Serie C, debutta il "Var a chiamata": cos’è e come funziona ​​

Serie C, debutta il “Var a chiamata”: cos’è e come funziona

Via libera al Football Video Support (FVS), la nuova tecnologia introdotta dalla FIFA per rendere l’assistenza arbitrale più accessibile, anche nei campionati minori. Si tratta di una sorta di “VAR a chiamata”, pensata per garantire maggiore trasparenza ed equità. In Italia, il sistema debutterà nella stagione 2025/26, partendo dal campionato di Serie C.

Come funziona

In ogni stadio sarà installato un monitor gestito da un review operator della CAN C. A differenza del VAR tradizionale, il FVS si attiva solo su richiesta degli allenatori. Dopo un episodio dubbio, il tecnico deve segnalare l’intenzione di revisione con il gesto del dito roteato in aria e consegnare al quarto ufficiale una speciale card (ogni squadra ne ha due a disposizione per partita).

Se le condizioni lo permettono, il gioco viene interrotto e l’arbitro si reca nell’area di revisione a bordo campo per analizzare l’azione insieme a un operatore qualificato.



Se, dopo la revisione, l’arbitro decide di modificare la propria decisione, la card viene restituita all’allenatore. In caso contrario, la squadra perde sia la card sia uno dei due slot di revisione.

Quando si può usare

Il protocollo ricalca le quattro situazioni già previste dal VAR:

  • Gol o non gol

  • Calci di rigore

  • Espulsioni dirette

  • Scambi di persona

L’arbitro rimane comunque l’unico responsabile della decisione finale. L’obiettivo del FVS è ridurre i tempi di revisione e offrire maggiore chiarezza nelle valutazioni arbitrali.

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