“Il piano Stellone funziona“. Valerio Tripi, sulle colonne di Repubblica, scrive di come l’idea dell’allenatore rosanero stia cominciando a prendere forma sostenuta dai risultati. Il tecnico vuol far sentire tutti i giocatori importanti e per questo li ruoterà nel corso di partite ravvicinate.
Già nella prossima gara, contro il Venezia, si potrebbero vedere quattro/cinque volti nuovi nell’undici titolare. Nessuna bocciatura, solo la volontà di tenere tutti sulla corda e far entrare in forma più giocatori possibile.Lo stesso Stellone, nella conferenza pre-Lecce, ha dichiarato di avere già in mente le rotazioni per le partite contro i lagunari, Carpi e Cosenza.
Nelle prime due partite si sono visti due moduli differenti e non sono escluse altre sorprese tattiche, anche se il 3-4-1-2 e il 4-3-1-2 sembrano i sistemi di gioco più adatti ai giocatori a disposizione. Stellone ha anche cambiato i principi di gioco: meno possesso palla, più verticalizzazioni. L’esempio è il gol del 1 – 2 di Puscas: pochi passaggi e palla dentro l’area di rigore.
L’indice di pericolosità è cresciuto rispetto alla gestione di Tedino. Con il tecnico romano, infatti, si calcia molto verso la porta anche se non sempre le conclusioni sono precise.
LEGGI ANCHE
