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Pioggia di palloni e ferite aperte: Palermo – Frosinone, rivalità sempre viva

Non è solo una partita. È un ricordo che brucia, una cicatrice mai rimarginata, una ferita sportiva che ha cambiato per sempre la storia recente del Palermo. Ogni volta che Palermo e Frosinone si affrontano, i riflettori si accendono su qualcosa di più profondo del semplice risultato in campo. Il fantasma di quella maledetta finale playoff del 2018 aleggia ancora, rendendo ogni nuova sfida un nuovo capitolo di una rivalità alimentata da frustrazione, orgoglio e voglia di rivalsa.

La notte che ha cambiato tutto

La finale di ritorno dei playoff di Serie B, giocata allo stadio “Stirpe”, ha rappresentato il punto di non ritorno. Il gol di Maiello, le decisioni controverse dell’arbitro La Penna, il rigore prima concesso e poi negato e infine quell’assurdo gesto: una pioggia di palloni lanciati dalla panchina e dagli spalti per interrompere l’azione d’attacco dei rosanero nel finale.

Un’immagine grottesca, finita sulle prime pagine dei giornali e sui social di tutta Italia, che ha trasformato una semplice partita in un caso mediatico e in una ferita aperta per i tifosi del Palermo. Il Frosinone festeggiava la promozione, il Palermo si preparava a combattere una battaglia legale che non avrebbe mai vinto. Da lì in poi, è stato il baratro: fallimento, Serie D, ricostruzione.


Una rivalità che si tramanda

Il tempo non ha cancellato quella notte. Anzi, ha trasformato la frustrazione in una vera rivalità tra tifoserie. Gli sfottò si sono moltiplicati negli anni e ogni incontro tra le due squadre si carica di significati che vanno oltre il campo. In una delle sfide più recenti, i tifosi del Palermo hanno lanciato palloncini in campo per ricordare ironicamente l’episodio del 2018: un gesto simbolico, ma potente, che ha riacceso il dibattito e le tensioni.

Ogni partita contro il Frosinone diventa per il popolo rosanero una piccola vendetta, una possibilità di esorcizzare il passato, di trasformare il dolore in forza.

Uno scontro che vale doppio: playoff e salvezza in palio

Come se non bastasse la tensione storica, questa sfida arriva in un momento cruciale della stagione. È la penultima giornata di campionato — sarebbe dovuta essere l’ultima — e ha un peso enorme su entrambi i fronti. Il Palermo si gioca un posto nei playoff promozione, mentre il Frosinone è ancora invischiato nella lotta per non retrocedere. Le motivazioni sono altissime, la pressione palpabile. Non è solo una questione di orgoglio: in palio ci sono due destini diametralmente opposti.

Misure straordinarie per la partita

A testimonianza della delicatezza dell’evento, la Prefettura di Palermo ha disposto misure di sicurezza speciali per la prossima partita tra le due squadre. È stata vietata la vendita di biglietti per tutti i settori dello stadio ai residenti nella provincia di Frosinone, mentre il settore ospiti del “Renzo Barbera” sarà chiuso. Una decisione drastica, ma necessaria per evitare possibili tensioni e garantire l’ordine pubblico.

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9 thoughts on “Pioggia di palloni e ferite aperte: Palermo – Frosinone, rivalità sempre viva

  1. Quella partita la ricordiamo ancora tutti. La cosa vergognosa è sata la designazione dell’arbitro La Penna in quanto lo stesso aveva rapporti professionali con la proprietà del Frosinone.

  2. Rigore per il Palermo netto… non esiste ancora il VAR ma i giocatori del Frosinone protestano mentre Coronado si appresta a battere…. inaspettatamente La Penna cambia idea… è punizione…. addio serie A.
    Invece di essere radiato quella cacca di arbitro è stato promosso in serie A dove continua a far danni.

  3. Era stata decretata la fine dell’era Zamparini. Quella fu solo la botta finale . Autorità locali e il mondo del calcio che conta avevano già eliminato Zamparini il quale acqua volta faceva poco per farsi aiutare . Detto questo ai protagonisti di oggi , allenatore e giocatori, non fotte assolutamente nulla di tutto questo.

  4. Invece mi piace ricordare una degna persona che in quei giorni lottò come un leone per tenere in vita il nostro Palermo. Parlo del presidente Giammarva , persona perbene che ho avuto anche di incontrare personalmente. Oggi è stato definitivamente riabilitato come uomo e come professionista ma dopo aver dovuto lottare contro poteri forti appartenenti al suo stesso mondo lavorativo.

  5. Mondo ,ripeto, che aveva deciso di eliminare Zamparini e di conseguenza il Palermo. Mai visto in tanti anni una ingerenza e un’accanimento tanto pesante delle procure locali contro la squadra della propria città. Mai visto niente di simile. Guardate oggi come hanno immediatamente sistemato la vicenda delle curve a Milano.

  6. Tutto passato comunque, tutto finito . Si guarda ormai al futuro ma ribadisco che di questi del Frosinone non ne voglio più sentire parlare . Che se ne vadano in C anche se temo che qui troveranno come sempre terra fertile .

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