Un Palermo “citrigno” sente profumo d’alta classifica. Le pagelle ironiche di A&F

FOTO PEPE / PUGLIA

FOTO VINCENZO PEPE

Saremo ripetivi ma per noi il Foggia di Zeman è qualcosa di indissolubilmente legato alla nostra gioventù
ed alla passione senza senso per questo bellissimo gioco che è il calcio, che pure ci rovina la vita. Il gioco folle e senza raziocinio come le cavalcate di Codispoti sulla fascia, i gol a raffica della coppia Signori – Baiaaanoooo (citazione da Avanzi! su cui sopravvoliamo), Frengo con la croce del tifoso disperato a “Mai dire gol” sono ricordi indelebili.

Siccome, però, come ripete sempre il nostro amico Giampiero all’amato/odiato Fabrizio quando racconta le sue avventure anni ‘80, “chi vive nel passato non ha futuro”, noi ci concentriamo solo sul presente sperando che le squadre di Zeman non abbiano perso quella splendida (per gli avversari) abitudine di fare minchiate in difesa. Neanche il tempo di pensarlo e sistemarci sul seggiolino della Favorita che un difensore rossonero perde palla sulla tre quarti, Brunori ci crede e serve Floriano che solo davanti al portiere segna il più classico dei gol dell’ex.

Il Foggia cerca subito di recuperare lanciandosi all’arrembaggio come uno squadrista No-vax contro la sede della Cgil, lasciando ampi spazi per gli inserimenti dei rosa. La partita è bella e vibrante ed il Palermo rischia in un paio di occasioni. Noi però confidiamo nel contributo dei foggiani che di difendere non ne vogliono sapere neanche a brodo. Le nostre preghiere vengono esaudite al 20’ con un gol di Brunori, fotocopia del primo, che approfitta delle allegre comari zemaniane. Le azioni fioccano da ambo le parti come direbbero quelli bravi ma noi, ormai lenti e appesantiti, non riusciamo a prenderne nota sul nostro taccuino e attendiamo solo che il fischio dell’arbitro ci mandi a prendere un caffè Borghetti.

Si ricomincia con lo stesso copione del primo tempo. I pugliesi fanno girare la palla e i rosanero, con un Brunori scatenato, cercano di approfittare degli spazi larghissimi tra le linee ospiti. Noi cominciamo a patire la friscanzana che scende da Monte Pellegrino e ci concentriamo solo sul lento scorrere del cronometro. Al 18’ i rosa vanno vicinissimi al terzo gol ma Floriano si ricorda di una vecchia pubblicità di un profumo maschile e non serve un paio di compagni meglio piazzati a centro area. Noi, pur apprezzando l’azione, non possiamo esimerci di pensare ai suoi avi in maniera censurabile. Al 25’ Comincia la girandola dei cambi ma noi speriamo solo che non cambi il risultato.

C’è ancora tempo per qualche coro reciproco tra tifosi per il gemellaggio in corso anche se, lo sapete, noi siamo contrari perché i gemellaggi ci hanno sempre portato male. Al 40’, sull’ennesimo buco difensivo foggiano, Soleri si invola e viene steso appena entrato in area. Lui stesso trasforma il rigore del definitivo 3-0 che ci regala, finalmente, una domenica tranquilla e un profumo di alta classifica. Forza Palermo!

Pelagotti 6,5 – Il Foggia non punge come ci aspettavamo. Ma quando tira in porta lui c’è. Presente.

Lancini 7 – In difesa si gioca uno contro uno e lui non perde mai di vista l’avversario. Francobollo.

(dal 37’ s.t. Marong) s.v.

Marconi 7 – Non fa passare nessuno. Dogana.

(dal 19’ s.t Peretti) s.v.

Perrotta 7,5 – Ci sembra il migliore del terzetto difensivo anche perché spesso si propone palla al piede. Solido.

Doda 6 – Se invece che a calcio si giocasse a chi corre più veloce potrebbe anche essere il migliore in campo. Peccato lo obblighino a toccare il pallone con i piedi. Duecentometrista.

De Rose 7 – Con Odjer accanto fa meno fatica a rincorrere gli avversari. Anche se potrebbe giocare qualche pallone in più. Sereno.

Odjer 8,5 – Spunta ovunque e recupera mille palloni. A un certo punto sembra quasi che si apposti sotto l’erba per spuntare all’improvviso. Tremotino.

Giron 6,5 – Fatica un po’ più dei compagni a tenere il suo dirimpettaio. Ed è meno efficace del solito in avanti. Senza infamia e senza lode.

Fella 5,5 – Prende mezzo punto in più solo perché abbiamo vinto. Non entra mai nel vivo dell’azione. Non lo vedono i compagni e spesso neanche si capisce cosa faccia in campo. Chi l’ha visto?

(dal 37’ s.t. Luperini) s.v.

Floriano 8 – Parte a razzo con dribbling e pressione a mille sugli avversari. Va pure a segno e gioca una delle migliori partite della stagione. Innuendo.

(dal 24’ s.t. Soleri) 8 – Entra e si procura il rigore. Lo segna pure. Tuttofare.

Brunori 9 – Pressa, ruba palloni e fa assist. Segna un gol da attaccante poderoso. Tenta anche l’eurogol da lontano ed è un incubo per la difesa avversaria. Freddie Krueger.

(dal 24’ s.t. Dall’Oglio) s.v.

Filippi 7,5 – L’inserimento di Odjer ha dato più equilibrio al centrocampo. Insistere su Floriano ha finalmente pagato. Cose semplici, senza troppa filosofia. Citrigno.

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