Sorrentino: “È stato giusto lasciare al top. Vorrei fare il d.s. o il procuratore”

Stefano Sorrentino racconta la sua vita post ritiro, che si divide tra l’esperienza con la maglia del Cervo (in Seconda Categoria) e Coverciano.

“Per ora sto facendo il corso da direttore sportivo a Coverciano – afferma in un’intervista per calciomercato.com – . Mi piacerebbe diventare d.s. o procuratore. L’esperienza al Cervo la prendo seriamente, non sarebbe giusto sottovalutarla solo perché sono stato ad alti livelli. Ho scelto la numero 11 perché è due volte uno, il numero del portiere”.

Sorrentino spiega meglio i motivi del ritiro: “Mi sentivo ancora pronto sia mentalmente che fisicamente, ma ho messo le mie figlie davanti a tutto. Ho avuto la fortuna di giocare fino a 40 anni in Serie A, è stato giusto lasciare al top e da primo portiere a parare un rigore a Cristiano Ronaldo“.

Il portiere, poi, sceglie la partita più bella: “La prima e l’ultima. Ma anche uno 0 – 0 in ChievoRoma nel dicembre 2018, l’esordio in Champions e un Aek Atene – Milan 1 – 0 nel quale sono stato nominato il miglior giocatore del girone”. E la parata più spettacolare: “Di piede in mezza rovesciata su un tiro di Schick deviato, in quello 0 – 0 contro la Roma”.

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