“Vuoi sposarmi?”: da Fella a Valentino, quando lo sport racconta storie d’amore

FOTO PEPE / PUGLIA

C’è un fil rouge che unisce gli avvenimenti della settimana in cui il calcio dei grandi è stato spazzato via dallo tsunami delle nazionali e dalle note dolenti della squadra azzurra. Stavolta l’Italia chiamò ma nessuno rispose. Ma questa è un’altra storia, come dice l’oste del film “Irma la dolce”.

Dicevamo del fil rouge. Rosso come il colore di un rossetto che accompagna le parole che escono dalle labbra delle donne. Rosso come il sangue che possono procurare in senso figurato ferendo o come l’amore. Già. L’amore. Poeti e cialtroni provano a definirlo ma lui scappa e nel frattempo resta, esiste e nel frattempo latita. Una cosa è certa: si ciba della pietanza che più di tutte crea voracità.

Cosa hanno in comune, a proposito di questo, Marisa Di Domenico e Francesca Sofia Novello? Il nome tripartito direte voi. Acqua. L’essere compagne di sportivi? Fuochino. La prima è la compagna di Giuseppe Fella, attaccante del Palermo che ha segnato il gol che ha sbloccato la partita col Potenza. Al momento della rete Marisa era in tribuna. Giuseppe è andato verso di lei con una maglia in mano, con su scritte le tre parole che possono cambiare esistenze e percorsi cardiaci: mi vuoi sposare? Già, perché Marisa e Giuseppe si conoscono da ragazzini e sono una coppia seria e quasi tradizionale.

Bravi ragazzi. Marisa segue Giuseppe in ogni peregrinazione per l’Italia e lui cerca sempre di avvicinarsi alla Campania per non farla viaggiare troppo. Un amore lento e naturale, sfociato nella nascita di Antonio tre anni fa. Nessuna immagine da veline o influencer, solo freschezza e impegno. E tempo che passa dall’essere ragazzini a genitori e domani chissà. Intanto ci si sposa. Perché Giuseppe ci ha pensato e a questo amore vuole dare il vestito buono: famiglia in tutto e per tutto. E tutto il suo tempo fuori dal campo. E Marisa sa dire esattamente quando Giuseppe è in fuorigioco e quando no durante le partite.

Francesca Sofia Novello è la compagna di Valentino Rossi. Presto entrambi saranno genitori. Vale non intende mollare il volante della sua vita del tutto, ma intanto ha deciso di dire basta alle moto, riuscendo a trasformare il suo addio da un lutto a un concerto di una rockstar. Pochi però si sono soffermati sulle parole di Francesca dopo l’addio: “Mi spiace essere arrivata tardi rispetto agli anni delle sue vittorie ma sono felice di essere qui al momento giusto per dargli un figlio”.

Parole che sanno di tempo futuro che non si arrende. E poi chi ha deciso che sia tardi? Se è vero che molte scelte si fanno anche in età molto adulte e come dice il poeta “si pianta un ulivo sul punto di morire convinto ancora di vederlo fiorire”? Perché l’amore di Marisa e quello di Francesca rendono piena la vita di chi hanno accanto. Perché l’amore chiede a volte coraggio, incoscienza e appoggio incondizionato nelle scelte reciproche.

E perché come dicevamo, l’amore si ciba della pietanza più preziosa: il tempo. Lo divora, lo fagocita ma a un patto: che sia un tempo pieno e intenso. Poi non importa quando arriva. Può venire da giovani con una proposta di matrimonio su una maglietta o da “anziani”, mentre si dice basta a una corposa parte della propria vita. Ma quando c’è te ne accorgi. Come quando entri in casa e senti profumo di cucinato che sa di famiglia.

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