“Tagliamo gli stipendi dei calciatori”: la proposta di Gravina

Il calcio sta vivendo un momento durissimo. Gli incassi per i club, dalla Serie A alla D, sono collassati: gli stadi sono vuoti, niente abbonamenti, gli sponsor latitanti. Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha quindi scritto alle maggiori federazioni europee e per conoscenza a Fifa e Uefa, all’associazione dei club europei presieduta da Agnelli (Eca) e ovviamente al sindacato dei calciatori, il Fifpro.

La proposta è estrema, per salvare il calcio: tagliare gli stipendi dei calciatori, in tutta Europa. Viene quindi richiesto un intervento condiviso per far fronte a una crisi che graverà per almeno altri 9 mesi sul mondo del pallone.

L’obiettivo è quello di “riconsiderare globalmente gli impegni economici assunti dai club di altissimo livello”. Ossia i contratti dei calciatori sottoscritti prima della pandemia. Cifre non più in linea col mondo in cui viviamo: “Il tema è delicato e può dar vita a una serie di discussioni e critiche, ma il momento è serio, servono risposte concrete e soluzioni in grado di far gli interessi di tutti”.

​La situazione è quasi drammatica: il 16 novembre scade il termine per pagare gli stipendi di settembre. A oggi, in Serie A, 15 società su 20 non saprebbero come fare.

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