vero che età e fisico sono dalla sua parte ma, nel maggio di grazia 2024, quanti già gli stanno montando la testa (alcuni commentatori paiono ispirati dal mentore dei suoi pupilli Rosanero) stanno sproloquiando di un prospetto di portiere che deve ancora dimostrare di poter giocare con i professionisti.

    1. Non perderemo neppure un minuto prezioso del nostro tempo per leggere le tue sparate da catanese. Oltremodo banali poi.

      1. Drastico chi? Il campione delle 4×400 Alias che perdeva sempre il testimonial nel cambio con se stesso bipolare? Impara da me almeno a formulare sfottò più originali del trito e ritrito “catanese”. Poi non è colpa di nessuno se non riesci a leggere e a esprimere considerazioni più lunghe delle tue canoniche due righe e mezzo infarcite di ovvietà e piaggerie. Quando non di attassate clamorose. Come quella che tirasti al povero Valencia. Lo caldeggiasti come sostituto di Soleri. Risultato: non passo’ neppure le visite mediche.

      1. Ippolikto chi? Il secondo frazionista della staffetta 4×400 Alias di Drastico? Sei tu? Si’. Allora non stai messo benissimo…

  2. Ruolo difficile e controverso quello del “portinaio”, reputo Pigliacelli un buon portiere di B ma non da vertice. Non è quel portiere che ti “regala” qualche punto in più a stagione. Difficile trovarne uno…
    Specie oggi che sembra non abbiano la preparazione di base. Credo che il 70% dei palloni che oggi respingono, i portieri di ieri li bloccavano con sicurezza. E’ vero che oggi i palloni sono più leggeri ma se uniamo anche il fatto che; respingono per diritto e non lateralmente, non escono quasi mai nell’area piccola (riserva di caccia dei portieri per editto reale), ed altre leggerezze…

  3. Io più che difensore centrale, lo vedo bene come mediano.
    E soprattutto un gran perditore di tempo.
    De Planches, tutta la vita.
    Saluti.

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