Trapani, Italiano: "Ero solo come un cane, ora siamo in B. Il derby col Palermo..."

Parla Vincenzo Italiano. Dopo la conquista della promozione, l’allenatore del Trapani parla del suo futuro ma soprattutto riguarda alle difficoltà contro cui ha combattuto sin da inizio stagione per arrivare fino alla Serie B.

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Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ammette: “All’inizio ero solo come un cane, fino al 20 agosto avevo a disposizione i ragazzi della Berretti e pochi altri. Il gruppo è stato costruito lentamente. E con un allenatore alla prima esperienza tra i pro. Mi era stato chiesto di mantenere la categoria, altro che promozione. Abbiamo fatto cose incredibili con un giusto mix di giovani e giocatori esperti. Quando sono arrivato, erano convinti che il calcio fosse finito. Ora Trapani saprà chi è Vincenzo Italiano“.

E in ottica derby col Palermo dice con il sorriso: “Una vittoria per tutta la Sicilia? Il sindaco esagera, ma per Trapani è qualcosa di fondamentale perché riporta la squadra nel suo habitat. Non credo che a Palermo abbiano esultato: torna un grande derby per tutto il calcio italiano. A volte ripartire da zero può essere utile”.

Sul suo futuro dice: “Restare? Molto difficile, troppe incognite. Parleremo, dovrò valutare: ho avuto diverse richieste. Il mio 4-3-3 ricorda Sarri? Mi riconosco nel sarrismo, ma non c’è solo lui fra i miei modelli. Non sono un pazzo a fare certi spostamenti, ho cercato una l’equilibrio grazie alla disponibilità di tutti”.

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