Tommasi: “Taglio agli stipendi? Non possiamo obbligare nessuno”

Dopo le voci di un possibile confronto sul taglio agli stipendi dei calciatori nel calcio italiano, Damiano Tommasi (presidente AIC) fa il punto sull’emergenza Coronavirus e le conseguenze per il movimento, mostrando cautela sul tema del taglio ai salari.

Intervistato dal Corriere dello Sport sottolinea: “Per Gravina non è un tabù? I primi interessati alla sostenibilità del sistema calcio sono gli stessi calciatori e tutte le persone che ci lavorano. Siamo consapevoli che questo sia un tema da affrontare, ma non adesso. Taglio del 20-30%? Non capisco che tipo di accordo ci propongono anche perché, ripeto, non siamo in grado di obbligare gli associati ad accettarlo. Siamo d’accordo con la Lega di anticipare le ferie estive e di considerare questi giorni come vacanze per ridurre le ferie a luglio. Su questo nessun problema. Sugli stipendi vedremo…”.

E aggiunge: “La serie A finirà? Spero di sì, ma la curva dei contagi adesso non dà tregua. Pensiamo a stare in casa. Tutti, nessuno escluso. Il rinvio dell’Europeo aiuterà e magari ci permetterà di concludere i tornei nazionali. Chi pensa di avvantaggiarsi facendo allenare i suoi tesserati, non so cosa abbia in mente. Lo dico senza voler fare polemiche. Allenarsi ora, due mesi prima della ripresa del campionato, però non ha senso. Ed è pure pericoloso”.

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